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Cachopa: “Quando riceviamo così è tutto più facile”. Dzavoronok: “Sabato andiamo noi 2-1” (VIDEO)

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Di Giuliano Bindoni

Finalmente Monza si guarda allo specchio e quello che vede è una squadra dal potenziale enorme, capace di esprimere una pallavolo di altissimo livello e, di conseguenza, di potersela giocarsela con chiunque. Come fatto con Trento. Dopo aver tribolato tutta la stagione a causa degli infortuni, la Vero Volley sta trovando proprio ora, proprio ai play off, quella sfrontatezza e quella “garra” che gli è mancata per tutta la regular season, chiusa con il merito di aver conquistato comunque una onorevolissima settima piazza, ma anche con il rammarico che, a ranghi completi, avrebbe potuto puntare anche a un piazzamento migliore.

D’altronde quando prendi il regista titolare del Brasile non puoi che aspettarti solo grandi cose, come quelle che si stanno vedendo ora in campo, senza nulla togliere all’ottima stagione fatta sin qui da Zimmermann. La società brianzola ha fatto davvero un gran lavoro con Fernando Kreling, detto “Cachopa”: lo ha aspettato, decisamente a lungo, ma ora sta raccogliendo i frutti. Alla sua prima da titolare in questa stagione, Gara 2 dei quarti di finale play-off, il regista carioca (poi eletto MVP) ha fatto letteralmente ballare la samba a tutta la sua linea d’attacco mandando fuori tempo una Trento irriconoscibile, e questo non solo per le assenze.

“Abbiamo giocato bene e questa è la cosa più importante – racconta ai nostri microfoni a fine partita, concedendo anche agli avversari l’onore delle armi -. Loro erano senza Michieletto e Podrascanin e comunque hanno fatto la loro partita. Dzavoronok, poi, è un ragazzo bravissimo, gioca una pallavolo fortissima”.

Una gran serata in attacco per Monza, con percentuali altissime (53% di squadra e con Maar e Grozer entrambi sopra il 60%), ma anche tanta attenzione nella correlazione muro-difesa e in ricezione: “Non so come sia successo – dice sorridendo – ma la nostra squadra ha tanti ragazzi bravi e forti e quando ricevono così diventa più facile per me”. Vinta Gara 2, Monza ha la certezza di giocare un altro match in casa (Gara 4), e magari sognare in grande puntando al passaggio del turno, ma Cachopa preferisce restare con i piedi per terra: “Prima pensiamo a Gara 3 a Trento che sicuramente sarà tosta, e poi penseremo alla quarta” conclude.

Come lui fa anche Dzavoronok che sulla partita di sabato pare avere le idee molto chiare: “Andremo sul 2-1 nella serie, ne sono sicuro” dice. Il grande ex, a Monza dal 2016 al 2022, è stato l’altro grande protagonista della serata. Schierato anche lui titolare da Lorenzetti, è stato il best scorer di Trento con 18 punti, conditi da un ace e un muro. “Peccato non sia bastato. Sono contento di aver giocato una buona partita ma sono molto dispiaciuto per la sconfitta. Avremmo dovuto fare di più nei primi due set ma eravamo un po’ confusi per questa nuova formazione (le novità nello starting six rispetto alla formazione tipo erano lui e Nelli in banda al posto di Michieletto e Lavia e D’Heer al centro al posto di Podrascanin), poi ci siamo ripresi ma non siamo riusciti a tenere il livello alto per tutta la partita come invece hanno fatto loro”.

Una serata davvero speciale per lo schiacciatore ceco classe ’97, che dall’altra parte della rete ha ritrovato tanti amici veri, con i quali ha spesso anche scherzato durante il match (“In una occasione l’arbitro non aveva capito che stavamo scherzando” – racconta sorridendo riferendosi al momento in cui Grozer ha chiesto all’arbitro un cartellino al suo indirizzo e poi i due si sono fatti l’occhiolino e dati una pacca reciproca) e che poi, a fine gara, ha ricevuto anche i complimenti della presidente Alessandra Marzari: “Cosa mi ha detto? Era contenta di vedermi come io ero contento di vedere lei, ci siamo detti qualcosa sull’anno prossimo – ammette –. Io sono sempre contento di rivedere tutti i ragazzi fuori (dal campo, ndr). Se ci capita in campo è ancora meglio perché da avversari ci gasa questa cosa che ci conosciamo da tanto tempo”.

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