La Nazionale Maschile è ai quarti di finale della rassegna iridata in corso di svolgimento nelle Filippine grazie al 3-0 con il quale ha regolato l’Argentina (clicca QUI) al termine di un match davvero ben giocato. Ieri Giannelli e compagni sono stati artefici di una prova convincente riuscendo ad avere la meglio di un’avversaria che nella prima fase aveva fatto davvero bene. Ora però è tempo di voltare pagina per gli uomini di De Giorgi che mercoledì alle ore 9.30 (diretta Rai 2, DAZN, RaiPlay.it, Rainews.it, VBTV) affronteranno il Belgio in quello che rappresenterà il re-match della fase a gironi. In casa azzurra c’è fiducia e ottimismo per quanto accaduto fino a ora, ma anche la consapevolezza che si sta giocando un torneo semplice, come ha spiegato Mattia Bottolo.
“Quella di ieri è stata una prestazione che cercavamo di fare da qualche partita, soprattutto dal girone, ma non ci eravamo riusciti a pieno. Quella con l’Argentina, invece, è stata una di quelle partite durante la quale vedi che la squadra è presente in tutti i fondamentali e riesce a esprimersi bene. Insomma, è stato una buona espressione di quello che è il nostro gioco. Mi è piaciuto, in particolare, come nei momenti di difficoltà, soprattutto del primo e del terzo set, c’è stato un qualcosa o qualcuno che è riuscito a dare un 1% in più. Per esempio qualche difesa nel primo set, qualche toccata a muro importante, oppure la serie in battuta di Yuri (Romanò, ndr) nel terzo set. Ci sono state diverse espressioni dei punti di forza personali in momenti chiave. Mercoledì affrontiamo il Belgio, contro cui vogliamo prenderci la rivincita. Sapevamo che poteva essere un incrocio ed è bello avere questa opportunità. Per fortuna c’è capitata l’occasione.
Lo schiacciatore azzurro poi prosegue: “Ci presenteremo in campo per partire subito forte, nella partita del girone forse non ci aspettavamo un Belgio così solido e capace di esprimere questo livello di gioco in tutte le partite disputate. Contro di loro abbiamo impiegato un po’ di tempo a trovare il giusto ritmo. Adesso li conosciamo meglio e sappiamo che avversari ci troveremo di fronte”.
Un’ultima riflessione sulle gare da dentro o fuori: “Rispetto al girone, entrambi ci troviamo spalle al muro, quindi si avverte più pressione e soprattutto sale l’adrenalina. Ogni dettaglio sarà fondamentale. Chi vive di sport, comunque, è abituato certi momenti e noi viviamo per questo”.
(fonte: FIPAV)