Bimbe ultrà. Ecco il segreto del Cus Torino

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Di Redazione

Sport per famiglie? Si, grazie! La pallavolo è anche questo; basti pensare che la curva del Barricalla Cus Torino, i cosiddetti “ultrà”, è composta da giovani ragazzine che ogni domenica, durante le partite casalinghe, sostengono le proprie beniamine tra cori e applausi, come riportato dell’edizione odierna de “La Stampa Torino“.

La voce non è quella profonda e roca dei capi ultrà e anche l’assetto sugli spalti è piuttosto composto. Si chiama Monster Block la curva del Barricalla Cus Torino di volley, idioma che indica il muro nella sua accezione più dirompente, ma di mostruoso ha davvero poco.

Dimenticate gli energumeni da stadio, il tifo del Cus è in mano a un centinaio di bimbe tra i 9 e i 15 anni che fanno parte del settore giovanile del club o delle società associate. All’inizio erano poche e silenziose, poi sono diventate sempre di più grazie ai successi della prima squadra e alla campagna del club, che consente l’ingresso scontato ai tesserati e ai loro accompagnatori.

A coordinare il gruppo c’è Walter Sardone, volontario dell’associazione Primo Nebiolo: è stato lui a procurarsi striscioni e tamburi e pure a suggerire i cori: insomma, è lui il vero capo ultrà. Ormai la voce delle piccole cussine si sente, sempre più alta, partita dopo partita, e non è mica un caso se il Barricalla, tanto spaesato fuori dalla cinta daziaria torinese, ha vinto sempre davanti alle proprie tifose. Anche nell’ultima sfida contro Ravenna tutto è andato liscio come, vittoria netta per 3-0 la curva lì ad applaudire sotto gli occhi di mamma, papà e istruttori, prima dell’ormai tradizionale invasione di campo a caccia di selfie e autografi.

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