Carmen Turlea e la nuova vita da coach: "Ho trovato la strada più adatta per me"

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Di A.G.

Nata a Cisnadie in Romania nel 1975, è arrivata in Italia nella stagione 1997-98 e da allora il Bel Paese non l’ha lasciato più, girandolo ai quattro angoli dell’orizzonte. Venti campionati ricchi di soddisfazione, in cui Carmen Turlea, considerata tra le pallavoliste più forti di sempre, ha conquistato due scudetti (con Bergamo e Piacenza), una Coppa Italia di A2 a Sassuolo ed una Coppa Cev a Busto Arsizio.

Nel maggio 2017, terminata la sua esperienza alla Pomì Casalmaggiore, l’opposto rumeno ha deciso di appendere le ginocchiere al chiodo e salutare un mondo, quello del volley, che l’ha vista protagonista assoluta per molti anni, lasciando un vuoto incolmabile nel cuore degli appassionati. Ma il suo addio non è stato definitivo: proprio ieri la èPiù Pomì Casalmaggiore ha annunciato la sua nomina a nuovo team manager della prima squadra.

Giocatrice di grande carattere e personalità, ma anche donna di estrema dolcezza e umanità, Carmen Turlea si è raccontata ai microfoni di Volley NEWS tra passato, presente e futuro.

Nel 2017 ha detto addio alla pallavolo giocata. Quando ha capito che era il momento giusto per prendere questa decisione?

È stata una decisione maturata nel tempo. Da diversi anni pensavo a quale fosse il momento giusto per concludere la mia carriera, e al termine dell’esperienza al Bisonte Firenze espressi il desiderio di continuare ancora per una stagione qualora avessi trovato un progetto interessante. Mi arrivò una proposta dalla Pomì Casalmaggiore e la accettai al volo, anche se fin dall’inizio sapevo che quella sarebbe stata la mia ultima annata da giocatrice”.

Nella sua carriera ha ottenuto diversi successi. Qual è stata la vittoria più significativa?

La partita che mi è rimasta maggiormente impressa nella mente e a cui sono più affezionata non è una finale in cui ci fosse in palio uno Scudetto o un altro trofeo, ma una sfida di campionato contro Busto Arsizio quando militavo nelle file di Piacenza. All’epoca la Yamamay era una corazzata, molto forte e imbattuta fino a quel momento; tuttavia, la mia squadra riuscì a ribaltare il pronostico, vincendo al tie break una partita al cardiopalma che non dimenticherò mai”.

Qual è l’insegnamento di vita più importante che le ha dato lo sport?

Diventare una campionessa non è facile e certamente non basta solo il talento. Lo sport mi ha insegnato quanto siano importanti la determinazione, il lavoro costante e la pazienza nell’inseguire i propri sogni ed obiettivi: solo così si può arrivare in alto”.

A cosa si dedica da quando ha appeso le ginocchiere al chiodo?

Dopo aver smesso di giocare, ho preso un anno sabbatico per viaggiare, andare a trovare più spesso la mia famiglia e dedicarmi a ciò che non avevo avuto la possibilità di fare quando ero in attività. A quel punto, ho intrapreso un percorso interiore per capire quale fosse la strada più adatta per il mio futuro e da poco ho avviato un’attività: mi occupo di coaching online per tutti gli aspetti che riguardano lo sport e l’alimentazione. Si tratta di un programma di benessere in cui cerco di portare la mia esperienza e competenza al servizio di chi vuole mantenere il proprio corpo in forma, in salute e in equilibrio. Per questo ho anche iniziato gli studi in Alimentazione presso la Scuola Tao di Bologna”.

L’anno scorso è stata in Etiopia come volontaria per un progetto educativo umanitario chiamato “Oltre la rete“. Che esperienza è stata?

È stata un’esperienza speciale, particolare e a dir poco bella, che mi ha lasciato una grande ricchezza nell’animo. Stando qui, è difficile immaginare la realtà che vivono quotidianamente quei bambini, a cui manca veramente tutto, anche le cose che noi consideriamo scontate come l’acqua, il cibo e i vestiti. Non dimenticherò mai l’affetto con cui ci hanno accolti, la loro felicità nel giocare insieme a noi e i loro sorrisi sempre stampati sulle labbra”.

Quali sono i suoi progetti per quest’estate?

Il mio legame con il mondo della pallavolo è rimasto forte e nelle prossime settimane rivestirò l’inedito ruolo di allenatrice: guiderò la VBC Apis Casalmaggiore nel Summer Tour di Sand Volley 4×4 organizzato dalla Lega Pallavolo Serie A Femminile. Quando mi si è presentata questa opportunità non ho esitato ad accettare. Per me è una nuova sfida e una possibilità per crescere in un contesto di estate e divertimento”.

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