Civitanova e Modena la prima semifinale. Ravenna e Verona portano Perugia e Trento a gara3

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Di Roberto Zucca

Tutto ancora da giocare. Gara2 dei playoff consegna a Civitanova e Modena le chiavi della semifinale dopo due gare al cardiopalma giocate contro Piacenza, e conclusasi al tie break e contro la Revivre apparsa troppo acerba dopo una prima gara giocata ad un livello decisamente diverso. La sorpresa arriva da Ravenna, dove la Bunge travolge al tie break la candidata numero uno, Perugia, e rinvia l’esito dei quarti ad una clamorosa gara tre. Anche Verona, nell’anticipo, con meno clamore, conquista sempre al quinto set il diritto allo spareggio contro la Diatec Trentino, che dimostra di essere una compagine decisamente altalenante in questa stagione di Superlega.

 

BUNGE RAVENNA-SIR SAFETY CONAD PERUGIA 3-2 (20-25, 25-23, 27-25, 29-31, 15-12)
Serata magica per la Bunge Ravenna di coach Soli, che davanti al proprio pubblico, mette k.o. la pretendente principale dello scudetto, ovvero la Sir Perugia, uscita dal campo incredula per il risultato e con un dente avvelenatissimo difficile da curare. Ravenna tira fuori gli artigli con un eccellente Raffaelli (15 punti ed MVP) che dalle prime battute del primo gioco mette in difficoltà Perugia che riesce dopo qualche difficoltà a rifarsi sotto con Podrascanin (9 punti) implacabile a muro e al servizio e con Anzani (7 punti) e Berger (17 punti) che con un blocco e un ace conquistano il primo set.  La Bunge assume il comando della gara dal secondo set, con Buchegger (33 punti) assoluto mattatore della partita che buca il muro perugino e conquista il pareggio. Bernardi richiama all’ordine i suoi, e Atanasijevic (18 punti) graffia inizialmente sia a muro che al servizio. Poi Ravenna con un ottimo Diamantini (8 punti) pressa Perugia e chiude per il massimo vantaggio con un ottimo manifuori di Buchegger. Perugia vola nel quarto parziale grazie alle sue bande tra cui spicca un redivivo Zaytsev (15 punti). Ravenna si fa sotto con Poglajen (12 punti) che poi fa qualche errore di troppo e ai vantaggi consegna alla Sir il quinto set. Il quinto è uno show di Buchegger ed Orduna che per Ravenna segnano il passo e approfittando di alcuni errori di Perugia, mettono a segno un miracolo che entrerà nella storia del club emiliano.

Il top: 33 volte Buchegger. Con uno straordinario Orduna, l’opposto più sorprendente del campionato, vince più di un set da solo e conquista uno storico spareggio che Ravenna non vedeva da tantissimi anni. L’orgoglio è tanto. E domenica una sorpresa potrebbe essere dietro l’angolo.

Il flop: Perugia, what’s happened? La trasferta era difficile, ma l’avvento di gara tre era veramente un miraggio. Pesa una gara non giocata ai suoi livelli e un’avversaria sofferta in ogni set. Cosa succederà domenica?

 

WIXO LPR PIACENZA-CUCINE LUBE CIVITANOVA 2-3 (25-16, 11-25, 11-25, 25-22, 13-15)
Civitanova conquista una meritata semifinale su un campo difficile come quello della LPR Piacenza, in una gara dal sapore di una montagna russa e di un avvicendamento costante per entrambe le compagini. Parte fortissimo Piacenza, trascinata dal sapiente Clevenot (16 punti) e Fei (7 punti) in attacco ma soprattutto da un Giuliani che in difesa sembra avere una marcia in più. Piacenza scivola abilmente verso la conquista del primo parziale. Medei corre ai ripari e la Lube nel secondo e nel terzo parziale, affossa Piacenza con due parziali imbarazzanti (doppio 11-25), e nel quale la diagonale formata da Christenson (perfetto anche al servizio) e Sokolov (30 punti ed MVP) è di un altro livello e mette in crisi il muro di Yosifov (10 punti) perennemente. Piacenza sotto anche nel quarto, ha un moto di orgoglio, e grazie all’ottimo Marshall (14 punti), che chiude a muro e in attacco e a Clevenot, il migliore in campo per la LPR, agganciano un tie break che fino a mezz’ora sembrava una chimera. Nel quinto la Lube passa subito in vantaggio grazie ad un immenso Sokolov in attacco e al servizio e Juantorena (22 punti) in banda mettono fine all’agonia emiliana e conquistano l’accesso alle prime quattro del campionato.

 

Il top: Sokolov 30 e lode. Ne firma tanti quanti bastano per ottenere la semifinale. La lode la aggiungiamo noi per questo giocatore che vede e provvede a mettere nero su bianco una grande prova personale. Serve, schiaccia, mura come nessuno. Performance del genere possono ribaltare qualsiasi esito. Audace.

Il flop: Piacenza che azzanna ma non morde. Un’uscita un po’ triste dai playoff scudetto e il rammarico di non averci provato stasera. Gara tre era alla sua portata ma è mancata la voglia di osare. Pesano i troppi errori nella fase concitata del match.


CALZEDONIA VERONA-DIATEC TRENTINO 3-2 (25-23, 21-25, 23-25, 26-24, 15-13)
Verona riporta il quarto in parità grazie ad una bella prova di squadra e in gara 3 potrebbe strappare una clamorosa qualificazione (ma non troppo) contro una Diatec preoccupata per l’infortunio di Vettori accaduto durante il secondo parziale dell’anticipo. L’inizio della partita è spettacolare, perché le due formazioni si alternano costantemente al comando lavorando benissimo in fase di break point. Con gli ace e gli attacchi di Lanza (16 punti) ed Eder (7 punti) la Diatec Trentino sembra volare, ma i padroni di casa con Jaeschke (17 punti) e Marretta entrato nell’ultima fase, passano a condurre sul rush finale  e poi inanellano il vantaggio.
La Diatec Trentino prova a ma Lorenzetti è costretto ad inserire Teppan (11 punti) al posto di Vettori, che esce per un problema alla caviglia e guidati ancora da Lanza e Eder piazzano un break di sei punti e conquistano il pareggio. Trento va a vanti anche nel terzo parziale grazie a Teppan e Kovacevic che piazzano i colpi migliori sotto una Verona messa spalle al muro. È il massimo vantaggio. L’orgoglio veronese però viene fuori nel quarto parziale, dove il centro di Pajenk (8 punti), decisivo e Stern (23 punti) in diagonale, portano Verona a conquistarsi un meritatissimo tie break, giocato sul filo del rasoio ma chiuso da un imperturbabile Maar (16 punti ed MVP)

Il top: Maar. Risorge e dimostra il suo valore dopo un girone di ritorno non al top. Conquista la forma che serve a Verona per incidere la pietra di questo playoff. Oggi immenso.

Il flop: Trento che sciupa l’occasione di conquistare la semifinale. Forse turbata dall’infortunio di Vettori, pecca di nervosismo e consegna a Verona il primo e il quarto set nonostante sia sempre stata in vantaggio. Affrontare così una eventuale semifinale potrebbe essere fatale già nelle prime gare. Necessario reset per gara tre.

 

REVIVRE MILANO-AZIMUT MODENA 1-3 (27-25, 21-25, 19-25, 19-25)
Bastano quattro set alla Azimut Modena per conquistare l’accesso alle semifinali scudetto contro una Revivre scarica e demotivata e forse impaurita dalla superiorità agonistica di Modena. Nonostante questo Milano parte determinata a trovare il suo spazio con Cebulj (18 punti) e Klinkenberg in prima battuta e poi sul finale dopo un recupero orchestrato da Ngapeth in primis (22 punti), con Averill (7 punti) che mura la banda francese e fa esplodere il palazzetto di Busto. Modena riprende subito il passo, e dopo un avvio in cui la Revivre sembra ancora prevalere, prende il largo con un ottimo Holt (12 punti) e con Urnaut (10 punti), conquistando il pareggio. Nella ripresa del terzo parziale, Modena ancora avanti con il centrale americano sempre al servizio ed Ngapeth che mette a terra i palloni che valgono il massimo vantaggio. Nel quarto, parte meglio la Revivre che gioca le carte Perez e Galassi al posto di Sbertoli e Averill e mette in difficoltà Modena fino al primo time out discrezionale. Poi Ngapeth mette ancora l’acceleratore ed assieme a Sabbi (12 punti) che buca il muro meneghino, prendono il potere della partita e conquistano una meritatissima semifinale.

Il top: Ngapeth II la vendetta. Anche stasera i suoi 22 punti fanno molto male. Finora è il migliore di queste prime due gare dei playoff. Despota dei punti in campo e coraggioso collaudatore di magie, questa sera miete la prima vittima. E chissà che con Civitanova non possa togliersi altri sassolini.

Il flop: Milano non abituata a giocare queste finali. La debolezza viene fuori non appena Modena tira fuori le unghie. Piano, da esperto, a fine gara parla proprio di questo ed in partita pedine come Sbertoli e Abdel Aziz accusano il colpo, sopraffatti dalla paura di vincere dei confronti alla loro portata. Peccato.

 

PROSSIMO TURNO 3°GIORNATA QUARTI SUPERLEGA UNIPOLSAI
Domenica 25 marzo 2018 Ore 18:00

Sir Safety Conad Perugia-Bunge Ravenna Diretta RAI Sport
Diatec Trentino-Calzedonia Verona 24/03/2018 ore 18:00

 

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