Biella, Mariottini verso Castelfranco: “La chiave per vincere? La convinzione”

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Di Redazione

Meno quattro. L’emozione dei Play Off si avvicina. La Prochimica esordirà domenica sera (ore 18.00) in trasferta contro la FGL Pallavolo Castelfranco. Un traguardo che è già diventato storia per il Club biellese, sempre più orgoglio sportivo del territorio: «Non me lo sarei mai aspettata – commenta il capitano delle nerofucsia, Cristina Mariottini –. A inizio stagione ero tuttavia convinta delle capacità della squadra e sapevo che avremmo fatto bene. Questa però è la ciliegina sulla torta, un’opportunità unica che ci siamo conquistare con le unghie e con i denti, superando mille difficoltà».

La Prochimica oggi vive una bellissima favola: «Ricorda quella di Cenerentola… – commenta Cristina –. È un enorme traguardo per noi e per la Società. Bello vedere la “squadra di quartiere” giocarsi la promozione in A2. Come stiamo? Stiamo bene, abbiamo sfruttato questo periodo di stop per recuperare qualche acciacco e abbiamo più che altro guardato nel nostro piatto, concentrandoci su allenamenti tecnici così da riuscire a prepararci al meglio».

Per provare a superare il turno serviranno energie fisiche ma soprattutto forze mentali: «La convinzione secondo me sarà la chiave principale per provare a vincere. Non dovremo farci prendere dall’agitazione, ma essere determinate e attente, poi il resto verrà da sé. Le capacità ci sono. Forse individualmente siamo al di sotto di tante avversarie, ma sopperiamo a questo gap con il nostro essere squadra».

Nel match di ritorno, sabato 22 maggio al PalaSarselli, la Virtus purtroppo non potrà contare sul supporto del pubblico di casa. Aver conquistato un’altra storica vetta dopo il salto in B1 senza poter festeggiare insieme alla propria tifoseria è sicuramente il rammarico più grande: «Nonostante ci seguano in tantissimi sui social, sarebbe stata un’altra cosa giocare con il calore dei tifosi sugli spalti. Una persona che tempo fa era venuta a vederci a Chiavazza mi ha detto che era quasi come assistere a una partita di A1. Questo mi ha reso super orgogliosa. I nostri tifosi ci hanno dato una grossa mano negli anni passati, sono una parte della nostra promozione. È un vero peccato che non possano essere con noi al palazzetto in questo momento importante della stagione e della storia del Club».

In settimana la Virtus ha confermato Elena Ubezio nel ruolo di Direttore Sportivo e Team Manager: «Come avevo già detto, “Ube è Ube”. È una pedina fondamentale. Come solo lei sa fare, è riuscita a coinvolgere e amalgamare tutta la Società. Dal Minivolley alla Prima Squadra. Serviva una persona come lei nei posti di comando. Ha trasmesso tranquillità e fiducia. Il suo impatto sulla Prima Squadra si è sentito fortemente, così come in tutte le altre aree del Club».

Spinta da un rinnovato entusiasmo, la Virtus guarda quindi con ottimismo alle prossime tappe del proprio futuro: «Adesso ci godiamo i Play Off – conclude Cristina Mariottini –, chissà quando e se ci ricapiteranno. Ce la metteremo tutta per riuscire ad arrivare il più lontano possibile. Comunque andrà a finire, nulla cancellerà tutto il buono costruito in questa stagione».

(Fonte: comunicato stampa)

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Bergamo conferma lo staff di coach Parisi per ricominciare da dove è arrivata

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Bergamo blinda anche il suo staff tecnico. Dopo quella di Carlo Parisi, arriva la conferma anche dei suoi più stretti collaboratori: il vice, Marcello Cervellin, il preparatore atletico Luca Rossini e lo scoutman Alessandro Bianciardi. E, con loro, anche per lo staff medico si proseguirà il percorso nel segno della continuità con i medici Alberto Baldi e Maurizio Gelfi, la nutrizionista Marta Gamba e i fisioterapisti Matteo Gandolfi e Matteo Bonfanti. E come Team Manager ci sarà ancora Ludovico Carminati.

Così, mentre Rossini condivide l’avventura in Nazionale con Parisi e lo Staff di Velasco, Cervellin lavora in palestra per tenere in allenamento Linda Manfredini, rimasta a Bergamo per terminare l’anno scolastico.

Ed è proprio il secondo allenatore rossoblù a tirare le somme di un’annata speciale, provando a spiegarne i segreti: “Si è creato subito un buon rapporto tra i componenti dello staff, la squadra e la società. Poi abbiamo avuto l’abilità di sfruttare un inizio di campionato senza big in molte delle squadre avversarie che ci ha permesso di andare in fiducia per il resto della stagione. Forse avremmo potuto fare un po’ meglio nella parte finale dell'anno, anche se bisogna riconoscere che ci sono stati degli scontri con squadre di caratura superiore. A Bergamo ho trovato un ambiente dinamico in un campionato in cui è andato tutto bene, un contesto che ha dimostrato cultura sportiva anche nei piccoli momenti di difficoltà. Perché quando le cose vanno bene è tutto più semplice, ma nei momenti in cui i risultati non venivano, la società ci ha messo in condizione di tranquillità e organizzazione per fare il meglio possibile”.

C’è qualcosa che avrebbe voluto fare in modo diverso?

“Avrei voluto fare qualche risultato in più alla fine della stagione che ci avrebbe permesso di fare una partita di più in casa nella fase dei Play Off e di avere qualche possibilità in più per allungare il nostro percorso. Ma non si può chiedere tanto di più a questa stagione”.

E ora?

“Ora dobbiamo lavorare per ricreare situazioni simili di fiducia della squadra e di fiducia reciproca da parte di tutti noi e poi limare ogni piccolo particolare in cui tutti possiamo migliorare. E’ utopico pensare che si possano ricreare le stesse situazioni dello scorso anno, in cui siamo stati bravi ma abbiamo avuto anche un po’ di fortuna. Quella fortuna che forse non avremo, potremo aggiustarla migliorando ogni dettaglio con l’obiettivo di confermare ciò che abbiamo fatto, che sarebbe un grandissimo risultato. Se poi venisse anche qualcosa in più…”.