Busto: voucher o buono merchandising per i rimborsi dei biglietti

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Di Redazione

UYBA Volley comunica ai suoi tifosi che da oggi, per chi lo desiderasse, è possibile richiedere i rimborsi dei biglietti/ abbonamenti già acquistati per gli eventi non goduti a causa degli annullamenti per l’emergenza Coronavirus. I rimborsi potranno essere richiesti in due modalità.

La prima è la classica, tramite voucher da utilizzarsi per gli eventi futuri e sono normati dal Governo per tutto il mondo dello sport e dello spettacolo nelle modalità e nelle tempistiche dettate dal DPCM del 17/03.

La procedura va attivata esclusivamente online sul portale Vivaticket, che poi emetterà i voucher da utilizzare per acquisti di biglietti o abbonamenti nella prossima stagione. L’istanza di rimborso va effettuata entro il 27 maggio, salvo proroghe del Dcpm.

Agli interessati che scriveranno la propria richiesta a tickets@volleybusto.com (indicare nell’oggetto della mail “Voucher rimborso”) verrà poi inviata una e-mail con due PDF con i dettagli della procedura da seguire sul portale di Vivaticket.

La seconda modalità è “made in Busto” e pensata con uno sguardo positivo al futuro: chi lo desiderasse, può infatti decidere di ottenere il rimborso sotto forma di buono utilizzabile per acquistare la maglia ufficiale delle farfalle e tutto il materiale ufficiale della squadra.

Il buono sarà di valore pari al prezzo dei biglietti non sfruttati o, per gli abbonati, pari al rateo dell’abbonamento non goduto.

Il buono sarà valido per l’acquisto di materiale per una cifra complessiva pari al doppio del valore del buono stesso.

Per partecipare a questa iniziativa scrivere sempre a tickets@volleybusto.com indicando nell’oggetto della mail “Buono Merchandising” dall’1 all’8 giugno ed allegando biglietti non sfruttati/abbonamenti.

Una volta ricevuta conferma del valore del buono, ogni utente potrà poi scrivere direttamente a shop@volleybusto.net per procedere con l’acquisto.

Le modalità “Voucher rimborso” e “Buono Merchandising” non sono in nessun modo cumulabili.

(Fonte: comunicato stampa)

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Giubileo dello Sport 2025, Papa Leone XIV: “L’incitamento ‘dai’ è un imperativo bellissimo”

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Lo scorso weekend, sabato 14 e domenica 15 giugno 2025, si è celebrato a Roma il Giubileo degli Sportivi, chiuso dalle potenti parole pronunciate da Papa Prevost nella messa celebrata in Vaticano a cui erano presenti, tra i tanti, il Presidente del CIO Thomas Bach, seduto vicino al Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi, e a tanti campioni come l’ex ferrarista Felipe Massa, l’olimpionico del judo Pino Maddaloni, l’ex calciatore e oggi Sindaco di Verona, Damiano Tommasi, la campionessa paralimpica Giulia Ghiretti, il campione dell’NBA Gordon Hayward, oltre a Francesco Ricci Bitti, membro d’onore del CIO.

"Non è un caso che nella vita di molti santi del nostro tempo, lo sport abbia avuto un ruolo significativo, sia come pratica personale sia come via di evangelizzazione" sono state le parole con cui Papa Leone XIV ha aperto la messa dedicata agli sportivi, citando poi l'esempio del Beato Pier Giorgio Frassati, ''patrono degli sportivi, che sarà proclamato santo il  prossimo 7 settembre. La sua vita, semplice e luminosa, ci ricorda  che, come nessuno nasce campione, così nessuno nasce santo. È l'allenamento quotidiano dell'amore che ci avvicina alla vittoria definitiva e che ci rende capaci di lavorare all'edificazione di un mondo nuovo. Lo affermava anche San Paolo VI, vent'anni dopo la fine  della seconda guerra mondiale, ricordando ai membri di un'associazione sportiva cattolica quanto lo sport avesse contribuito a riportare pace e speranza in una società sconvolta dalle conseguenze della guerra''.

"I campioni non sono macchine infallibili, ma uomini e donne che, anche quando cadono, trovano il coraggio di rialzarsi".

"Cari sportivi - ha proseguito il Pontefice -, la Chiesa vi affida una missione bellissima: essere, nelle vostre attività, riflesso dell'amore di Dio Trinità per il bene vostro e dei vostri fratelli. Lasciatevi coinvolgere da questa missione, con entusiasmo: come atleti, come formatori, come società, come gruppi, come famiglie".

"Il binomio Trinità e sport non è esattamente di uso comune, eppure l'accostamento non è fuori luogo. Ogni buona attività umana infatti porta in sé il riflesso della bellezza di Dio e certamente lo sport è tra queste. Del resto Dio non è statico, non è chiuso in sé, è comunione, viva relazione tra Padre, Figlio e Spirito Santo, che si apre al mondo".

"Ecco perché lo sport può aiutarci a incontrare Dio Trinità, richiede movimento dell'io verso l'altro, certamente esteriore, ma soprattutto interiore. Senza questo si riduce a sterile competizione di egoismi”.

“Pensiamo ad un'espressione che in lingua italiana si usa comunemente per incitare gli atleti durante le gare, gli spettatori gridano 'dai', forse non ci facciamo caso, ma è un imperativo bellissimo, quello del verbo dare. E questo può farci riflettere, non è solo un dare una prestazione fisica, ma un dare sé stessi. Si tratta di darsi per gli altri per la propria crescita, per i sostenitori, per i propri cari, per i collaboratori, per il pubblico, anche per gli avversari. Se si è veramente sportivi questo va al di là del risultato”.

Infine, citando Papa Francesco, l’augurio per tutte le atlete, gli atleti, dirigenti e volontari delle tante associazioni sportive coinvolte: “Amava sottolineare che Maria del Vangelo ci appare attiva il movimento, perfino di corsa, pronta, come sono i padri e le mamme, a soccorrere i suoi figli. Chiediamo a lei di accompagnare le nostre fatiche e i nostri slanci – ha concluso Papa Prevost -, e di orientarvi sempre al meglio, fino alla vittoria più grande: quella dell'eternità, il campo infinito, dove il gioco non avrà più fine, e la gioia sarà piena”.

Tanti gli esponenti del mondo dello sport che hanno partecipato alla messa c'era anche il Luk Lublin, squadra di pallavolo fresca di titolo maschile in Polonia, che con il suo capitano Jakub Wachnik ha omaggiato il Papa con la sua maglia.