Chiara Scacchetti è la nuova palleggiatrice del Sorelle Ramonda Ipag Montecchio. Ecco le sue prime parole

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Di Redazione

Chiara Scacchetti è la nuova palleggiatrice del Sorelle Ramonda Ipag Montecchio. Classe 1995, 175 cm, l’anno scorso tra le fila dell’Acqua e Sapone Roma, giunge in Veneto piena di entusiasmo e voglia di crescere ancora.

Raccontaci un po’ di te, il tuo carattere, punti di forza e difetti, libro e film preferito, interessi al di fuori della pallavolo…

Ciao a tutti, io sono Chiara, ho 23 anni e vengo da Rubiera ,un paesino in provincia di Reggio Emilia. Ho iniziato a giocare a pallavolo fin da piccola, quando avevo sei anni, con il mini volley nel mio paese. Ho sempre fatto anche altri sport, come ad esempio nuoto, ma subito avevo capito che gli sport di squadra mi divertivano molto di più. Non a caso, sono una persona molto solare, mi piace fare nuove amicizie e conoscere nuove persone. Sono una ragazza positiva ma, soprattutto, determinata. Mi piace fissare nuovi obiettivi e raggiungerli. Forse per questo alcune volte sono anche un po’ testarda e cocciuta. Oltre alla pallavolo amo molto gli animali: prima di iniziare a giocare a livello professionistico ho fatto equitazione per diverse estati. Amo andare a cavallo perché penso che ti regali un senso di libertà assoluta. Amo soprattutto stare con la mia famiglia e con i miei amici. Mi piace molto cucinare e sperimentare nuove ricette. Il mio film preferito è “Il sapore del successo” di John Wells ma, in particolare, mi piacciono le serie TV come Chicago PD. Un libro che mi piace moltissimo è “10 piccoli indiani” di Agatha Christie”.

Il tuo ruolo è molto importante all’interno della squadra, sei la regista e ogni palla passa da te…è una grande responsabilità e richiede molta concentrazione, tecnica, cuore, coraggio e intelligenza. Parlaci un po’ di questo ruolo così affascinante…hai sempre giocato palleggiatrice?

“Sì diciamo che il mio ruolo è un ruolo molto delicato, devi conoscere molto bene i tuoi attaccanti sia a livello tecnico, per potergli alzare la palla che preferiscono loro, sia a livello caratteriale. Ci deve essere molta alchimia tra il palleggiatore e l’attaccante. Allo stesso tempo è divertente perché puoi sbizzarrirti sugli schemi da giocare e, soprattutto, quando riesci a mettere il tuo attaccante a muro a zero o a uno è una soddisfazione bellissima. Io prima giocavo come attaccante e ho cambiato ruolo a 15 anni. All’inizio non mi piaceva affatto dover palleggiare però poi ho iniziato ad apprezzare tutte le sfumature di questo ruolo e ho capito che era la mia strada . Bisogna avere coraggio per provare una giocata difficile, concentrazione e tecnica per fare il giusto gesto tecnico nel miglior momento della partita, e, soprattutto, cuore che ci si deve mettere in ogni fondamentale della pallavolo”.

Quali sono i tuoi rituali pre-partita? Come hai passato quest’estate?

“I miei rituali ore partita non sono tanti. Mi piace concentrarmi e ascoltare un po’ di musica che mi aiuta a prendere la giusta energia da sprigionare in campo”.

Come hai passato quest’estate?

“Quest’estate l’ho passata con la mia famiglia e i miei amici dal momento che, quando sono lontano, non ho molto tempo da dedicare a tutti loro. Sono stata al mare, in riviera, dove vado sempre fin da quando sono piccola. Ho concluso la mia estate al lago di Molveno con molte passeggiate in mezzo alla natura e alle montagne”.

Questo è il tuo primo anno a Montecchio…cosa ti aspetti da questo nuovo campionato?

“Si è il mio primo anno a Montecchio e sono davvero felice di far parte di questa squadra. Mi aspetto una crescita complessiva mia personale sia dal punto di vista tecnico e soprattutto tattico. Siamo una squadra giovane e penso che faremo una crescita importante, allenamento dopo allenamento, per poterci togliere tante soddisfazioni tutte insieme partita dopo partita”.

(Fonte: comunicato stampa)

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