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“Cartellino verde” anche nel femminile: le giocatrici lo scoprono… in campo

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Di Redazione

C’è un’altra novità nel campionato di Serie A1 femminile che ha appena preso il via, e questa volta a rimanere spiazzate sono le stesse giocatrici. Nel corso del turno infrasettimanale si è visto anche un po’ di sconcerto su alcuni campi (ad esempio durante Busto Arsizio-Conegliano e Casalmaggiore-Monza) quando gli arbitri hanno dovuto spiegare alle capitane una nuova regola, introdotta apparentemente all’insaputa delle protagoniste: da quest’anno, come ha confermato a Volley NEWS il referente dei direttori di gara di Serie A Daniele Rapisarda, anche la Lega Pallavolo Serie A Femminile ha richiesto l’applicazione della disciplina del “cartellino verde”, in vigore in Superlega maschile già dal 2018.

In sostanza, dunque, anche sui campi femminili sarà incentivato il fair play delle atlete, chiamate ad “autodenunciarsi” in caso di tocco a muro non visto dall’arbitro: quando non lo faranno, e verranno poi “smascherate” dal Video Check, le rispettive squadre verranno punite prima con un richiamo e poi con un ritardo di gioco. Una regola che nel campionato maschile è stata talvolta contestata e non viene più pubblicizzata come agli esordi, ma che sembra aver dato i suoi frutti in termini di maggiore correttezza in campo.

Funzionerà anche nel femminile? Difficile dirlo, ma per poter avere effetti sarebbe bene che l’entrata in vigore della nuova regola venisse perlomeno comunicata, alle giocatrici e secondariamente anche al pubblico. Per il momento vige il totale silenzio, cosa del resto non sorprendente, se si pensa che finora la Lega ha “dimenticato” di annunciare anche la rivoluzione, ben più evidente, del nuovo pallone da gioco

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