Medei per ora confermato. Zorzi: "Stoytchev? Scelta aggressiva con Bruno. E Osmany?"

DATA PUBBLICAZIONE
TEMPO DI LETTURA
più di 5 minuti
SHARE
SHARE
TEMPO DI LETTURA
più di 5 minuti

Di Redazione

Dopo l’eliminazione dello Zenit Kazan dal Mondiale per Club 2018, la Cucine Lube Civitanova era la favorita per la vittoria della competizione. In finale, però, i cucinieri hanno dovuto fare i conti con la Trentino Diatecx, che con già quattro trofei in bacheca in questa rassegna iridata, è riuscita ad alzare la Coppa per la quinta volta.

Che succede dunque alla Lube? Ecco il pensiero dell’ex opposto azzurro Andrea “Zorro” Zorzi riportato nell’edizione odierna de “Il Resto del Carlino – Macerata”.

Zorzi, domenica la Lube era favorita a differenza delle precedenti 5 finali, ma è ugualmente finita male. Perché? «Ha pagato la pressione e il peso di tutte quelle finali perse. Era più tesa e contratta».

Ai campioni si chiede di fare la differenza quando conta, invece contro Trento sono mancati alcuni big, in primis Juantorena e Bruno? «Osmany un anno fa era stato ottimo nella finale del Mondiale ma stavolta non ha inciso. La questione Bruno fatico a capirla. Non comprendo come tra atleti così bravi non si riesca a trovare la giusta chimica. Sono molto sorpreso dall’assenza di armonia».

Una causa può essere lo smisurato ego di questi super giocatori? «Non credo, però la Lube mi sembra una squadra un po’ fragile psicologicamente».

Impressioni su Leal? «Ha potenza, è bello da vedere ma tatticamente deve crescere tanto ed è normale, è la prima volta che gioca in Europa. Russell domenica non so quanti punti di tecnica e astuzia tattica ha infilato in lungolinea…».

Se mai si dovesse cambiare guida tecnica (questa è l’ultima settimana del 2018 senza gare infrasettimanali), rumors indicano in Stoytchev il possibile sostituto. Cormio lo scelse a Trento e furono trionfi, ma potrebbe far pace con Bruno che di fatto lo ha cacciato da Modena? «Sarebbe una scelta a dir poco aggressiva, Rado a Trento ebbe qualche problemino anche con Juantorena…».

La Polonia nell’aprile 2016 (Final Four) costò l’incarico di ds a Recine. La Lube difficilmente prende decisioni drastiche in corsa: lei ritiene che accadrà qualcosa nelle prossime ore? «Non lo so, però ho sempre avuto la sensazione che la conferma di Medei sia stata fatta senza piena convinzione. Cioè che la Lube abbia detto, ok ci crediamo perché speriamo che le cose possano cambiare…».

Quindi le responsabilità vanno distribuite… «Non si può tracciare una linea e in campo non vanno né lui né il ds Cormio. In estate c’era euforia per i grandi colpi di mercato, però non pochi addetti avevano dubbi su come far coesistere e amalgamare tante stelle».

Mercato imperiale, poi 2 obiettivi sfumati. La finale può avere ripercussioni sul rendimento della Lube? «Temo di sì, perché la squadra sembrava essersi ritrovata, aveva vinto 10 gare di fila ed invece c’è stata questa ricaduta pesante. In più in Italia Perugia con Leon fa paura».

CONDIVIDI SUI SOCIAL

Facebook

ULTIMI

ARTICOLI