Camillo Placì, dalla Russia alla Puglia: "Occorrerà ripensare il calendario delle varie manifestazioni. Ci sarà un ridimensionamento economico"

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Di Redazione

È riuscito a tornare in Italia appena in tempo, prima che le frontiere venissero chiuse. Camillo Placì, allenatore del Fakel in Russia, ha raccontato la situazione in Russia ai microfoni della “Gazzetta del Mezzogiorno”, appena scoppiata la pandemia.

«In Russia, la situazione che si registrava in Italia a causa della pandemia è stata sempre sotto i riflettori – dice il coach del Fakel Novy UrengoyCon internet, oramai è facile puntare la lente d’ingrandimento su qualsiasi nazione, ma a questo bisogna aggiungere il fatto che proprio nel volley, in Champions League, era in cartellone una doppia sfida che coinvolgeva i due paesi. La mia formazione, ad esempio, ha ospitato Perugia nella gara di andata dei quarti di finale ed avrebbe dovuto disputare in Umbria il match di ritorno. Poi la situazione è precipitata e la manifestazione è stata sospesa. Appena le autorità russe hanno capito che esisteva un rischio analogo, hanno optato per lo stop, alla vigilia dei playoff. Lo scudetto è stato assegnato in base alla classifica che si registrava al termine della regular season. A livello generale, a Mosca, è stato deciso lo stop totale per un mese di ogni attività e la chiusura delle frontiere. Per gli ultrasessantacinquenni, in quanto soggetti più a rischio, è stato imposto l’obbligo di isolamento. A chi non è autosufficiente è stata garantita assistenza».

Sul futuro regna l’incertezza. «Nessuno poteva immaginare lo stravolgimento che si è determinato nel giro di pochi giorni in tutto il mondo, con un cambiamento radicale degli stili di vita – nota Placì – Usciremo pian piano dall’emergenza, ma probabilmente nulla potrà essere come prima per quel che riguarda i comportamenti di ciascuno di noi. Bisognerà ripartire per gradi in tutti i settori, rimboccandosi le maniche per venire fuori da una situazione che si preannuncia complicatissima».

Scontato il fatto che ci siano numerosi interrogativi anche sul futuro dello sport. «Fa parte di un sistema più ampio e subirà, come tutti i settori, le conseguenze di ciò che sta accadendo – conclude l’allenatore salentino – Bisognerà stabilire quando e come iniziare nuovamente ad allenarsi ed a giocare, in che modo lo si potrà fare in sicurezza. Occorrerà ripensare il calendario delle varie manifestazioni. Ci sarà presumibilmente un ridimensionamento economico». 

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