Caserta VolAlto davvero: la vittoria su un’indomita Orvieto vale la A1

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Di Redazione

La Golden Tulip VolAlto Caserta batte la Zambelli Orvieto 3-1 (25-20, 23-25, 25-22, 25-22) ed è promossa in Serie A1.

Le due squadre migliori di questi play off si affrontano in una serie di finale combattuta e incerta: vince Caserta che ha il merito di commettere meno errori nelle fasi decisive della partita e di attaccare con grande intensità per tutta la partita costringendo la Zambelli Orvieto, splendida squadra, a inseguire quasi sempre.

Il PalaVignola è gremito: milleduecento persone nel piccolo impianto, il terzo per ordine di grandezza a Caserta, con tante persone arrivate non solo dall’Umbria ma un po’ da tutta la Campania. Golden Tulip certamente più convinta nel modo in cui entra in partita, con grande cattiveria: Zambelli frastornata dall’avvio delle padrone di casa che si prendono quattro punti di vantaggio (13-9) poi li perdono quasi tutti e se li vanno a riconquistare con gli interessi grazie a una Matuzkova che offre tutto il suo repertorio sulle palle pesanti, ma addirittura anche qualche pallonetto. Si chiude 25-20 con il PalaVignola che ondeggia sul ritmo dei tifosi di casa che saltano.

La Zambelli sale notevolmente di livello nel corso del secondo set soprattutto sull’onda di De Cortes che incide pesantemente sul match con numerosi attacchi efficaci: meno puntuale la ricezione di Caserta che perde qualcosa anche a muro. In una lunga ed estenuante fase punto a punto è proprio a muro che Orvieto mette a terra due palloni decisivi (Montani e Ciarrocchi) prendendosi un minibreak che vale il set (23-25).

Indipendentemente dal percorso della stagione, sia in regular season che nella fase a play off le squadre dimostrano ampiamente di essere degne della massima serie.

Il terzo set è davvero strepitoso: squadre incollate, break strettissimi e percentuali che denotano fasi di supremazia davvero minima. La VolAlto prova due volte a scappare e per due volte le tigri rispondono in modo rabbioso: il finale è una lotteria. Caserta avanti di due punti, raggiunta, poi si presenta al 23-22 per quelli che sono gli scambi più belli del match. Sarà un segnale ma se li prende Caserta, prima con un muro strepitoso di Laura Frigo su Mila Montani e poi, dopo uno scambio interminabile caratterizzato da tre salvataggi sofferti di Orvieto, con il solito violentissimo attacco in diagonale di Matuzkova (25-22).

Il quarto set, se possibile, è ancora più equilibrato dei precedenti: i break sono piccoli e brevissimi, le squadre si equivalgono e giocano molto sul cambio palla. Fino al 18-18 nulla sembra poter rompere questa stasi ma Caserta – con il primo vero break del set – si stacca. Arrivano tre punti pesantissimi che portano Caserta sul 21-18. Le tigri non mollano, recuperano un punto, poi due, si portano sul 22-20 e provano a giocarsi il finale punto a punto. Ancora una volta sono i dettagli a fare la differenza: una ricezione lunga di Orvieto regala a Caserta quattro match point che valgono il campionato, messo a terra da Terri Matuzkova che si prende la responsabilità di tutti gli attacchi decisivi.  E poi è sempre Terri a piegare le mani della difesa avversaria con un attacco di potenza devastante. Caserta è in A1 al termine di un anno caratterizzato da alti e bassi ma che è finito in un grande crescendo; la Zambelli Orvieto esce a testa altissima e con grande dignità. Le immagini che ci piacciono di questo sport: nel saluto a rete il tecnico di Orvieto Solforati varca la linea del campo e stende la mano prima di tutti gli altri alle giocatrici avversarie. Due squadre che non avrebbero sfigurato nel campionato di A1 della prossima stagione. Stavolta tocca a Caserta ma Orvieto ha tutte le basi per cominciare a pensare al salto di categoria già da domani.

GOLDEN TULIP VOLALTO 2.0 CASERTA – ZAMBELLI ORVIETO 3-1 (25-20 23-25 25-22 25-22)

GOLDEN TULIP VOLALTO 2.0 CASERTA: Cella 6, Repice 7, Dalia 1, Melli 14, Frigo 16, Matuszkova 22, Maggipinto (L), Ghilardi. Non entrate: Trevisiol, Giugovaz, Fucka. All. Nesic.

ZAMBELLI ORVIETO: Ciarrocchi 11, Decortes 13, Bussoli 10, Montani 14, Prandi 2, D’Odorico 12, Cecchetto (L). Non entrate: Venturini, Mucciola, Kantor, Quiligotti (L), Angelini. All. Solforati.

ARBITRI: Mattei, Guarneri.

NOTE – Durata set: 24′, 26′, 29′, 29′; Tot: 108′.

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Bergamo conferma lo staff di coach Parisi per ricominciare da dove è arrivata

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Bergamo blinda anche il suo staff tecnico. Dopo quella di Carlo Parisi, arriva la conferma anche dei suoi più stretti collaboratori: il vice, Marcello Cervellin, il preparatore atletico Luca Rossini e lo scoutman Alessandro Bianciardi. E, con loro, anche per lo staff medico si proseguirà il percorso nel segno della continuità con i medici Alberto Baldi e Maurizio Gelfi, la nutrizionista Marta Gamba e i fisioterapisti Matteo Gandolfi e Matteo Bonfanti. E come Team Manager ci sarà ancora Ludovico Carminati.

Così, mentre Rossini condivide l’avventura in Nazionale con Parisi e lo Staff di Velasco, Cervellin lavora in palestra per tenere in allenamento Linda Manfredini, rimasta a Bergamo per terminare l’anno scolastico.

Ed è proprio il secondo allenatore rossoblù a tirare le somme di un’annata speciale, provando a spiegarne i segreti: “Si è creato subito un buon rapporto tra i componenti dello staff, la squadra e la società. Poi abbiamo avuto l’abilità di sfruttare un inizio di campionato senza big in molte delle squadre avversarie che ci ha permesso di andare in fiducia per il resto della stagione. Forse avremmo potuto fare un po’ meglio nella parte finale dell'anno, anche se bisogna riconoscere che ci sono stati degli scontri con squadre di caratura superiore. A Bergamo ho trovato un ambiente dinamico in un campionato in cui è andato tutto bene, un contesto che ha dimostrato cultura sportiva anche nei piccoli momenti di difficoltà. Perché quando le cose vanno bene è tutto più semplice, ma nei momenti in cui i risultati non venivano, la società ci ha messo in condizione di tranquillità e organizzazione per fare il meglio possibile”.

C’è qualcosa che avrebbe voluto fare in modo diverso?

“Avrei voluto fare qualche risultato in più alla fine della stagione che ci avrebbe permesso di fare una partita di più in casa nella fase dei Play Off e di avere qualche possibilità in più per allungare il nostro percorso. Ma non si può chiedere tanto di più a questa stagione”.

E ora?

“Ora dobbiamo lavorare per ricreare situazioni simili di fiducia della squadra e di fiducia reciproca da parte di tutti noi e poi limare ogni piccolo particolare in cui tutti possiamo migliorare. E’ utopico pensare che si possano ricreare le stesse situazioni dello scorso anno, in cui siamo stati bravi ma abbiamo avuto anche un po’ di fortuna. Quella fortuna che forse non avremo, potremo aggiustarla migliorando ogni dettaglio con l’obiettivo di confermare ciò che abbiamo fatto, che sarebbe un grandissimo risultato. Se poi venisse anche qualcosa in più…”.