Bergamo riparte da Luciano Bonetti: “Non ho mai pensato di chiudere”

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Di Redazione

Sono cambiati i tempi, il Volley Bergamo ha cambiato più volte pelle e ha dovuto far fronte a sfide sempre impegnative, ma Luciano Bonetti è rimasto un punto fermo. E in un’intervista a Ildo Serantoni, pubblicata oggi su L’Eco di Bergamo, lo storico presidente orobico rivela di non aver mai messo in discussione la sopravvivenza della società, neppure nei momenti più duri dell’emergenza Covid: “Può sembrare strano, ma non ho mai pensato a un’eventualità del genere. Per un lungo periodo, da febbraio a maggio, come imprenditore avevo per la testa altri pensieri: la mia famiglia anzitutto, ma anche la mia azienda, che è un insieme di famiglie che si guadagnano da vivere con questo lavoro. La pallavolo, in quel periodo, non era al centro delle mie attenzioni“.

Poi, però, le cose sono cambiate: “Da maggio in avanti, quando è ricominciata la vita ed è ripresa, sia pure con qualche limitazione, l’attività di ogni giorno, mi sono detto che anche lo sport era chiamato a dare un segnale di sopravvivenza: sarebbe stato importante soprattutto per Bergamo, che nella nostra squadra ha trovato un simbolo in cui identificarsi“. E molti sponsor hanno aderito al progetto: “Sulla maglia della stagione che va a incominciare avremo una dozzina di marchi, sono tutti amici che hanno voluto affiancarci anche in questa situazione difficile e che ringrazio sinceramente, senza retorica“.

Bonetti prevede però una stagione difficile, che definisce “di sopravvivenza”, e non solo per motivi economici: “In Italia si è determinata una situazione di squilibrio che non giova a nessuno, nemmeno alla strapotente Conegliano che distanzia anni luce il resto del lotto. Una squadra che impacchetta la Supercoppa lasciando a 17-­18 punti le avversarie di semifinale e finale è senza competitori. E ciò non giova nemmeno a lei, che non può provare gusto quando vince tanto facilmente“.

Anche per la Zanetti Bergamo non si prospetta un anno facile: “Sarà dura, durissima, ma è una gioia esserci. So che non è una squadra da sogno, le chiederò soltanto di dare il massimo fino all’ultima palla, come è nella storia del nostro team e di noi bergamaschi: il ‘Mola mia’ vale anche per il volley. Comunque, Panzetti e Veneziani mi hanno detto che la nuova palleggiatrice portoricana (Natalia Valentin, n.d.r.) è una ragazza di talento. Purtroppo non so quando potremo avere la nostra opposta Faucette. Per lei è complicato arrivare qui dall’America, perché non è sola: ci sono anche il suo compagno e la loro bambina di cinque mesi“.

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