Conegliano sbanca Novara e si prende di prepotenza la testa della classifica

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Di Alessandro Garotta

Conferme e punti pesanti in classifica per la Prosecco DOC Imoco Conegliano nella trasferta di metà settimana in Piemonte. L’anticipo “forzato” della nona giornata di Serie A1 femminile – fissato per poter disputare la Supercoppa Italiana – in casa della Igor Gorgonzola Novara vede la compagine gialloblù infilare la sesta vittoria in altrettante partite giocate e conquistare la vetta in solitaria del campionato. 

È festa grande per il manipolo di tifosi gialloblù giunto stasera al Pala Igor dopo il tocco vincente di Isabelle Haak che chiude la contesa. Festa meritata e maturata al termine di una partita ben giocata e soprattutto ben interpretata dalle Pantere, che dopo una partenza in salita ingranano la marcia giusta vincendo ai vantaggi il primo set, dominando il secondo e respingendo la reazione di Novara nel terzo. Facile sottolineare l’efficienza del servizio (5 ace) e dell’attacco (51% di squadra), ma Conegliano mostra qualità anche nella fase break, lavorando molto bene in difesa e trovando tante soluzioni in contrattacco.

Isabelle Haak è l’autentica mattatrice dell’incontro. 25 punti a referto per l’opposta svedese, capace di trasformare in oro ogni pallone ricevuto (56% in attacco): il suo braccio caldo è un’estenuante spina nel fianco della seconda linea avversaria. Da registrare anche l’ottima prova di Kelsey Robinson. Se Haak è il cannoniere che travolge e spazza via tutti, la schiacciatrice statunitense rappresenta l’elemento che dà equilibrio alla squadra: fornisce ampie garanzie in ricezione, è attiva in difesa e non sbaglia mai gli attacchi che contano (chiude con 12 punti, il 63% in attacco e il 75% di ricezione positiva).

La Igor, invece, esce dal campo con rammarico, dettato dal fatto di non essere riuscita ad esprimersi in pieno per quello che è il suo potenziale, se non a tratti. In particolare, le azzurre di Stefano Lavarini faticano a trovare ritmo e continuità. Come al servizio dove sono state molto fallose: in particolare, pesano i 7 errori complessivi dai nove metri. Ma anche in attacco (35% e 8 errori) la compagine piemontese ha un rendimento altalenante, con alcune rotazioni dove ha subito break importanti che alla fine costano cari. Uniche note liete sono le prestazioni di Ebrar Karakurt (15 punti con il 42% in attacco) e Mckenzie Adams (8 attacchi vincenti con il 47%), che si dimostrano le migliori soluzioni offensive della squadra mettendo in mostra le loro qualità.

foto Rubin/LVF

LA CRONACA – Lavarini conferma la sua Igor con lo stesso starting six schierato contro Bergamo tre giorni fa: Poulter al palleggio, in diagonale a Karakurt, con Adams e Bosetti in banda, Chirichella e Danesi al centro, Fersino libero. Santarelli risponde con Wolosz in cabina di regia, Haak opposto, Robinson-Cook e Plummer schiacciatrici, Lubian e Squarcini centrali, De Gennaro libero.

1° SET – Partenza aggressiva di Novara, che si porta sul 4-0 grazie agli attacchi di Karakurt e Adams, e a un ace di Bosetti: la panchina dell’Imoco decide di chiamare subito time out. Al rientro in campo la prima a segnare è Karakurt, poi Haak ferma l’emorragia di punti (5-1). Tuttavia, l’inerzia non cambia e la Igor scappa a più 7 (8-1). Santarelli non è contento e ferma di nuovo il gioco, ma dopo l’interruzione Squarcini attacca out (9-1). Le Pantere non mollano e dimezzano il gap sfruttando al meglio il turno in battuta di Squarcini (10-6). A questo punto anche Lavarini chiama il ‘tempo’: le igorine provano a gestire il cambio palla (12-7), ma subiscono un break (12-9).

Danesi si sblocca con una stampata, ma la risposta di Haak non si lascia attendere (15-12). La partita entra definitivamente nel vivo con gli attacchi vincenti di Robinson (17-16) e l’errore di Chirichella (18-18). Haak completa la rimonta con un maniout vincente obbligando Lavarini a chiamare il suo secondo time out (18-19). Bosetti suona la carica fermando il parziale favorevole alle avversarie (19-20), anche se la Igor è imprecisa dai 9 metri (20-22). È un finale al cardiopalma: dopo aver raggiunto le avversarie e annullato due set point (24-24), Novara passa addirittura in vantaggio (25-24); alla fine, però, la volata è vinta dall’Imoco grazie a un parziale di 0-3 propiziato da Haak e Robinson (25-27).

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2° SET – Seconda frazione che vede Novara partire bene (2-0), ma questa volta la risposta di Conegliano è immediata (2-3). Poi Haak e Plummer spingono le padrone di casa sotto per 2-5: coach Lavarini corre ai ripari con un time out. Tuttavia, al rientro in campo, l’inerzia non cambia con Novara che sembra aver accusato il colpo (2-9). La panchina piemontese ferma di nuovo il gioco, anche se le ospiti non alzano il piede dall’acceleratore: il primo tempo vincente di Lubian regala il più 8 alle Pantere (3-11).

Lavarini cambia la diagonale principale inserendo Battistoni e Ituma, ma proseguono le difficoltà a mettere a terra il pallone (3-14). Dall’altra parte Haak e Plummer salgono in cattedra portando l’Imoco a più 14 (5-19). Chirichella suona la carica con un ace (7-19), anche se la reazione della Igor è molto timida (11-22): alla fine, le ospiti non hanno problemi a portare a casa anche il secondo set (11-25). 

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3° SET – Squarcini segna il primo punto della terza frazione, Chirichella spara sull’asta e Adams pareggia i conti dai 9 metri (2-2). Conegliano rompe gli indugi con un parziale di 0-3 (2-5), mentre la Igor si affida a Karakurt per restare in partita (4-6). Tuttavia, le padrone di casa vedono scappare le Pantere a più 4 grazie al muro-punto di Squarcini (5-9). La centrale gialloblù si ripete poco dopo mettendo a segno il 7-11 e a quel punto Lavarini corre ai ripari chiamando time out. Dopo l’interruzione di gioco, Chirichella è la prima a segnare, ma la risposta di Robinson non si lascia attendere (8-13). La Igor non si arrende e trova un parziale di 3-0 propiziato da Karakurt e Danesi (12-14).

Plummer replica ad Adams ridando un po’ di ossigeno alle ospiti (13-16), che poi tornano a più 4 con un maniout di Haak: Lavarini corre ai ripari chiamando time out (14-18). Dopo l’interruzione Chirichella e Bosetti dimezzano lo svantaggio (16-18), anche se la reazione gialloblù è immediata (16-20). Nel finale Conegliano allunga grazie a due punti consecutivi di Squarcini (16-22) e, dopo il generoso tentativo di rimonta delle azzurre, Haak chiude la contesa (23-25).

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IGOR GORGONZOLA NOVARA – PROSECCO DOC IMOCO CONEGLIANO 0-3 (25-27, 11-25, 23-25)
IGOR GORGONZOLA NOVARA: Bosetti 5, Danesi 5, Karakurt 15, Adams 8, Chirichella 6, Poulter, Fersino (L), Ituma 3, Varela Gomez 1, Battistoni. Non entrate: Bonifacio, Bresciani (L), Carcaces, Giovannini. All. Lavarini.
PROSECCO DOC IMOCO CONEGLIANO: Lubian 7, Wolosz 1, Plummer 7, Squarcini 9, Haak 25, Robinson 12, De Gennaro (L), Gennari, De Kruijf. Non entrate: Pericati, Carraro, Gray, Bardaro (L), Furlan. All. Santarelli. ARBITRI: Puecher, Verrascina. NOTE – Spettatori: 3600, Durata set: 28′, 19′, 26′; Tot: 73′. MVP: Haak.

Top scorers: Haak I. (25) Karakurt E. (15) Robinson K. (12) 
Top servers: Bosetti C. (3) Squarcini F. (2) Plummer K. (2) 
Top blockers: Haak I. (4) Squarcini F. (3) Danesi A. (2) 

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Bergamo conferma lo staff di coach Parisi per ricominciare da dove è arrivata

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Bergamo blinda anche il suo staff tecnico. Dopo quella di Carlo Parisi, arriva la conferma anche dei suoi più stretti collaboratori: il vice, Marcello Cervellin, il preparatore atletico Luca Rossini e lo scoutman Alessandro Bianciardi. E, con loro, anche per lo staff medico si proseguirà il percorso nel segno della continuità con i medici Alberto Baldi e Maurizio Gelfi, la nutrizionista Marta Gamba e i fisioterapisti Matteo Gandolfi e Matteo Bonfanti. E come Team Manager ci sarà ancora Ludovico Carminati.

Così, mentre Rossini condivide l’avventura in Nazionale con Parisi e lo Staff di Velasco, Cervellin lavora in palestra per tenere in allenamento Linda Manfredini, rimasta a Bergamo per terminare l’anno scolastico.

Ed è proprio il secondo allenatore rossoblù a tirare le somme di un’annata speciale, provando a spiegarne i segreti: “Si è creato subito un buon rapporto tra i componenti dello staff, la squadra e la società. Poi abbiamo avuto l’abilità di sfruttare un inizio di campionato senza big in molte delle squadre avversarie che ci ha permesso di andare in fiducia per il resto della stagione. Forse avremmo potuto fare un po’ meglio nella parte finale dell'anno, anche se bisogna riconoscere che ci sono stati degli scontri con squadre di caratura superiore. A Bergamo ho trovato un ambiente dinamico in un campionato in cui è andato tutto bene, un contesto che ha dimostrato cultura sportiva anche nei piccoli momenti di difficoltà. Perché quando le cose vanno bene è tutto più semplice, ma nei momenti in cui i risultati non venivano, la società ci ha messo in condizione di tranquillità e organizzazione per fare il meglio possibile”.

C’è qualcosa che avrebbe voluto fare in modo diverso?

“Avrei voluto fare qualche risultato in più alla fine della stagione che ci avrebbe permesso di fare una partita di più in casa nella fase dei Play Off e di avere qualche possibilità in più per allungare il nostro percorso. Ma non si può chiedere tanto di più a questa stagione”.

E ora?

“Ora dobbiamo lavorare per ricreare situazioni simili di fiducia della squadra e di fiducia reciproca da parte di tutti noi e poi limare ogni piccolo particolare in cui tutti possiamo migliorare. E’ utopico pensare che si possano ricreare le stesse situazioni dello scorso anno, in cui siamo stati bravi ma abbiamo avuto anche un po’ di fortuna. Quella fortuna che forse non avremo, potremo aggiustarla migliorando ogni dettaglio con l’obiettivo di confermare ciò che abbiamo fatto, che sarebbe un grandissimo risultato. Se poi venisse anche qualcosa in più…”.