Cronaca dell’ottava giornata di Superlega, i Top e i Flop e la fuga di Perugia

DATA PUBBLICAZIONE
TEMPO DI LETTURA
più di 5 minuti
SHARE
SHARE
TEMPO DI LETTURA
più di 5 minuti

Di Roberto Zucca

Ottava giornata di campionato caratterizzata dalla fuga sempre più solitaria di Perugia che vince facile a Vibo e allunga di quattro lunghezze il suo cammino in vetta. Perde un altro punto la Azimut Modena, che soffre ma trionfa sul proprio campo a spese della sempreverde Revivre. La Lube insegue al terzo posto con una gara da recuperare e una bella vittoria in trasferta su Monza in quattro set. Ravenna continua il suo cammino da sogno e nell’anticipo del venerdì liquida la pratica Castellana in soli tre set. Padova è la vera sorpresa della giornata con la vittoria in trasferta su Piacenza che ora dovrà ritirare fuori gli artigli, pena la perdita di importanti posizioni in classifica a favore della Calzedonia che invece conquista un altro successo a spese del fanalino di coda Biosì Sora.

 

AZIMUT MODENA – REVIVRE MILANO 3-2  (25-19, 21-25, 25-21, 26-28, 15-11)
Modena vince al tie-break una gara tiratissima contro la Revivre, dimostratasi anche stasera una squadra di qualità e carattere. I 4500 accorsi al Palapanini applaudono una gara di oltre due e ore e trenta minuti caratterizzata dallo spettacolo e dal talento di alcuni suoi protagonisti. Fra tutti, sin dal primo gioco appare il giocatore da battere l’opposto milanese Abdel Aziz (30 punti). Modena dimostra la sua superiorità in campo nei momenti topici e affonda i colpi del primo set con Van Garderen (12 punti) ed Ngapeth a cui si aggiungono le chiusure di Holt che chiude agevolmente il gioco.
Nel secondo, Abdel Aziz e Cebulj (22 punti) rientrano prepotentemente in gioco. Milano migliora anche la ricezione e il muro incisivo di Piano e Averill porta il pareggio. Nel terzo set è soprattutto la diagonale di Sabbi (16 punti) e Bruno a dettare i tempi e Modena chiude facilmente un gioco in cui domina costantemente. Gli errori di Sabbi nel quarto, e le disattenzioni di Holt (7 punti) lasciano invece spazio a Cebulj e Milano conquista il suo punto e la possibilità di andare al quinto. Il finale è di quelli da brivido: Milano parte fortissimo ma Stoytchev dopo aver perso le staffe richiama all’ordine i suoi e Holt vede solo la palla che ributta tempestivamente nel campo milanese in più di un’occasione fino a sbatterla prepotentemente per terra per il 15-11 che vale la vittoria finale.

Il top: il funambolico Ngapeth (25 punti ed MVP). Ha sempre voglia di risultare l’unico e solo re della serata. Gioca con straordinaria ambizione una delle sue gare più audaci e tiene compagnia ai tifosi che dopo due ore e mezza guardano forse solo lui. Incantevole e incantatore.

Il flop: il quinto set di Milano. Bastava un punto in più e sull’1-5 sarebbe scattata la vittoria che valeva più del punto in realtà perso. Giani ci teneva. Modena è stata la sua vita. Per lui e per i suoi una delusione cocente e una consolazione: Abdel Aziz è il giocatore più osannato della Superlega.

 

WIXO LPR PIACENZA – KIOENE PADOVA 1-3 (20-25, 24-26, 25-17, 20-25)
Padova vince e continua a stupire. Tre punti preziosi quelli che la squadra di Baldovin ha conquistato stasera con una delle compagini più blasonate del torneo, quell’LPR di mister Giuliani che non ha lasciato spazio a molte avversarie ben più corazzate. Padova splende dal primo set con i bellissimi numeri di Travica che lancia Randazzo (18 punti ed MVP) e i mani-out di Cirovic (11 punti) all’assalto di Parodi (9 punti) e company. È proprio il buon ligure che tenta la zampata finale ma Padova e Randazzo blindano assieme il 20-25. Piacenza riparte spavalda nel secondo set, soprattutto con Fei (14 punti) che mette giù le bombe che fanno la differenza, in un set comunque contraddistinto dai molti errori in battuta in entrambe le formazioni. Polo e soprattutto Cirovic riagguantano il finale e chiudono con muri punto ed aces che fanno male. Nel terzo blocco Parodi e Yosifov (10 punti) tornano a colpire duro e Piacenza accorcia le distanze. Padova risorge orgogliosa nel quarto con la solita diagonale formata da Nelli (17 punti) e Travica e spinti anche dalla giornatona di Luigi Randazzo portano a casa tre punti che fanno molto male.

Il top: le domeniche bestiali di Randazzo. Secondo titolo di MVP consecutivo e partita a tratti degna della migliore stagione della sua carriera. L’intesa con Travica dentro e fuori dal campo è creata e Gigi ne approfitta per dimostrare al mondo che non è più un esordiente ma un attaccante di grande peso. Padova con lui trova la primavera in anticipo e scala posizioni preziose in classifica.

Il flop: le luci spente di Piacenza. Ci abitua a grandi vittorie e cocenti sconfitte. Inspiegabili sali e scendi in una stagione in cui può fare molto di più. Settimana per recuperare e poi Giuliani chiederà ai suoi di rientrare in carreggiata. Anzi, lo pretenderà.


GI GROUP MONZA – CUCINE LUBE CIVITANOVA 1-3 (20-25, 22-25, 25-20, 23-25)
Davanti ad una Candy Arena che registra quasi 3500 biglietti venduti, Civitanova strappa il successo ad una Monza bella ma solo a metà. La Gi Group ci crede e forse trascinata dall’entusiasmo del suo pubblico mette fortemente in difficoltà i campioni d’Italia sin dalle prime battute soprattutto con Dzavoronok, i suoi terribili servizi e i suoi maestosi lungolinea. Sul +4 per i monzesi, Civitanova prende la parola e dialoga solo con Kovar (11 punti) e Stankovic (4 punti), poderosi in attacco, che assieme al provvidenziale show di Juantorena (21 punti), oggi chiamato agli straordinari da posto quattro, portano a casa il primo gioco. Gi Group avanti anche nel secondo grazie alle combinazioni tra Shoji e Finger (10 punti) e al bel gioco di Botto che non fa più passare Sokolov (19 punti). Ancora Kovar e Stankovic suonano la carica e in un finale di set tormentato Civitanova con un mostruoso Grebennikov passa a condurre 2-0. Nel terzo set Botto (15 punti) nella sua migliore partita della stagione riacciuffa la gara e trascina i suoi anche nel quarto set dove a fargli compagnia c’è il solito Dzavoronok (15 punti). Christenson è però più arguto nell’amministrare le disattenzioni della difesa brianzola e lancia sul finale Sokolov e Juantorena che nonostante un rosso per proteste firma la vittoria per la Lube.

Il top: il puma Grebennikov. Il libero più forte del pianeta è lui e non solo stasera. In serate come questa arriva ovunque e chiunque ha paura ad attaccare il pallone di fronte alle sue difese che sembrano dei giochi di prestigio. Civitanova vive della sua luce riflessa e ringrazia il suo essere sempre presente. In ogni angolo del campo.

Il flop: Monza non credente. L’ateismo pallavolistico è una brutta gatta da pelare. Monza è forte, equipaggiata, coraggiosa. Ma mai fino a portare a casa la pagnotta. È cresciuta, è migliorata, ma non sa trovare il bandolo della matassa. La buona notizia è che l’attacco ora c’è tutto. Bisogna però attaccare. Forte. Senza paura e contro chiunque.


TONNO CALLIPO VIBO VALENTIA – SIR SAFETY CONAD PERUGIA (13-25, 23-25, 23-25)
Otto su otto per la capolista Perugia, che scappa sempre di più in cima alla classifica. Una prova corale di forte impatto che mette a tacere le speranze di una Tonno Callipo che davanti alla prima della classe poteva osare di più. La Sir parte con tutto il suo repertorio e dimostra dal primo set il suo valore e la sua tenacia. Sbaglia poco e sferra con Atanasjevic (14 punti) al servizio, con Zaytsev (11 punti) e Russell (7 punti) in attacco e con Podrascanin e Anzani un netto vantaggio che si porta dietro per tutto il set. Patch (9 punti) e Coscione soprattutto si rifanno vivi per il secondo gioco, dove combattono punto a punto e mettono in difficoltà Perugia in ricezione. Ma Podrascanin (11 punti) negli ultimi giochi chiude tutte le traiettorie e Vibo cede 23-25. Terzo set fotocopia del secondo. La Tonno Callipo ha dei sussulti soprattutto con Oleg Antonov (11 punti) il quale mette a terra dei palloni che fanno ben sperare per riaprire la gara, ma Perugia non ci sta e De Cecco, uscito qualche attimo ad inizio set per un problema alla caviglia, prende per mano l’attacco e chiude l’ennesimo successo di questa Sir Safety sempre più irraggiungibile.

Il top: Luciano De Cecco. Quando il gioco si fa duro, Lucio non lascia scampo in questa stagione. L’argentino appare il burattinaio magico di questa Perugia che si manifesta oleandosi perfettamente e aggredendo qualsiasi avversario si presenti al suo cospetto. E l’effetto sul campionato è finora terribile.

Il flop: Vibo che non osa. Ha tutte le carte per portare Perugia al quinto stasera, ma dopo il primo set discutibile, lotta all’inizio e rinuncia alla fine. Coscione è sempre proverbiale nelle scelte ma Patch oggi non lo aiuta e il solo Verhees determinato non basta. Peccato.


BUNGE RAVENNA – BCC CASTELLANA GROTTE 3-0 (25-19, 25-19, 25-23)
La corsa di Ravenna è ufficialmente ripartita. Una prova senza sbavature davanti al proprio pubblico nell’anticipo ha restituito la quarta piazza e il successo alla squadra di mister Soli, sempre più accreditato come l’allenatore del miracolo Bunge. Una compagine corazzata in ogni reparto di cui è stata vittima anche la BCC Castellana Grotte venerdì sera. Ravennati sempre avanti, con il capitano Orduna che, medicate le ferite post Calzedonia, riconduce i suoi già dalle prime battute verso il dominio. In testa il duo italico Vitelli-Diamantini (9 punti ed MVP) che al centro hanno brillato e soffocato qualsiasi velleità dei pugliesi ed in particolare di Tzioumakas nel primo set, il quale è capitolato davanti al gioco convincente dei due. Nel secondo gioco spazio alle magie di Buchegger (14 punti), che sorprende Cavaccini e la sua difesa spesso e volentieri. Paris prova a resistere e lancia De Togni (6 punti), spesso nervoso e falloso. Chiudono il terzo set la buona prova di Marechal (10 punti) e Poglajen (15 punti), idoli della tifoseria locale, che mettono a ferro a fuoco una squadra ancora troppo debole in alcuni comparti.

Il top: la giostra di Santiago Orduna. È una montagna russa sempre puntata verso l’alto, con giocate che fanno paura e divertono. Santiago è l’attrazione principale della Mirabilandia che la premiata ditta Bonitta-Soli hanno creato in questa squadra. Gioca con la rabbia di chi vuol dimostrare di essere tra i più forti del ruolo e con il vigore di chi il campo lo vuole setacciare e radere al suolo. Sfavillante.

Il flop: la BCC da esportazione. In trasferta appare sempre troppo debole. Soffre il campo e anche i suoi top player capitolano (Costa tra tutti) davanti all’avversario. Comprensibile contro avversarie così lanciate ma è un problema di sempre. Se il buongiorno si vede dal mattino è il caso di vivere le trasferte con una sveglia moralmente diversa.


BIOSÌ INDEXA SORA-CALZEDONIA VERONA 0-3 (20-25, 27-29, 23-25)
Sora sempre più solitaria nel fondo della classifica. Anche Verona espugna il palazzetto di Frosinone davanti ad un pubblico stanco di vedere le prestazioni sottotono di questa Biosì. La squadra di capitan Rosso gioca ma solo a metà tutti i set e lascia alla Calzedonia il comando della partita, in particolare con Spirito in grande spolvero. Parte bene Verona con Stern (24 punti ed MVP ) che al servizio e in contrattacco fa subito sentire tutta la sua carica emotiva. Sora insegue, tenta il sorpasso con il buon Petkovic (19 punti) e con l’ottimo gioco di Mattei (7 punti) al centro ma è costretta ancora da Stern in attacco a rinunciare al primo game. Barbiero e i suoi si rifanno sotto nel secondo dove fino al 18-17 firmato dall’ormai titolare Marretta (7 punti) sembravano proiettati verso il pareggio. Nielsen in banda per Rosso fa ben sperare sul finale ma Maar (10 punti) non perdona ed è il nuovo vantaggio di Verona. Nel terzo set è ancora Mattei che a muro fa sudare sette camicie agli scaligeri, che trascinati però dal contrattacco di Stern e da Mengozzi chiudono un match che con qualche recriminazione da parte dei laziali poteva finire diversamente.

Il top: Stern in tutte le salse. Il posto lasciato da Djuric è tutto suo e lo sloveno non perde occasione di dimostrare il contrario. Grbic e il suo viso impenetrabile abbozzano un sorriso e vincono una scommessa su un cavallo che sempre di più è proiettato ad essere uno dei protagonisti della Superlega. Tombola per Toncek.

Il flop: Sora sempre più in crisi. Ormai ha dimenticato il sapore di una vittoria e la spedizione dell’andata si è rivelata un disastro su tutta la linea. Non serve solo tornare nel proprio palazzetto (dalla prossima gara casalinga) per ricucire lo strappo. Forse oltre a riacquistare il palazzetto c’è bisogno di una campagna acquisti per il ritorno.


CLASSIFICA DOPO L’OTTAVA GIORNATA:
Sir Safety Conad Perugia 24
Azimut Modena 20
Cucine Lube Civitanova 18*
Bunge Ravenna 17*
Kioene Padova 13
Calzedonia Verona 12
Wixo LPR Piacenza 12
Revivre Milano 9
Tonno Callipo Vibo Valentia 8
Taiwan Excellence Latina 8*
Diatec Trentino 7*
Gi Group Monza 6
BCC Castellana Grotte 4
Biosì Indexa Sora 1

 * Cucine Lube Civitanova, Bunge Ravenna, Taiwan Excellence Latina e Diatec Trentino una partita in meno

PROSSIMO TURNO 9°GIORNATA DI ANDATA SUPERLEGA UNIPOLSAI
Domenica 26 Novembre 2017 Ore 18:00
Cucine Lube Civitanova – Sir Safety Conad Perugia Diretta Rai Sport ore 17:00
Calzedonia Verona – Gi Group Monza Diretta Lega Volley Channel
Wixo LPR Piacenza – Diatec Trentino Diretta Lega Volley Channel
Tonno Callipo Vibo Valentia – Azimut Modena 24/11/2017 ore 20:30 Diretta Rai Sport
Taiwan Excellence Latina – Bunge Ravenna Diretta Lega Volley Channel
Revivre Milano – Biosì Indexa Sora Diretta Lega Volley Channel
BCC Castellana Grotte – Kioene Padova 28/11/2017 ore 20:30 Diretta Lega Volley Channel

ARGOMENTI CORRELATI

CONDIVIDI SUI SOCIAL

Facebook

ULTIMI

ARTICOLI