Cinquantaquattro anni e non sentirli: D’Angelo a referto con Catania per necessità

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Di Redazione

Non è mai troppo tardi quando il campo chiama. Qualche settimana fa abbiamo raccontato di Andrea Masini, protagonista di un gesto di grande personalità a Massa: era l’allenatore della prima squadra ma si era dimesso perché la squadra reagisse sotto la guida di un altro tecnico. Poi, quando i due alzatori della squadra si sono infortunati, è entrato in campo per guidare il team battendo il record di longevità su un campo di serie A e, per quanto ne sappiamo, si trattava anche del record assoluto tra i campionati di punta.

Ora il record viene battuto da Piero D’Angelo che ha risposto “presente” alla chiamata della Messaggerie Bacco Catania che sta lottando per non retrocedere e che si è trovata a dover fare a meno dell’argentino Juan Finoli, infortunato.

D’Angelo, direttore sportivo della società etnea è un palleggiatore con molti anni di esperienza in A2 e una fugace esperienza in A1 sempre a Catania nel 1996/97. Maglietta e pantaloncini corti dissimulano piuttosto bene i suoi 54 anni: ora il record del giocatore più longevo a referto è suo. Prima stagione nel 1981 e poi un lungo girovagare tra Giarre, Catania, Lamezia con la soddisfazione di aver giocato alle spalle di alzatori d’eccezione come Nikola Grbic o Laurent Chambertin.  D’Amico si allena duro per ogni evenienza e fa finta di non sentire il mal di schiena ma a chi gli chiede se si vedrà prima o poi in campo risponde in modo molto simpatico… “Auguro tanta salute a Calogero Tulone…” il ventunenne che al momento è regista titolare del team.

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