Cisterna sferra il colpo: Roberta Borelli alla C88 Volley

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Di Redazione

Ora è ufficiale: Roberta Borelli è una giocatrice della C88 e la vedremo all’opera al Campus dei Licei M. Ramadù di Cisterna.

L’opposto che ha militato alla Giò Volley fino alla scorsa Stagione, ha scelto la Polisportiva di Droghei, che non ci ha pensato due volte a reclutarla per il roster che affronterà la Stagione 2019-2020 di Serie B2.

Prima novità assoluta e primo colpo ad effetto, per una giocatrice che metterà al servizio della squadra le sue qualità e la sua esperienza. Reduce dal campionato di B1, che ha vinto a mani basse, conquistando la promozione in A2, si presenta con un eccellente biglietto da visita.

Classe ’87, ha nel suo curriculum Pallavolo Circeo (C 2005-2008), Pallavolo Frosinone (B2 2008-2009), Pallavolo Narni (B1 2009-2010 e in B2 2011-2012), Nautilus Ostia (B2 2010-2011), per poi approdare alla Giò Volley, con cui gioca ininterrottamente dal 2012, scalando tutte le categorie dalla Serie C alla promozione in A2.

Un cv che fa di lei un ottimo rinforzo per puntare da subito forte in questa Stagione. Mancava un’esperienza a Cisterna, per lei, e la curiosità di vederla giocare nella squadra che si sta formando a servizio di coach Saccucci, continua a crescere.

Abbiamo scambiato due parole con Roberta.

Ciao Roberta e benvenuta. Si volta pagina: tanti anni alla Giò Volley, ora la scelta di giocare a Cisterna. Quali sono stati i fattori determinanti per questa scelta?

Nessun fattore determinante, vivo ad Aprilia da tre anni, ormai, ho un lavoro qui, gli amici, con la Giò Volley non si è arrivati semplicemente ad un accordo. Mi sono trovata bene con il progetto di Cisterna e quindi ho scelto. Mi sento una giocatrice del Lazio, è un senso di appartenenza

Hai richiesto di indossare la maglia con il tuo consueto numero 11, ha un significato particolare?

Sono molto legata al numero 11, che mi ha accompagna da quando ho iniziato a giocare. Pochissime volte non ho giocato con l’11, con cui ho vinto campionati. Fu una casualità quando ho iniziato e l’ho tenuto.

Dopo la rinuncia alla Serie A2, proprio la Giò Volley sarà tra le avversarie nel girone della C88. Sarà una partita come le altre?

Come giocatrice chi è dall’altra parte della rete, non mi interessa durante la partita. Mi piace giocare e vincere, quindi sarà una partita come un’altra, ci sarà sicuramente un po’ di emozione iniziale, entrando in quel palazzetto, ma terminerà col il fischio di inizio.

Fonti attendibili ci dicono che ascolti buona musica. Verifichiamo:

Ascolto prevalentemente Rock, ma mi piace un po’ ogni genere, sono però molto selettiva, quindi evito la musica prevalentemente commerciale e poco impegnata. Mio fratello suona la chitarra fin da giovane, ed in casa si sono sempre ascoltati Queen, Guns N’ Roses, Iron Maiden, Black Sabbath, Blind Guardian, Deep Purple… Ci siamo capiti

(Fonte: comunicato stampa)

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Raisa Enescu, il talento non aspetta: miglior schiacciatrice (a 13 anni!) delle finali U18

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Originaria della Romania, dove ha iniziato il suo percorso sportivo, Raisa si è trasferita in Italia due anni fa (QUI la nostra intervista fatta nel 2024). Da allora, la sua crescita è stata impressionante. In breve tempo ha saputo unire tecnica, forza e un'ottima capacità di leggere il gioco, imponendosi anche contro avversarie con qualche anno di esperienza in più.

Alle Finali U18 ha brillato per continuità ed efficacia, confermandosi un punto di riferimento per la sua squadra. In campo ha mostrato sicurezza, lucidità e una grinta fuori dal comune per la sua età. Né la pressione del palcoscenico né la differenza d'età con le altre giocatrici l'hanno frenata: ha risposto con prestazioni solide e giocate da predestinata.

Il suo talento, naturalmente, non è passato inosservato. Già ad aprile, Raisa ha rinnovato l'accordo con l'Imoco Volley per la prossima stagione, una scelta che conferma la fiducia in un potenziale che continua a crescere.

Determinata, ambiziosa e con una passione autentica, Raisa ha ben chiaro che il talento da solo non basta. A 13 anni ha già imparato il valore del lavoro quotidiano, della dedizione e dell'amore per lo sport.

Il premio come Miglior Schiacciatrice non è un traguardo, ma l'inizio di un percorso promettente. La strada è ancora lunga, ma Raisa Enescu ha tutto per percorrerla da protagonista.

Di Alessandro Garotta
(© Riproduzione riservata)