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Brasile: terremoto ai vertici federali, Adriana Behar non è più il CEO

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Di Redazione

È durata soltanto un anno l’avventura di Adriana Behar ai vertici della CBV: la Confederazione brasiliana ha annunciato oggi che l’ex beacher, due volte campionessa del mondo e argento olimpico (nonché giocatrice indoor di successo, anche in Italia a Reggio Calabria), non ricoprirà più l’incarico di amministratore delegato assunto a marzo 2021. Il comunicato ufficiale parla di “importanti risultati raggiunti” da Behar, che è stata la prima donna e la prima atleta a essere selezionata per questo ruolo, e imputa la decisione alla scelta di “seguire un’altra linea di gestione interna“.

Le vere ragioni del divorzio tra la CBV e Behar sarebbero legate all’opposizione interna. Nei giorni scorsi il blog di Bruno Voloch ha fatto circolare una lettera firmata dai presidenti di tre Federazioni statali (Amazonense, Sergipana e Paraibana) e indirizzata al presidente Walter Pitombo Laranjeiras: nel documento si accusa Behar di assentarsi frequentemente dal suo lavoro per raggiungere la famiglia all’estero e di trascurare per questo gli impegni istituzionali. A titolo di esempio viene citato il mancato rinnovo dell’accordo per i trasporti con la compagnia aerea GOL, scaduto ormai da mesi.

Al di là delle querelle politiche, la Confederazione deve affrontare anche importanti sfide interne: la Superliga è sotto accusa da parte dei media brasiliani, come uno dei pochi campionati di vertice al mondo in cui non è ancora disponibile su tutti i campi il sistema del Video Check. La CBV si è difesa con una nota sostenendo di aver acquistato quest’anno altri 6 impianti di revisione delle immagini (oltre ai due già esistenti) e di aver proposto ai club di condividere le sedi di gioco per poterli utilizzare in tutte le partite, idea che non è però piaciuta a molte squadre. La Confederazione ha allora rilanciato proponendo di distribuire l’attrezzatura per il Video Check in base al posizionamento di classifica dello scorso anno ed è in attesa di una risposta da parte delle società.

(fonte: CBV)

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