Carlotta De Barba Homeclick SB Volley

C femminile, Homeclick SB Volley, capitan De Barba: “Cresciuta la consapevolezza nei nostri mezzi

DATA PUBBLICAZIONE
TEMPO DI LETTURA
meno di 5 minuti
SHARE
Foto di Homeclick SB Volley
SHARE
TEMPO DI LETTURA
meno di 5 minuti

Anche senza giocare, per colpa di uno spiacevole sgambetto del destino, Carlotta De Barba si è sempre comportata da vera capitana: è rimasta al fianco del gruppo, ha incitato, sostenuto, dispensato consigli e suggerimenti. Lo ha fatto dai margini del parquet, ma in fondo è come se fosse sempre scesa sotto rete, al fianco delle sue compagne: “Sono stata operata al menisco a metà marzo, in ortopedia, a Belluno – commenta la capitana -. L’intervento è andato bene e ho iniziato subito la riabilitazione. Il ginocchio? Lo sento stabile: sto lavorando per recuperare al meglio la muscolatura“. 

Non è stato facile seguire gli ultimi confronti dalla panchina: “Sì, è dura, anche perché l’infortunio si è verificato poco prima che il campionato entrasse nel clou, ma le mie compagne mi sono sempre state vicine e hanno avuto il merito di reagire. Soprattutto nella sfida contro la capolista Asolo, battuta con un netto 3-0“. De Barba crede fermamente nel collettivo: “È cresciuta la consapevolezza nei nostri mezzi. E anche sul piano tecnico siamo migliorate: in particolare, nei fondamentali del servizio e della difesa”. 

Nel frattempo, dopo due sabati in sosta, la Homeclick SB Volley si rituffa a capofitto nel campionato di serie C femminile. E domani sera (sabato 6 aprile, ore 18.30), al De Mas, riceverà la Libertas Scorzè, quarta forza del girone con un bilancio in perfetto equilibrio: sette vittorie e altrettante sconfitte. “È una partita tanto difficile, quanto importante – riprende Carlotta -. Dobbiamo riuscire a impostare il nostro gioco e la nostra forza dall’inizio alla fine. E a non lasciar andare nemmeno una palla. Loro sono molto determinate e possono fare affidamento su una grande difesa. In questo senso, ricordiamo bene il 3-2 dell’andata”.  

Le ragazze guidate da Josh De Salvador occupano attualmente il terzo posto, ma hanno una gara in meno rispetto alla Sicell Gs Volpe (seconda, a +3) e all’Asolo (primo, a +6): “Tutto può ancora succedere. Inizialmente la classifica era favorevole al sestetto trevigiano, mentre noi avevamo un distacco elevato, che invece ora si è ridotto. In ogni caso, pensiamo solo a fare del nostro meglio“. Vietato porre limiti a questa Homeclick: “Abbiamo ancora tre partite e ci focalizzeremo ogni settimana sul singolo incontro. Dopodiché tireremo le somme”. 

(fonte: comunicato stampa)

ARGOMENTI CORRELATI

CONDIVIDI SUI SOCIAL

Facebook

ULTIMI

ARTICOLI


Mondovì, il ds Rubado: “La futura A3 ha raffreddato l’idea dei ripescaggi in A2”

Serie B / C / D

La possibilità di rivedere Mondovì Volley in Serie A2 si sta affievolendo ogni giorno di più, complice anche la riforma annunciata dalla Lega Volley femminile nei giorni scorsi. Infatti l'introduzione della Serie A3 dalla stagione 2026-2027 e la conseguente riduzione dei team partecipanti alla seconda serie nazionale "ha raffreddato un pochino l'idea dei ripescaggi, perchè probabilmente non si farà il girone con tante squadre e non ci saranno eventuali ripescaggi per avviarsi verso questi nuovi numeri che hanno proposto" come spiegato dal ds Max Rubado ai microfoni di Targatocn.

Per creare il nuovo campionato infatti, al termine della prossima stagione, quella 2025-2026, le squadre di B1 promosse in A3 saranno ben 12, a cui si andranno ad aggiungere 4 squadre retrocesse dalla Serie A2 L’anno successivo, al termine di quello che sarà il primo campionato di Serie A3, a 16 squadre, saranno poi previste 4 promozioni in A2 e 4 retrocessioni in B1 e così anche nelle stagioni successive.

Ma il discorso A3 per Rubado è ancora lontano, ora è tempo di pensare al mercato e al futuro di Mondovì, indirizzato verso la prossima B1 femminile, e senza fare nomi ha anticipato che "la squadra è in costruzione e siamo a buon punto". Il primo tassello sarà la conferma di coach Claudio Basso, di cui per ora "manca solo l'ufficialità".