Chiara Scacchetti e la sua esperienza a Chieri

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Di Redazione

«Provengo da una terra, l’Emilia Romagna, dove cresci, vivi e ti nutri di pallavolo. Penso di poter dire di essere cresciuta a tigelle e volley!».
Inizia così il suo racconto Chiara Scacchetti, palleggiatrice classe 1995, al suo primo anno tra le fila della Reale Mutua Fenera Chieri ’76«Sono molto contenta di essere qui, in una città che mi piace molto, soprattutto il centro. Mi sono poi ben ambientata con tutte le ragazze, con lo staff e con la società che ti coccola e ti fa sentire come a casa».

Chiara sin da piccola capisce che la pallavolo sarebbe stata la sua vita: «A Modena vivi di pallavolo, e non puoi praticare altri sport (ride n.d.r.). Con il PalaPanini a due passi sono cresciuta con il mito del Tempio del Volley e ti dirò la verità: mi dispiace che quest’anno a Modena non ci sia più una squadra femminile, ma solo quella maschile, non solo per il movimento stesso, ma soprattutto per la città e per i tifosi che se la meritano.

Detto questo, io ho iniziato a giocare a 6 anni a Rubiera con il minivolley, mentre a 13 anni con l’Anderlini Modena, ho vinto il mio primo scudetto Under 14. Sin da quando ero bambina ho capito che avrei fatto di questo sport la mia vita. Anche mia sorella giocava e ricordo che quando finivo le mie partite correvo a vederla giocare, la seguivo sempre!»

Grinta e determinazione caratterizzano Chiara che dopo una parentesi in B1 con la Vistalli Bergamo (2013-2014), nella stagione successiva, e per i 3 anni a seguire, calca per la prima volta la serie A1 con la Savino Del Bene Scandicci: «La mia prima esperienza nella massima serie, anni importanti che mi hanno insegnato tanto». 

Dopo Scandicci, lo scorso anno Chiara ha difeso i colori di Ravenna in serie A2, prima di approdare in questa stagione alla corte di Luca Secchi: «Come detto prima, sono molto contenta di essere qui. Tornare ad assaporare la serie A1 è stato molto emozionante. Sono contenta di lavorare con questo staff e anche se non abbiamo molta esperienza nella massima serie, siamo una squadra ben strutturata con carisma, entusiasmo, voglia di lavorare ed imparare».

E tu, Chiara, cosa ti auguri per questa stagione? «Personalmente di divertirmi, che è quello che voglio dal campo e dall’esperienza in A1, di crescere con questo staff e di provare quelle belle emozioni che solo il taraflex rosa ti sa dare».

(Fonte: comunicato stampa)

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