Contestazioni e cartellini in Trento-Monza: quando il Video Check funziona e quando no

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Uno dei due scontri al vertice della sesta giornata di Superlega ha visto la capolista Itas Trentino battere per 3-1 la Vero Volley Monza, una delle squadre più in forma di questo avvio di stagione, con i parziali di 19-25, 25-22, 25-23, 25-23. Distacchi minimi che già da soli spiegano quanto il match sia stato equilibrato e deciso da pochi palloni. E in questo contesto è più facile che alcune decisioni controverse dei direttori di gara, verificatesi soprattutto nel terzo set, generino proteste e polemiche (come in effetti è accaduto).

Il primo episodio contestato è una convulsa azione a muro di Trento sul punteggio di 16-15. La palla attaccata da Szwarc da posto 4 si infila tra il muro a tre avversario e la rete, e carambola su Sbertoli, che sembra toccare prima di petto e poi di coscia. L’azione poi prosegue e viene chiusa da un punto di Lavia. L’arbitro non ravvisa alcuna infrazione, Monza manifesta più di un dubbio ma non si gioca in tempo la carta del video check, e il replay televisivo non chiarisce le idee.

foto Volleyballworld

Molto più evidente ciò che accade sul 17-15 in favore dei padroni di casa: ancora Szwarc attacca in diagonale da posto 4, la palla non tocca terra ma carambola come un flipper tra le gambe di Michieletto e Podrascanin, poi viene alzata da Sbertoli e mandata nell’altro campo da Lavia. Gli arbitri anche qui non ravvedono alcuna irregolarità, ma i monzesi alzano subito le braccia e Eccheli ferma il gioco chiamando il Video Check. I direttori di gara, però, invece di accertare il quarto tocco (la palla dalla caviglia di Michieletto schizza sulla tibia di Podrascanin) verificano se la palla abbia toccato terra o no, e alla fine assegnano il punto a Trento, sventolando anche un cartellino giallo all’indirizzo di Maar per proteste.

La decisione degli arbitri viene accolta con incredulità dal coach della Vero Volley e da tutti i suoi giocatori, che sin dal primo momento avevano mostrato il “4” con le dita a segnalare il quarto tocco degli avversari. Dalle immagini televisive, poi, si vede chiaramente Eccheli ripetere più volte “io ho chiamato il quarto tocco, non la palla a terra“. I giocatori ospiti proprio non ci stanno e alla fine il primo arbitro Curto sventola anche il cartellino rosso a Szwarc: Monza si ritrova così dal possibile meno 1 al meno 4 (19-15).

foto Lega Pallavolo Serie A

La Vero Volley non si disunisce e si rifà sotto, ma sul 22-21 per l’Itas arriva un’altra chiamata del primo arbitro che manda su tutte le furie Eccheli. Rychlicki attacca in diagonale da posto 2, Loeppky da posto 1 difende come può cadendo all’indietro e la palla si alza verso il lato sinistro del campo. Il libero Gaggini tocca in palleggio a ridosso della panchina e Maar, con i polpastrelli della mano sinistra, la manda dall’altra parte senza invadere. L’azione sembra regolare, ma l’arbitro ferma il gioco sostenendo che la palla toccata dal canadese fosse passata oltre l’asticella.

Eccheli, ovviamente, si gioca anche il secondo Video Check. Il replay, però, non mostra chiaramente dove sia passato il pallone, questo perché l’inquadratura utilizzata è quella dalla parte del lato corto del campo. Nel dubbio, quindi, l’arbitro conferma la decisione e il punto viene assegnato ancora a Trento: forse, vista la poca chiarezza delle immagini, si sarebbe potuta prendere in considerazione l’idea di rigiocare lo scambio.

foto Volleyballworld

Al di là del match in questione, gli episodi analizzati evidenziano ancora una volta come il Video Check sia assolutamente infallibile sulle dispute per palla in o out, ma assai meno chiaro in casi più complessi, soprattutto quando le telecamere utilizzate non sono quelle più adatte per valutare la situazione. In queste condizioni il regolamento tende a tutelare la prima decisione dell’arbitro, che però non sempre è quella corretta.

Altra questione, non di poco conto, è la chiarezza al momento della chiamata del check: a volte la richiesta della panchina non viene compresa correttamente e capita così di assistere a situazioni ambigue, in cui viene valutata un’infrazione diversa da quella contestata. Forse, dato che l’esito Video Check viene giustamente proiettato sui maxischermi per trasparenza nei confronti degli spettatori, sarebbe opportuno che anche la chiamata fosse “pubblica”, in modo che tutti possano sentire quale richiesta sia stata rivolta ai direttori di gara…

di Giuliano Bindoni

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Civitanova premiata con l’encomio dell’Assemblea Legislativa marchigiana, Podrascanin: “Sono arrivate tante soddisfazioni”

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Nel giorno del diciannovesimo anniversario del primo Scudetto biancorosso, vinto a Pesaro il 21 maggio del 2006, la Cucine Lube Civitanova ha ricevuto ad Ancona l’encomio dell’Assemblea Legislativa Regionale. Un riconoscimento assegnato dal Consiglio delle Marche per i risultati conseguiti nella stagione agonistica 2024-25, tra cui la conquista dell’ottava Del Monte Coppa Italia all’Unipol Arena di Bologna.

A ritirare il premio, in mattinata nella sala Ricci del Palazzo delle Marche, l’ad e vicepresidente Albino Massacesi con il centrale Marko Podrascanin, fieri di aver dato lustro al territorio con passione, impegno e la mentalità vincente insita nel DNA della Lube, alla base dei 26 titoli nella bacheca cuciniera. Il nome del Club figurerà così nel libro degli encomi

Seduti alla tavola rotonda atleti e presidenti di società sportive meritevoli del territorio. Con loro Dino Latini, presidente del Consiglio delle Marche che ha parlato di “atto non solo formale, ma di gratitudine istituzionale”, Gianluca Pasqui e Maurizio Mangialardi, vicepresidenti dell’ufficio di presidenza, Micaela Vitri, consigliera della segreteria dell’ufficio di presidenza, e Gianfranco Fedrigucci, assessore alle attività sportive di Urbino e Gemma Acciarresi, assessore alle politiche giovanili di Corridonia. Significativo e coinvolgente anche l’intervento in sala di Fabio Luna, presidente del Coni Marche.

Albino Massaccesi (amministratore delegato e vicepresidente A.S. Volley Lube): "Ringrazio il Consiglio Regionale per un encomio gratificante, che rende merito agli anni di attività del nostro Club! La nostra è una grande società che lavora con i giovani e conosce i problemi legati al mondo dello sport. La pallavolo è cresciuta in modo esponenziale ed è ora il fiore all’occhiello delle Marche grazie alle numerose squadre nella massima serie maschile e femminile. Credo che il nostro lavoro faccia da traino a tutto lo sport marchigiano, speriamo di rappresentarlo al meglio in Italia, in Europa e nel mondo!”.

Marko Podrascanin (centrale Cucine Lube Civitanova): “La stagione del ritorno in biancorosso, nella mia seconda casa, si è confermata piacevole e stimolante proprio come mi immaginavo. Sono stato profetico, quando in una delle prime interviste stagionali avevo dichiarato che saremmo stati la sorpresa del campionato. Il nostro bellissimo gruppo e il lavoro svolto hanno tramutato le mie parole in realtà. Siamo cresciuti molto e sono arrivate tante soddisfazioni".

"Non solo il trionfo in Coppa Italia, la partecipazione al Mondiale e l’arrivo in Finale di Challenge Cup, per noi ha significato molto qualificarsi in CEV Champions League, così come è stato significativo lottare nella Finale Scudetto. Noi veterani e uno staff tecnico eccezionale abbiamo acceso la miccia in una squadra composta da numerosi giovani di valore gettando le basi per un’incredibile alchimia".

"Fondamentali sono state le giornate di sudore in palestra, ci siamo guadagnati sul campo l’upgrade. Questo encomio mi fa particolarmente piacere, perché nessuno si aspettava che la Lube potesse tornare così presto a competere per tornei importanti. Siamo fieri di rappresentare le Marche, regione conosciuta in tutto il mondo per il valore dei suoi atleti, non solo nella pallavolo”.

(fonte: Lube Volley Civitanova)