Cachopa fuori 4 mesi, Eccheli: “Assenza che ci testerà dal punto di vista caratteriale”

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Di Redazione

Il Consorzio Vero Volley comunica che in seguito agli accertamenti fatti all’atleta Fernando Kreling, infortunatosi con una lesione di secondo grado del legamento crociato posteriore della gamba sinistra, si è deciso di non intervenire chirurgicamente, procedendo con una terapia conservativa.

Il rientro all’attività del regista brasiliano della Vero Volley è previsto in 4 mesi.

Che si trattasse di una vera e propria tegola a Monza lo avevano capito sin da subito. In occasione della presentazione della squadra (28 settembre) il nostro Giuliano Bindoni aveva posto la questione direttamente a coach Massimo Eccheli (sotto il video) che, visibilmente amareggiato tanto per la squadra quanto soprattutto per il giocatore, aveva ammesso che questo infortunio li avrebbe “testati dal punto di vista caratteriale”. Questo perché “se è vero che questa squadra ha in sé dei valori importanti, credo sia proprio questo il momento di tirarli fuori perché sicuramente il fatto di non poter giocare con Fernando ci limiterà dal punto di vista tecnico. Questo è fuori di dubbio”.

(fonte: Comunicato stampa)

“Fernando Cachopa ha qualità immense” aveva aggiunto il coach di Monza durante la stessa intervista quando parlava dei nuovi arrivati. “Qualità tecniche oltre che una disponibilità caratteriale pazzesca”.

Approfittando della disponibilità di Eccheli, gli avevamo anche chiesto se, come accaduto la passata stagione, anche quest’anno ci sarebbe stata una squadra in grado di ammazzare il campionato, inteso come regular season.

“Io vedo un campionato molto livellato verso l’alto – il pensiero del coach di Monza -. Mi sembra di capire che sulla carta Perugia e Piacenza abbiano i roster più importanti e più profondi, e che Trento riparta dalla squadra che l’anno scorso ha fatto una stagione incredibile, però credo che nessuna delle tre possa ammazzare il campionato. E poi – conclude – mi sembra che l’anno scorso sia proprio successo il contrario”, ovvero, come sappiamo, scudetto a Civitanova, data in grande difficoltà, e non a Perugia che nella stagione regolare non aveva quasi fatto prigionieri.

foto Vero Volley Monza

Proprio i Block Devils saranno i primi a testare sul campo i valori del Vero Volley a cui faceva riferimento il coach. Sfida, valida per la prima giornata di Superlega, in programma domenica 2 ottobre al PalaBarton alle ore 15.30 (diretta volleyballworld.tv).

“Giocheremo con Visic in palleggio, che nel quadrangolare di Biella ha espresso una performance più che dignitosa – racconta ancora Eccheli -. Cercheremo di dare il massimo per rendere difficile la vita a Perugia, con l’obiettivo di fare una gara arrembante e vogliosa. In allenamento stiamo lavorando bene: vedo i ragazzi pimpanti e questo ci permette di lavorare in allenamento mettendo obiettivi sempre più alti”.

PRECEDENTI – L’ultimo sorriso dei monzesi contro gli umbri risale alla stagione 20-21, quando, sempre con Eccheli in panchina, batterono i Block Devils sia all’andata che al ritorno, per poi affrontarli, e cedere in tre gare, in Semifinale Scudetto. La passata stagione, invece, Monza ha perso contro Perugia in entrambi i confronti giocati per 3-1.

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Grottazzolina, Di Pinto elogia Marco Falaschi: “Ha delle solide certezze che ha saputo costruirsi”

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La distribuzione del gioco della rinnovata Yuasa Battery passerà dalle mani di Marco Falaschi, nuovo regista scelto da Grottazzolina per la stagione 2025-26 di Superlega. Molto sappiamo della sua lunghissima carriera in Serie A ma anche all’estero, passando per l’azzurro della nazionale. E nel corso di questa corposa esperienza c’è un allenatore con il quale proprio Falaschi non solo è cresciuto, ma si è consolidato anche come leader, vincendo campionati e prendendosi spesso i galloni di capitano. Parliamo di un’icona del volley nostrano come Vincenzo di Pinto, per tutti “Il Mago di Turi”, tecnico che vanta un’esperienza pluridecennale in Serie A, che ha forgiato talenti e che rappresenta un riferimento assoluto del volley italiano.

Dialogare di volley con lui è un’esperienza fuori dagli schemi, con aneddoti, esperienze e il ricordo di annate strepitose, di gare indimenticabili e di tanto tanto lavoro tecnico. È proprio a lui a raccontare, ai microfoni della società di Grottazzolina, Marco Falaschi nel dettaglio: “Marco è un giocatore generoso” racconta Di Pinto “dà sempre tutto per la società e per la squadra, da questo punto di vista per me è un ragazzo d’oro. Studia moltissimo le varie situazioni e ha delle solide certezze che ha saputo costruirsi. La strategia è una conseguenza della tecnica e lui è un vero ricercatore della strategia, alla quale dedica molto tempo e preparazione. Ha grande capacità di adattamento alla squadra e al gruppo di atleti che ha intorno, e trova sempre il modo di elevare al massimo il livello di gioco della sua squadra: è capace di costruire sistemi di distribuzione che gli permettono di fare rendere al meglio tutti gli interpreti intorno al lui”

Grande stima tecnica da sempre ma anche grande conoscenza delle qualità umane e caratteriali di Marco Falaschi, che ha avuto a Castellana Grotte e Taranto in momenti differenti. “Fin da Castellana Grotte si è creato un bel rapporto e proprio lì abbiamo incominciato a lavorare sulle sue certezze tecniche, fisiche, strategiche e mentali. Ci fu un grande lavoro di base e vincemmo un po' tutto. Volutamente lo trasformai in capitano per dargli forza ed è stato bravo. L’anno successivo andò in Montenegro dove ha potenziato tutto ciò che si era costruito nell’anno precedente. Ha avuto un’escalation andando in Polonia e ha fatto molto bene anche lì, ma il nostro rapporto è rimasto costante.

L’infortunio lo ha un po' fermato, quelli sono dei brutti clienti da superare. Se tu sei un giocatore formato nel tempo hai bisogno di riprendere le certezze che ti eri costruito e serve del tempo. Ci siamo rivisti a Castellana Grotte con un finale di stagione in crescendo. Poi abbiamo fatto un grandissimo lavoro a Taranto. Lui ha rinunciato ai grandi giri per partecipare attivamente a questo progetto Taranto. Al primo anno di A1 da capitano, ha fatto due grandissime annate. Teniamo presente che a livello di cambio palla in quelle annate noi siamo stati nei primi due posti e vuol dire aver fatto qualcosa di eccezionale. Poi il secondo anno due infortuni molto gravi avuti ci portarono a scendere da quel punto di vista ma la squadra reagì molto bene”

Pochi dubbi da parte del coach su quelle che sono le doti tecniche principali di Falaschi: “La velocità di andare sotto la palla e il posizionamento: credo che in questo sia nettamente tra i migliori in assoluto. Poi confermo che il suo modo di studiare e approfondire le situazioni di gioco è molto importante in quella che è la gestione tattica della squadra e della gara”

Per chiudere anche una coincidenza tra la sua Taranto e la Yuasa, che quest’anno si è salvata da neopromossa. Non accadeva in Superlega da tanti anni, l’ultima fu proprio la sua Taranto. “Tra Grotta e Taranto ci sono state diverse analogie partendo dalla salvezza ottenuta da neopromosse ma non solo. Come me a Taranto, anche Massimiliano Ortenzi a Grottazzolina non è stato solo head coach ma ha avuto responsabilità ben più ampie, quasi da manager, immerso completamente nella struttura societaria.

Con Massimiliano ci siamo sentiti anche prima della stagione e devo dire che lui è stato bravissimo nel tenere la barra dritta, non toccando la struttura della squadra anche dopo un girone di andata complicato. La cosa più semplice da fare in quei casi per le società è cambiare giocatori o anche tecnico e invece hanno scelto la via giusta, consapevoli che i numeri erano anche positivi, recuperando qualche infortunato e facendo un capolavoro a tutti gli effetti. Perché quello realizzato da Grotta è stato un vero capolavoro”.

(fonte: Yuasa Battery Grottazzolina)