Di Redazione
Cresce l’attesa per il big match della quinta giornata di ritorno della Superlega tra l’Itas Trentino e la Cucine Lube Civitanova. Domenica sarà il vero esame per i marchigiani per non allontanarsi troppo dalla vetta. A parlare, in un’intervista firmata da Andrea Scoppa per il Resto del Carlino Macerata, di cui vi proponiamo un estratto, è Bruno Mossa De Rezende:
«Non è una rivincita della finale Mondiale, ma è vero che è una gara che ci chiama a dare un segnale. È una prova di maturità» firmato Bruno Mossa De Rezende.
Bruno, sarà il terzo incrocio stagionale con Trento (all’andata 3-2 in rimonta), come ha dichiarato il ds Cormio I’Itas troverà una Lube diversa? «Sì, ci voleva tempo per amalgamarci e capire i nostri punti di forza e di debolezza. De Giorgi vuole intensità e la nostra difesa dà fastidio agli avversari».
Ha detto che non è una rivincita: nemmeno personale? Giocò male la finale al punto da finire in panchina.. «So che purtroppo sbagliai la partita, però non è uno stimolo in più, basta e avanza sapere che affronti la capolista».
Che ne pensa di Giannelli? « Lo ammiro per come, così giovane, si sa prendere le responsabilità. È il regista del futuro che difende e mura pure, un gran colpo per l’Italia».
In conclusione, il gran ciclo di Trento è cominciato contro la Lube, domenica potete chiuderlo. Nessuno ha violato la Blm Group Arena e vi sono cadute sia Perugia che Modena: il suo pronostico? «Spero davvero che potremo chiudere questo cerchio con una vittoria, non mi interessa come, anche 3-2 andrebbe bene».