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Casalmaggiore, Parisi: “In campo abbiamo un altro avversario, la pressione”

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Di Redazione

La Vbc èpiù Casalmaggiore non si è espressa nella sua miglior pallavolo in questa stagione, sicuramente complice anche tutta una serie di infortuni e addii che hanno indebolito il roster: a partire dalla gravidanza di Lloyd, l’infortunio di Partenio e l’arrivederci di Vasileva. Coach Parisi analizza l’andamento delle sue ragazze, nell’intervista riportata da La Provincia.

Coach Parisi, in diverse partite non sono arrivati punti, ma c’è di che rammaricarsi.

«A Firenze giocammo una delle peggiori partite della stagione ma ancora non sapevamo che il peggio sarebbe venuto da lì in avanti in termini di problemi. La cosa più difficile è stata senza dubbio tornare in palestra dopo le sconfitte cercando di resettare e tenere solo quanto di positivo messo in campo in questi mesi. Poi, altro particolare non trascurabile, l’attenzione ad ogni minimo affaticamento, perché siamo corti e non possiamo permetterci alcun infortunio. La squadra, devo dire, ha davvero reagito alla grande, ha trovato risorse che magari non pensava di avere ed è sempre stata competitiva. Dispiace non aver raccolto punti, specie con Novara perché penso che sul 24­-22 del quarto set ci fossimo creati l’occasione per meritare qualcosa in più. Con Scandicci invece ho il rammarico di non aver sfruttato a dovere un loro periodo di difficoltà perché, giocando con maggior attenzione avremmo potuto far punti. Anche sabato a Monza abbiamo giocato tre set di buon livello. Ora cambia tutto, ora siamo chiamati a muovere la classifica e i match proibitivi sono finiti».

Quali sono le preoccupazioni maggiori rispetto al periodo che sta per iniziare?

«Più che preoccupazioni le chiamerei considerazioni. Avremo un avversario in più e sarà la pressione, un aspetto che questa squadra non ha mai sperimentato perché, eccezion fatta per il match con Bergamo, che arrivava però in un periodo particolare, ha sempre giocato partite nelle quali era consapevole di non avere i favori del pronostico. È un aspetto che dobbiamo allenare e che senza dubbio andrà tenuto in considerazione. Dovremo cercare di mantenere quella spregiudicatezza che ci ha permesso di fare ottime cose anche con le grandi sapendo che, per la struttura della squadra attuale, qualcosa concederemo. Dovremo essere bravi a metterlo in conto, a vivere quei momenti come passaggi fisiologici che non spostano obiettivi e consapevolezze».

Ad inizio campionato diceva che sarebbe stato un torneo potenzialmente falsato dagli eventi e così, effettivamente, è stato. Ha ancora senso, alla luce di quanto è accaduto e sta accadendo, parlare di retrocessioni?

«So che è un tema sul quale si sta discutendo in Lega e credo sia normale che ci siano pareri contrastanti a riguardo. Sento anche parlare di formule per la Coppa Italia, di playoff a otto piuttosto che a dodici e mi sembrano discorsi un po’ fuori dalla realtà. Questo campionato va giocato, per i motivi che sappiamo, ma credo che la priorità sia portarlo a temine, nel modo più regolare possibile, nel minor tempo possibile, per non rischiare di impantanarsi un’altra volta».

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