Coppa Italia femminile: le pagelle della Final Four. Egonu sovrumana, Herbots ci mette il cuore

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Di Alessandro Garotta

L’Imoco Volley Conegliano conquista la Coppa Italia femminile per la seconda volta nella sua storia e lo fa dominando la Final Four del PalaYamamay di Busto Arsizio. Prestazioni di assoluto livello quelle delle ragazze di Daniele Santarelli, che confermano i pronostici della vigilia e arrivano al terzo titolo stagionale senza perdere nemmeno un set: semplicemente non c’è storia, né in semifinale con la Savino Del Bene Scandicci né in finale con la Unet E-Work Busto Arsizio (che in precedenza aveva eliminato la Saugella Monza).

Ogni volta che qualcosa finisce, bisogna tirare le somme e valutare quello che di più o meno buono è stato fatto: ecco i voti ad alcune delle protagoniste dell’evento che ha dato spettacolo nello scorso weekend.

Qui sotto la gallery delle finali: clicca sulle frecce per vedere tutte le foto (di Gabriele Sturaro – L3 Photo Studio).

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IMOCO VOLLEY CONEGLIANO

Joanna Wolosz voto 9. Un giorno racconteremo ai nostri nipoti le gesta leggendarie di questa palleggiatrice, che porta a casa con pieno merito il titolo di MVP. Sicuramente viene agevolata nel suo compito dalle ottime prove difensive e ricettive delle compagne, ma se l’Imoco gira come un orologio perfetto lo si deve soprattutto a lei, che gestisce le bocche da fuoco in maniera eccellente mettendole sempre nelle condizioni di far male, e inserisce primi tempi e pipe nel miglior modo possibile.

Paola Egonu voto 9. Un braccio sovraumano, capace di demolire tutto e tutti: non la ferma nemmeno un piccolo guaio fisico nel terzo set della finale. Paola è ovunque, commette pochi errori, sbaraglia le difese avversarie e chiude con tabellini da vero fenomeno. Alle fine, mette a segno 37 punti in due partite con percentuali in attacco da urlo.

Kimberly Hill voto 7,5. Arrivano le finali e la schiacciatrice statunitense sale di livello, ormai ci siamo abituati. Rappresenta l’ago della bilancia di Conegliano, l’elemento che dà equilibrio alla squadra: ancora una volta si dimostra una garanzia sfoderando il braccio pesante delle grandi occasioni (19 punti in due partite) e garantendo difesa, esperienza e scelte sempre azzeccate.

Raphaela Folie voto 8. Le sue prestazioni sono di assoluto spessore tecnico: concentrata dall’inizio alle fine, letale quando serve (contro Busto Arsizio fa 9 su 10 in attacco) e granitica a muro. Coach Santarelli ha diverse opzioni di livello assoluto al centro, ma Folie è una giocatrice a cui il coach umbro non rinuncerebbe mai per la solidità che dà in cambio-palla.

Monica De Gennaro voto 8,5. Ogni volta che non viene sfruttata una sua difesa si commette un delitto contro la pallavolo. Sempre al posto giusto, sempre nel modo giusto. Per l’Imoco è indispensabile avere una giocatrice che trasmette una tale sicurezza in seconda linea (100% di ricezione positiva in finale): non a caso Moki è il miglior libero al mondo.

UNET E-WORK BUSTO ARSIZIO

Alessia Orro voto 7,5. In questa Final Four mostra tutti i suoi progressi dal punto di vista del gioco e della leadership. Anche quando ha davanti a sé Wolosz non sfigura affatto: è costretta a correre ma le sue alzate sono precise, e il suo contributo in difesa è stoico e non manca mai.

Karsta Lowe voto 6,5. Sabato è la top scorer di Busto Arsizio con 14 punti, ma nella finalissima fatica ad andare a punto perchè la sua ex squadra difende quasi tutto: non raggiunge la doppia cifra (8 punti con il 33% in attacco), non riesce sempre a essere precisa, è murata 3 volte e compie 2 errori.

Haleigh Washington voto 7. La sua fisicità e le sue fast sono un fattore che la UYBA sfrutta a dovere in semifinale (10 punti con il 70% di efficienza in attacco). Contro l’Imoco va a fiammate e si spegne alla distanza, non riuscendo a tenere il passo con la strapotenza fisica e tecnica delle avversarie: chiude la finale con 5 punti e nessuna stampata vincente.

Britt Herbots voto 7,5. Il suo cuore non è mai mancato. Dopo aver travolto Monza (12 punti con il 38% in attacco), fatica a trovare il ritmo in finale; va meglio dalla seconda frazione in poi, quando è la giocatrice della UYBA che ci prova con più convinzione. Alla fine, sono 8 i suoi punti (44%) e in ricezione tiene con il 50% di positiva.

Francesca Piccinini voto 6. Tornare in campo dopo 8 mesi non è facile, soprattutto se dall’altra parte della rete c’è un avversario di grande valore come Conegliano. Entra sul 9-16 del secondo set e fa il suo esordio in maglia bustocca tra gli applausi. Esce sul 5-7 del set successivo. In mezzo 2 punti con il 25%, un errore e una murata. Si vede che deve ancora ingranare e recuperare la forma migliore nel salto e nei colpi d’attacco. In ricezione è solida con il 71% di positiva.

SAUGELLA MONZA

Isabella Di Iulio voto 5. Si erano illusi i tifosi brianzoli dopo la sua super prestazione nei quarti di finale, invece anche Isabella sbatte il muso contro la solidità della UYBA. Appare confusa e imprecisa, non riuscendo a gestire al meglio le sue bocche da fuoco. Nella terza frazione viene sostituita da Skorupa, che a sua volta non incide.

Hanna Orthmann voto 6. Dà un apporto importante in ricezione con il 69% di positiva, mentre concretizza poco in fase offensiva (8 punti): abbattere il muro avversario è un’impresa ardua e la schiacciatrice tedesca prova a giocare con la sua solita intelligenza cercando in tutti i modi di mettere a terra palloni vincenti, ma non basta.

Anna Danesi voto 5. Il tabellino è eloquente (3 punti di cui un muro vincente) e conferma la semifinale tutta in salita per la centrale della nazionale. Le traiettorie e l’impatto con l’attacco di Busto fanno decisamente male e Anna fatica a prendere le misure come dovrebbe, non offrendo alla Saugella il suo solito contributo (solo 2 su 8 in attacco).

Kathryn Plummer voto 5,5. Gioca il primo set da opposto, poi viene dirottata in banda con l’inserimento di Ortolani. Alterna buoni colpi ad errori grossolani (6), insiste tanto, talvolta senza lucidità. Il suo bottino finale non è così scarno (10 punti), ma ha solo il 22% di efficacia e non riesce a fare la differenza. La sconfitta è bruciante, ma il tempo è dalla parte del martello statunitense che avrà modo di togliersi parecchie soddisfazioni.

Serena Ortolani voto 6,5. Viene gettata nella mischia nel secondo set quando coach Parisi cerca di sparigliare un po’ le carte per accendere la scintilla, ma anche per lei è molto dura. Fattura 8 punti con il 41% in attacco, venendo stampata due volte.

SAVINO DEL BENE SCANDICCI

Ofelia Malinov voto 5,5. Le sue compagne non la aiutano di certo, con ricezioni difficoltose che la costringono a correre su e giù per il campo da gioco. La palleggiatrice si impegna e prova a variare il più possibile la distribuzione, anche se commette tante sbavature pregiudicando talvolta le azioni d’attacco. Talento e classe non le mancano, per questo è tra coloro che hanno deluso.

Samantha Bricio voto 6. Tanta fatica per lei nel primo set (un punto e il 16% in attacco), poi sale di tono con il procedere della partita riuscendo a concretizzare in fase offensiva con un’efficienza superiore al 70% e mettendo a referto 8 punti. Obiettivo della battuta avversaria, le percentuali in ricezione sono 41% di positiva e 20% di perfetta.

Magdalena Stysiak voto 5. L’opposto stenta a decollare, commette qualche errore di troppo, non dà sufficienti garanzie. Arriva sì in doppia cifra (10 punti), ma le basse percentuali in fase offensiva (22%) testimoniano di una prestazione sottotono e discontinua, in cui non è riuscita a fare la differenza.

Jovana Stevanovic voto 5,5. La centrale serba ci prova, non demorde, tenta di mettere in difficoltà l’ostico muro avversario bucandolo 5 volte con il 50% in attacco, ma trovare la marcia in più contro Conegliano è davvero complicato, così come dare una mano alla difesa sporcando più palle possibili sotto rete (chiude senza stampate vincenti).

Agnieszka Kakolewska voto 6,5. Coach Cristofani la inserisce quando Lubian è in evidente difficoltà e la centrale polacca prova a tenere viva Scandicci finché può. Ci riesce abbastanza bene nel secondo set nel quale attacca con il 100%, anche se in generale è poco servita. A muro tocca poco e non riesce a stampare i colpi avversari. Fattura 8 punti con l’83%.

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