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Catia Pedrini: "Zaytsev non ha mai chiesto di andare via"

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Di Redazione

Dopo le dichiarazioni dei giorni scorsi in cui aveva parlato della crisi conseguente alla conclusione anticipata della stagione e delle possibili difficoltà per trattenere alcuni dei big, citando come esempio Ivan Zaytsev, la presidente di Modena Volley Catia Pedrini chiarisce la sua posizione in un’intervista a Radio Sportiva: “Ivan è il nostro capitano, non ha mai chiesto di essere ceduto, ha sempre dimostrato un grande attaccamento a Modena e vorrebbe assolutamente restare qui. Nessuno deve scrivere una parola contro di lui, Ivan farà di tutto per stare con noi, come noi faremo di tutto per tenerlo“.

Zaytsev e Anderson? Matt è in America dai primi di marzo – ha detto Pedrini –, è stato uno dei primi a chiedere di tornare dalla propria famiglia e dal figlio che è nato da poche settimane. Su Ivan, invece, il discorso è completamente diverso. Vorrebbe restare a Modena a tutti i costi, se la riduzione del compenso che potremmo proporgli sarà accettabile io credo che lui ci verrà incontro. Chi non sa come stanno le cose dovrebbe evitare di pubblicare giudizi negativi nei confronti del nostro capitano perché non se li merita assolutamente. Ivan ha mostrato un attaccamento forte alla città e alla società. Nella peggiore delle ipotesi, potrebbe andare in prestito per un anno e poi tornare a Modena”.

Riceviamo manifestazioni di affetto, fiducia e sostegno incredibili dai nostri meravigliosi tifosi anche in questi giorni difficilissimi. I nostri sponsor ci sono vicini e tutti quelli che potranno continueranno ad aiutarci. È chiaro che in questo momento non chiediamo il contributo che potranno dare il prossimo anno perché bisogna avere anche il buon senso di attendere che tutte queste persone possano mettere in sicurezza le proprie aziende. Non abbiamo ad oggi numeri da inserire nella colonna dei ricavi, ma presumo di averli entro la fine dell’estate“.

Nel corso dell’intervista, la numero uno del club gialloblu ha parlato nuovamente dello stop ai campionati: “Ho sposato completamente ciò che è stato deciso in Consiglio Federale e penso ogni tipo di polemica sia insensata e fuori logo dal punto di vista istituzionale. In un’emergenza bisognerebbe dimostrare anche ordine e disciplina, seguendo le gerarchie di comando a tutti i livelli. Noi tutti dipendiamo dall’Istituto Superiore di Sanità, che a sua volta dipende dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Per quanto riguarda la pallavolo, la Federazione è “sotto” al CONI che rappresenta l’organo supremo. La polemica contro la decisione della Federazione è quindi per me insensata”.

Pedrini ha fatto riferimento anche all’intervista in cui Giovanni Malagò l’ha citata come esempio di gestione oculata: “Sono rimasta lusingata già dal fatto che lui sapesse chi sono… scherzi a parte, questa è un’ulteriore dimostrazione che tutto ciò che è stato deciso è sensato e condiviso. Ora è addirittura uscita la notizia che i presidenti dimissionari delle due leghe hanno scritto, probabilmente all’insaputa degli altri organi superiori della pallavolo, al ministro Spadafora chiudendo un incontro non so bene per quale scopo. È impossibile che la Federazione torni indietro sulla decisione presa“.

La pallavolo – ha continuato Pedrini – non è uno sport di contatto così come il basket, ma i ragazzi si incontrano e si allenano insieme. Si tirano una palla, che è già veicolo di contagio enorme. Non capisco perché coloro che non sono d’accordo con Mosna e Fabris vengono etichettati come egoisti e dediti solo ‘al proprio orticello’, è sgradevole, perché guardare al futuro significa farlo a favore di tutto il movimento”.

(fonte: Comunicato stampa)

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