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Brasile, Cuba e le altre: gli ostacoli per gli azzurri sul cammino verso Parigi

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Dopo l’inatteso ma fragoroso stop della squadra femminile nel torneo di qualificazione olimpica, tocca ora alla nazionale maschile riportare luce sulla pallavolo italiana, che dopo un 2022 brillante oltre ogni aspettativa ha vissuto un 2023 più avaro di soddisfazioni, ma pieno di appassionati nei palazzetti. Inizia sabato in Brasile la corsa ai primi due posti, per garantirsi con un anno di anticipo la certezza di partecipare ai Giochi Olimpici di Parigi 2024, dando cosi allo staff la possibilità di preparare minuziosamente l’avvicinamento al torneo a cinque cerchi. Nel quale, inutile nascondersi, saremo tra i grandi favoriti nella corsa a quell’oro che tante volte abbiamo accarezzato, senza riuscire però ad afferrarlo.

IL PROGRAMMA COMPLETO DEL TORNEO

Rosa quasi interamente confermata quella di Fefè De Giorgi, che deve rinunciare al solo Russo, ancora fermo per i postumi del brutto infortunio alla caviglia occorsogli agli Europei; sarà sostituito da Cortesia. Fermo restando che il nostro gruppo parte con i favori del pronostico, chi saranno le avversarie che proveranno a metterci il bastone fra le ruote? Andiamo a scoprirle.

Ricardo Lucarelli Brasile
Foto Volleyball World

Nemico pubblico numero 1 sarà certamente il Brasile, paese che ospita il girone di qualificazione. Dopo tanti anni di dominio assoluto è certamente un Brasile ancora forte, ma rinnovato, e che negli ultimi anni ha perso per strada quel dna da vincenti e quel killer instict che lo hanno spesso contraddistinto. Certo, nel ranking mondiale i verdeoro sono quarti, ma la sensazione è che al momento Bruno e compagni siano un passo indietro ai nostri ragazzi, e anche l’assenza di Leal avrà un suo peso specifico, con Lucarelli unico uomo di esperienza internazionale fra gli attaccanti laterali.

Jesus Herrera Cuba
Foto Volleyball World

Per restare in zona America, si presenta ambiziosa Cuba, anche se senza Simon la nazionale caraibica perde tanto, soprattutto in potenza e carisma. Squadra comunque da prendere con le pinze, molto discontinua, ma che nella giornata sì può rifilare un 3-0 a chiunque. Paga forse l’assenza di un palleggiatore di livello internazionale, ma la triade laterale formata da Herrera, Yant e Mergarejo, complici le importanti esperienze in Italia, ha fatto maturare molto il gruppo. Servirà tanta ricezione, ma soprattutto tanta pazienza, per limitare il loro gioco senza snaturare il nostro.

Georg Grozer Julian Zenger Germania
Foto CEV

La Germania, reduce da un discreto Europeo, ha dimostrato che pur mancando di centimetri in banda ha una squadra talentuosa che sa giocare bene sulle mani del muro e spinge tanto dai 9 metri. Contro di loro sarà importante non innervosirsi e ricordarsi di essere dritti e invadenti a muro, sperando che Grozer non sia in giornata da 30 punti.

Fra le restanti squadre c’è poi il rinnovato Iran, capace di giocare ad ottimi livelli per piccoli sprazzi di partita, salvo poi perdersi in un bicchiere d’acqua, anche a causa di una ricezione che non garantisce continuità di rendimento. Un gradino più sotto troviamo poi Ucraina e Repubblica Ceca, due squadre che – escluso il capitano ucraino Plotnytskyi – non hanno grandi individualità, ma giocano bene insieme e mettono sempre in campo il 110%. Due avversarie alla portata dei nostri azzurri, ma che non vanno di certo sottovalutate, anche perché ogni singolo set potrebbe fare la differenza nel risultato finale del torneo.

Seyed Mousavi Iran
Foto Volleyball World

Maglia nera del torneo sembra essere il Qatar, che nel ranking internazionale è diciassettesimo subito dietro Ucraina e Germania, ma con giocatori di poca esperienza e caratura internazionale: potrebbe essere il match giusto per far tirare il fiato alle prime linee e schierare le nostre riserve. Insomma, tante partite e tanti avversari con caratteristiche diverse, tutti però ampiamente alla portata dei nostri beniamini, che devono solo giocare sereni e spensierati come fanno ormai da due anni a questa parte per tornare dal Brasile con l’importante pass olimpico in mano.

di Paolo Cozzi

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