Champions League: niente Final Four ma finale secca in campo neutro. La formula

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Di Redazione

È iniziata ieri sera la Champions League maschile per la Sir Sicoma Colussi Perugia che davanti ai propri tifosi ha regolato i russi della Dinamo Mosca nella gara d’esordio. Oggi invece andrà in scena il derby italiano con la Cucine Lube Civitanova che all’Eurosuole Forum ospiterà gli emiliani dell’Azimut Leo Shoes Modena, in un match importante in chiave qualificazione.

Si, perché quest’anno la coppa europea più importante a livello di Club, ha cambiato nuovamente formula. Sempre venti le protagoniste, divise in cinque gironi da quattro team, ma sono cambiati i criteri per approdare in finale.

Novità più importante, non ci sarà più la Final Four: l’atto di chiusura della Champions sarà infatti chiamato “Grand Finale” e si disputerà in CAMPO NEUTRO, con una Finale secca in un grande evento di due giorni che ospiterà sia la gara decisiva maschile sia quella femminile. E che punta a trovare organizzatori “neutrali”, che si assicurino la kermesse a prescindere dalle squadre partecipanti.

Per decidere le due finaliste, dopo la fase a gironi, si disputeranno i Quarti di Finale e Semifinali, con la formula a eliminazione diretta con gara di andata e gara di ritorno.

Si qualificheranno ai Quarti di Finale soltanto 8 squadre, ovvero le 5 prime classificate dei cinque gironi e le migliori 3 seconde e non più dodici come accedeva prima.

Con questa nuova formula ogni partita diventa dunque importante e significativa per il passaggio del turno, con le sole prime classificate che avranno la matematica certezza di passare. Per le altre, invece, ci sarà da “sperare” di essere tra le migliori tre seconde dei cinque gironi per continuare il percorso in Champions League.

Sul fronte “Italia”, l’ultima volta che una formazione tricolore ha alzato la Coppa è stato nell’edizione 2010/2011, quando Trento, sconfisse 3-1 lo Zenit Kazan il 27 marzo 2011.

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