Bergamo non molla: tifosi ovunque e squadra sul pezzo

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Di Stefano Benzi

Mentre la squadra continua a soffrire in fondo alla classifica e a subire pesanti sconfitte, mentre ci si interroga sul futuro della società e il presidente Luciano Bonetti con  tutta la sua area marketing continua a percorrere qualsiasi possibile scenario per dare continuità alla storia della pallavolo a Bergamo, è d’obbligo sottolineare il contributo dei tifosi.

Al PalaNorda di sicuro non si stanno vivendo serate di festa ma la gente non manca mai e domenica scorsa, a Pesaro, si sono presentati bardati nei colori d’ordinanza con sciarpe e tamburi almeno una cinquantina di tifosi: una vera e propria trasferta del cuore, hanno cantato e sostenuto la loro squadra fino all’ultimo pallone che ha chiuso il match sul 3-0 per la MyCicero e poi sono tornati a casa. Una trasferta da ottocento chilometri in poche ore per rientrare con le ossa rotte. Ma anche un atteggiamento esemplare e un comportamento perfetto.

Il libero della Foppapedretti Bergamo Paola Cardullo ha analizzato la sconfitta in modo molto concreto: “Stiamo uscendo da un periodo molto difficile, ma di lavoro da fare ce n’è ancora tanto e purtroppo ci vuole tempo: le difficoltà sono in tutti i fondamentali, anche in difesa potevamo fare di più. Non mi aspettavo una partita così, ma torniamo a casa e si riparte”.

Stesso spirito espresso anche dal tecnico, Stefano Micoli: “Incassiamo l’ennesimo colpo ma non molliamo di un centimetro”.

Esemplare anche il comportamento della squadra che fuori dal campo si è segnalata per la meravigliosa iniziativa di un calendario dedicato alle donne che soffrono violenza in famiglia e sul posto di lavoro. Un lavoro straordinario dal punto di vista umano ma anche artistico del quale parleremo più approfonditamente a breve.

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Bergamo conferma lo staff di coach Parisi per ricominciare da dove è arrivata

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Bergamo blinda anche il suo staff tecnico. Dopo quella di Carlo Parisi, arriva la conferma anche dei suoi più stretti collaboratori: il vice, Marcello Cervellin, il preparatore atletico Luca Rossini e lo scoutman Alessandro Bianciardi. E, con loro, anche per lo staff medico si proseguirà il percorso nel segno della continuità con i medici Alberto Baldi e Maurizio Gelfi, la nutrizionista Marta Gamba e i fisioterapisti Matteo Gandolfi e Matteo Bonfanti. E come Team Manager ci sarà ancora Ludovico Carminati.

Così, mentre Rossini condivide l’avventura in Nazionale con Parisi e lo Staff di Velasco, Cervellin lavora in palestra per tenere in allenamento Linda Manfredini, rimasta a Bergamo per terminare l’anno scolastico.

Ed è proprio il secondo allenatore rossoblù a tirare le somme di un’annata speciale, provando a spiegarne i segreti: “Si è creato subito un buon rapporto tra i componenti dello staff, la squadra e la società. Poi abbiamo avuto l’abilità di sfruttare un inizio di campionato senza big in molte delle squadre avversarie che ci ha permesso di andare in fiducia per il resto della stagione. Forse avremmo potuto fare un po’ meglio nella parte finale dell'anno, anche se bisogna riconoscere che ci sono stati degli scontri con squadre di caratura superiore. A Bergamo ho trovato un ambiente dinamico in un campionato in cui è andato tutto bene, un contesto che ha dimostrato cultura sportiva anche nei piccoli momenti di difficoltà. Perché quando le cose vanno bene è tutto più semplice, ma nei momenti in cui i risultati non venivano, la società ci ha messo in condizione di tranquillità e organizzazione per fare il meglio possibile”.

C’è qualcosa che avrebbe voluto fare in modo diverso?

“Avrei voluto fare qualche risultato in più alla fine della stagione che ci avrebbe permesso di fare una partita di più in casa nella fase dei Play Off e di avere qualche possibilità in più per allungare il nostro percorso. Ma non si può chiedere tanto di più a questa stagione”.

E ora?

“Ora dobbiamo lavorare per ricreare situazioni simili di fiducia della squadra e di fiducia reciproca da parte di tutti noi e poi limare ogni piccolo particolare in cui tutti possiamo migliorare. E’ utopico pensare che si possano ricreare le stesse situazioni dello scorso anno, in cui siamo stati bravi ma abbiamo avuto anche un po’ di fortuna. Quella fortuna che forse non avremo, potremo aggiustarla migliorando ogni dettaglio con l’obiettivo di confermare ciò che abbiamo fatto, che sarebbe un grandissimo risultato. Se poi venisse anche qualcosa in più…”.