Busto Arsizio più forte della sfortuna, Firenze cede al tie break

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Foto E-Work Busto A.
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Di Redazione

Parte bene il campionato 2022-23 della E-Work Busto Arsizio: pur costretta a rinunciare a Carli Lloyd (fastidio alla schiena all’ultim’ora) e inizialmente anche alla capitana Rossella Olivotto, le Farfalle – che recuperano Zannoni – si impongono per 3-2 sul difficile campo de Il Bisonte Firenze. Gara a corrente alternata tra due formazioni ancora in rodaggio, ma alla fine le biancorosse hanno la meglio con caparbietà nonostante l’ottima partita delle padrone di casa, per due volte in vantaggio grazie ai punti di Nwakalor (20) e Herbots (19). Tra le ospiti subito top scorer Rosamaria Montibeller con 21 punti.

La cronaca:
Coach Bellano schiera Cambi-Nwakalor, Van Gestel-Herbots, Alhassan-Graziani e Panetoni libero, Musso risponde con Monza-Rosamaria, Omoruyi-Degradi, Lualdi-Zakchaiou e Zannoni libero

Il Bisonte parte subito forte e sale 5-1 grazie all’attacco di Herbots e al muro di Nwakalor: Musso chiama time out, altri due muri di Herbots e Nwakalor valgono 7-2, e alle Farfalle non serve un’altra chiacchierata col proprio coach perché un attacco da seconda linea di Nwakalor vale addirittura il più 7 (14-7). Il muro di Firenze continua a essere invalicabile (cinque di squadra nel set), soprattutto con Herbots e Nwakalor (18-8), Busto prova una reazione (19-13) e Musso inserisce Stigrot per Degradi, ma poi ci pensa Van Gestel a riallungare (23-15) e un errore di Stigrot vale il 25-16.

Nel secondo set le ospiti provano subito a cambiare l’inerzia salendo 0-4 con attacco e muro di Omoruyi, poi il tocco di Lualdi su ricezione slash (3-8) costringe Bellano a usare il suo primo time out: l’emorragia di punti continua (3-11), entra Kosareva per Van Gestel ma un altro errore in ricezione regala a Busto il 3-12 con conseguente nuovo time out di Bellano. Firenze prova a reagire, Musso trova punti anche dalla panchina con l’ace di Battista, poi sul 14-20 Nwakalor si infortuna cadendo male dopo un muro: al suo posto entra Adelusi, Il Bisonte si avvicina fino al 16-21 ma poi Degradi accelera di nuovo e alla fine chiude Monza con un tocco di seconda (17-25).

Fortunatamente per Nwakalor non è nulla di grave e può rientrare ad inizio terzo set insieme a Van Gestel, ma Busto è ancora on fire soprattutto con Lualdi (3-6): Il Bisonte torna in partita, in un amen il muro di Cambi porta al sorpasso (9-8), poi due muri di fila di Graziani valgono il primo break (14-12) e il conseguente time out di Musso, che deve usare l’altro dopo i successivi due ace di fila di Herbots (16-12). Il copione non cambia, con altro muro di Graziani (tre nel set) e altro ace di Herbots (tre nel set) per il più 7 (19-12), un margine che le Farfalle non riescono più a chiudere fino al 25-16 firmato ancora Herbots (sette punti nel set).

Nel quarto c’è Stigrot per Degradi e il primo allungo è ancora della E-Work con i muri di Lualdi (4-7), poi su un altro muro subito (6-10) Bellano inserisce Knollema per Van Gestel: le ospiti (con Olivotto per Lualdi) mantengono il vantaggio sui 4/5 punti, ma quando l’ace di Cambi lo riduce a 3 (13-16), Musso chiama time out, ripetendosi sul diagonale del 15-17 di Nwakalor. Sul 16-18 Bellano inserisce Sylves per Alhassan, Busto però si porta sul 16-20 col muro di Monza e Bellano ferma tutto: Il Bisonte sfrutta un paio di errori delle avversarie per riportarsi dal 16-21 al 19-21, ma la E-Work non permette di chiudere la rimonta e un errore di Herbots vale il 21-25.

Al tie break tornano Van Gestel e Alhassan, mentre Musso conferma Olivotto. Il break de Il Bisonte dal 2-4 al 5-4 con muro di Nwakalor (ben sei in totale con 20 punti) provoca il time out ospite, ma poi sono due muri consecutivi di Zakchaiou a portare al cambio campo sul 6-8: Bellano inserisce Knollema per Van Gestel, una scatenata Rosamaria trova attacco e ace del 6-10, poi Bellano prova il doppio cambio con Guiducci e Kosareva per Nwakalor e Cambi, ma la E-Work allunga fino all’8-13 e poi va a chiudere con l’errore di Herbots (10-15).

Rosamaria Montibeller:Sono contenta: siamo riuscite a cambiare rotta dopo il primo set giocato male. Abbiamo ancora tanto da crescere certamente, oggi è stata la prima volta che abbiamo giocato insieme e anche io ho praticamente svolto un solo allenamento con il gruppo. Nonostante tutto siamo uscite da questo palazzetto con una vittoria contro una squadra veramente forte“. 

Marco Musso:Una partita particolare, sia perché era la prima, sia perché abbiamo avuto tanti alti e bassi. Voglio portarmi a casa tante cose positive: il gruppo ha avuto la voglia di fare davvero squadra, aiutandosi nonostante le assenze. Chi è stato chiamato in causa si è comportato bene. Ora siamo già proiettati su Conegliano che è un altro impegno tutto da vivere“.

Massimo Bellano: Non abbiamo ancora un ritmo di gioco stabile per tutta la partita, siamo andati un po’ a intermittenza: abbiamo gestito bene i set dove siamo partiti in vantaggio, mentre quando siamo andati sotto ci siamo fatti prendere dall’eccessiva tensione che ci ha tolto tranquillità anche in situazioni che conosciamo bene. Abbiamo fatto pochi allenamenti tutti insieme, però alcune situazioni di lettura del gioco abbastanza scolastiche dobbiamo gestirle meglio, poi il resto verrà con pazienza e con il prosieguo delle partite“.

Il Bisonte Firenze-E-work Busto Arsizio 2-3 (25-16, 17-25, 25-16, 21-25, 10-15)
Il Bisonte Firenze: Alhassan 9, Sylves ne, Cambi 3, Herbots 19, Lotti ne, Guiducci, Van Gestel 6, Panetoni (L), Knollema 3, Adelusi, Graziani 7, Nwakalor 20, Lapini ne, Kasareva 1. All. Bellano, 2° Cervellin.
E-work Busto Arsizio: Battista 1, Degradi 6, Lloyd ne, Monza 3, Rosamaria 21, Lualdi 10, Stigrot 2, Colombo ne, Zannoni (L), Omoruyi 15, Zakchaiou 11, Bressan ne. All. Musso, 2° Gaviraghi.
Arbitri: Brancati – Rolla
Note: Spettatori: 580 (50 da Busto Arsizio). Durata set: 24’, 30’, 26’, 28’, 18’; muri punto: Il Bisonte 17, E-Work 16; ace: Il Bisonte 6, E-Work 4; 

(fonte: Comunicato stampa)

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Bergamo conferma lo staff di coach Parisi per ricominciare da dove è arrivata

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Bergamo blinda anche il suo staff tecnico. Dopo quella di Carlo Parisi, arriva la conferma anche dei suoi più stretti collaboratori: il vice, Marcello Cervellin, il preparatore atletico Luca Rossini e lo scoutman Alessandro Bianciardi. E, con loro, anche per lo staff medico si proseguirà il percorso nel segno della continuità con i medici Alberto Baldi e Maurizio Gelfi, la nutrizionista Marta Gamba e i fisioterapisti Matteo Gandolfi e Matteo Bonfanti. E come Team Manager ci sarà ancora Ludovico Carminati.

Così, mentre Rossini condivide l’avventura in Nazionale con Parisi e lo Staff di Velasco, Cervellin lavora in palestra per tenere in allenamento Linda Manfredini, rimasta a Bergamo per terminare l’anno scolastico.

Ed è proprio il secondo allenatore rossoblù a tirare le somme di un’annata speciale, provando a spiegarne i segreti: “Si è creato subito un buon rapporto tra i componenti dello staff, la squadra e la società. Poi abbiamo avuto l’abilità di sfruttare un inizio di campionato senza big in molte delle squadre avversarie che ci ha permesso di andare in fiducia per il resto della stagione. Forse avremmo potuto fare un po’ meglio nella parte finale dell'anno, anche se bisogna riconoscere che ci sono stati degli scontri con squadre di caratura superiore. A Bergamo ho trovato un ambiente dinamico in un campionato in cui è andato tutto bene, un contesto che ha dimostrato cultura sportiva anche nei piccoli momenti di difficoltà. Perché quando le cose vanno bene è tutto più semplice, ma nei momenti in cui i risultati non venivano, la società ci ha messo in condizione di tranquillità e organizzazione per fare il meglio possibile”.

C’è qualcosa che avrebbe voluto fare in modo diverso?

“Avrei voluto fare qualche risultato in più alla fine della stagione che ci avrebbe permesso di fare una partita di più in casa nella fase dei Play Off e di avere qualche possibilità in più per allungare il nostro percorso. Ma non si può chiedere tanto di più a questa stagione”.

E ora?

“Ora dobbiamo lavorare per ricreare situazioni simili di fiducia della squadra e di fiducia reciproca da parte di tutti noi e poi limare ogni piccolo particolare in cui tutti possiamo migliorare. E’ utopico pensare che si possano ricreare le stesse situazioni dello scorso anno, in cui siamo stati bravi ma abbiamo avuto anche un po’ di fortuna. Quella fortuna che forse non avremo, potremo aggiustarla migliorando ogni dettaglio con l’obiettivo di confermare ciò che abbiamo fatto, che sarebbe un grandissimo risultato. Se poi venisse anche qualcosa in più…”.