Club Italia Allargato: i migliori talenti del Lazio protagonisti del Raduno Fipav

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Di Redazione

Il primo appuntamento del progetto di qualificazione nazionale del settore giovanile maschile ha visto la Pallavolo Laziale assoluta protagonista. Il Centro di Qualificazione Regionale del Lazio ha partecipato, insieme alla rappresentativa Toscana, al Club Italia Allargato della FIPAV presso il CPO Giulio Onesti di Roma. Un raduno di sette giorni che ha permesso a 14 ragazzi del nostro territorio (nati nel 2006 e nel 2007) di confrontarsi con lo staff tecnico della Nazionale, coordinato da Angiolino Frigoni, nell’ambito di un’iniziativa che coinvolgerà da qui al 14 maggio tutte le regioni italiane. 

Gli obiettivi del progetto sono quelli di creare entusiasmo e motivazione; migliorare il livello delle regioni; migliorare il processo di reclutamento; accelerare e massimizzare la formazione dei giocatori nelle categorie giovanili; migliorare il livello tecnico, didattico e metodologico degli allenatori e dei preparatori fisici del settore giovanile.

“Sono stati giorni di allenamento molto intensi e stimolanti – ha dichiarato Matteo Antonucci, selezionatore del CQR Lazio maschile che ha guidato la rappresentativa insieme al suo vice Stefano Vazzana – sia per i ragazzi che per noi tecnici. Confrontarsi con lo staff tecnico delle Nazionali è stato davvero importante per tutti noi. Abbiamo fatto due sedute di allenamento al giorno: una dedicata alla tecnica e al gioco e l’altra in sala pesi con Fabrizio Ceci”.

Dal 27 giugno al 2 luglio si tornerà a giocare l’AeQuilibrium Cup – Trofeo delle Regioni, la più importante competizione giovanile di pallavolo, dopo 2 anni di interruzione a causa della pandemia. “Sarà un’esperienza fantastica – ha aggiunto Antonucci – questo raduno è stato utile a conoscere meglio gli atleti, anche se rappresenta solo una tappa intermedia del nostro percorso di qualificazione. Abbiamo delle buone indicazioni nell’ottica di creare la migliore selezione regionale possibile, ma continueremo a monitorare in tutto il Lazio un numero di talenti ancora maggiore”.

“Complimenti ai ragazzi del Lazio protagonisti di questo momento di altissima formazione – il commento del presidente FIPAV Lazio, Andrea Burlandi – per loro sarà un punto di partenza. Ringraziamo le società per il supporto, lo staff nazionale per la disponibilità e il confronto e lo staff tecnico del CQR per il lavoro che continua a essere sempre finalizzato alla qualificazione del territorio regionale”.

Gli atleti del Lazio che hanno partecipato al Club Italia Allargato

Alessandro Alimenti – Roma Volley Club

Dario Barilli – Roma Volley Club

Andrea Chiaramonti – Fenice Roma Pallavolo

Gabriele De Marzi – Intent Sport

Alessio Giuliano – KK Eur Volley

Lorenzo Guarnieri – Fenice Roma Pallavolo

Wiktor Kubaszek – Green Volley PDP

Robert Lazar – C.L. Arcobaleno

Gabriel Marini Da Costa – KK Eur Volley

Gabriel Murante – KK Eur Volley

Tommaso Quadraroli – Pall. Civitavecchia

Leonardo Sandu – Pall. Civitavecchia

Andrea Sette – KK Eur Volley

Fabio Zampana – Volley Club Frascati

(fonte: Comunicato stampa)

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Perugia, Lorenzetti guarda al futuro: “L’obiettivo? Andare a caccia di 5 finali!”

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La Sir Susa Vim Perugia archivia una stagione in cui il livello è stato altissimo, sotto tutti i punti di vista, e si proietta verso il futuro con le ambizioni che hanno da sempre contraddistinto il club, nella consapevolezza che sarà un’annata in cui ci sono ben 5 trofei per i quali competere.

A tracciare il bilancio e le prospettive per la prossima stagione è stato coach Angelo Lorenzetti nel corso della conferenza che ha chiuso il ciclo di incontri con la stampa di quest’anno. Il tecnico bianconero ha voluto cominciare la conferenza ringraziando i giornalisti per il rapporto di fiducia e collaborazione che c’è stato nel corso dell’intero anno, per poi passare all’analisi della stagione. 

"Quest’anno – e voglio approfittare di questo appuntamento finale per farlo -  volevo ringraziarvi perché è stato un anno in cui il livello di attenzione, di cura, di rispetto reciproco in palestra è stato altissimo, la conoscenza reciproca dell’anno precedente ha inciso e questo ci ha consentito di stare più attaccati alla classifica, ma soprattutto nei numeri, di giocare un po’ meglio dell’anno prima".

"Lo scorso anno noi avevamo un’eccellenza per il cambiopalla, un’eccellenza per la fase break, quest’anno le due fasi sono state molto più equilibrate e per il modo in cui hanno lavorato i ragazzi non posso che essere grato perché è stato un divertimento quotidiano lavorare con loro. Dopodiché questo lavoro e questo miglioramento che c’è stato nei numeri ha portato a raccogliere meno dell’anno prima, e questo è stato fonte (in quei momenti lì) di analisi profonda".

Il riferimento è stato alle due semifinali non centrate, quella di Coppa Italia e quella di campionato con Civitanova: "sono state due semifinali molto diverse; sulla prima non ho un rammarico grandissimo, perchè dopo la partita di Trento è stato tutto molto veloce e c’è stato un po’ di “scombussolamento”, per il calendario che avevamo avuto e poi per l’infortunio di Oleh. L’analisi dopo la Coppa Italia comunque ci ha garantito un riflettere sul nostro tipo di gioco, che comunque aveva dato dei segnali per cui dovevamo 'rimettere a posto' soprattutto il cambiopalla".

"Al contrario dell’anno prima, quest’anno dall’inizio eravamo meno competitivi sul cambiopalla diretto e molto nel cambiopalla indiretto, ma quando arrivi ai momenti cruciali delle manifestazioni il cambiopalla diretto conta. Quel momento lì ci ha dato modo di cambiare il nostro gioco, soprattutto su questo aspetto e questo ha fatto sì che il percorso che abbiamo fatto in campionato fino alla semifinale sia stato un percorso netto, con numeri buoni e con il gioco che volevamo fare. La semifinale con Civitanova invece è un rammarico grande, perché è successo tutto in una settimana, dietro secondo me non ci sta solo la palla. Tuttavia quello “schiaffone” e il modo in cui i ragazzi lo hanno gestito, secondo me è stato uno dei motivi per cui la Champions è arrivata qua".

Secondo Lorenzetti la squadra in Polonia è riuscita a fare un salto di qualità importante, grazie anche ad una riflessione personale e individuale che ha portato il gruppo a lavorare bene in palestra: "Abbiamo giocato “CON” l’evento, tanto è che non ci siamo accorti neanche di quanto casino ci fosse al palazzetto di Łódź e questo è stato un grande salto di qualità! Giocare con l’evento è una cosa molto importante perché significa stare nell’evento e farsi trascinare da esso. Il salto di qualità va fatto nella gestione delle emozioni e nel sapere esattamente cosa ognuno di noi voleva diventare, non cosa doveva difendere".

Ora la Sir, campione d’Europa, si accinge a vivere una nuova grande stagione da protagonista, con la consapevolezza di aver conquistato quest’anno, un trofeo che mancava e che era un grande obiettivo di questa società. Si riparte senza essere mai sazi, ma con le medesime ambizioni e con quella giusta pressione che è un tratto imprescindibile dei grandi club: "Nello sport si guarda avanti. La pressione è una componente importante, guai se noi non avessimo la pressione di “andare a caccia di 5 finali” il prossimo anno! Spero che non si diventi mentalmente più liberi perché abbiamo vinto, ma lo si diventi perché è bello andare a vincere".

In vista della prossima stagione il tecnico è estremamente positivo e lo comunica alla stampa sottolineando che "non c’è giorno in cui non vedo l’ora che arrivano in palestra il pomeriggio! Per il prossimo anno l’ossatura resterà quella. Quando si ripartirà, ci sarà da riprendere un percorso e soprattutto poi ci sarà da guardare fuori perché il prossimo anno giocheremo in Italia dove Trento darà valore a quando ha fatto quest’anno e allo scudetto conquistato, ci sarà poi da fare attenzione a Verona perché ha fatto della potenza uno dei suoi punti di forza".

"Nel percorso in Europa la Champions sarà diversa dal prossimo anno in termini di qualità perché quest’anno comincia a diventare, in attesa poi anche dell’entrata delle russe, una Champions ancora più difficile, perché le squadre polacche sono diventate ancora più forti e perché le società turche hanno formato delle squadre molto competitive e quindi dovremo impostarla in maniera diversa già dalla fase a gironi. Il prossimo anno abbiamo 5 manifestazioni e l’obiettivo sarà quello di andare a caccia di 5 finali!".

(fonte: Sir Susa Vim Perugia)