B1 femminile, Arianna Prati del Pomezia: “Girone d’andata non totalmente negativo”

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foto Fabio Angelini
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Seconda battuta d’arresto interna della stagione per lo United Volley Pomezia. La formazione di coach Gianluca Tarquini ha ceduto al Volleyro’ per 1-3 (25-22, 19-25, 15-25 e 20-25) al termine di una prova non brillante come conferma il martello (o opposto) classe 2004 Arianna Prati: “Abbiamo avuto un buon approccio alla partita, mettendo in campo una forte volontà di portare a casa il primo parziale e così è stato. Dopo il primo set, le avversarie hanno intensificato un certo tipo di gioco veloce e abbiamo fatto fatica per restare al loro passo. Chiaramente ci sono state delle cose che non sono andate e stavolta non siamo riuscite a reagire, entrando in un “loop” di negatività e poca determinazione. Va dato atto al Volleyro’ di aver meritato la vittoria, ma sicuramente non è stata una delle nostre migliori esibizioni stagionali e quindi dobbiamo mettere al più presto alle spalle questa partita”.

In questo momento la formazione pometina è scivolata al quinto posto (assieme a Clementina Ancona), a dieci punti dalla vetta. “L’anno scorso fummo protagoniste di un girone d’andata non buono e poi ci fu un netto cambio di passo che ci portò a sfiorare la conquista dei play off – ricorda Prati – Ora abbiamo fatto un girone d’andata non totalmente negativo, quindi partiamo da una “base” migliore rispetto alla passata stagione: dobbiamo dare continuità alle nostre prestazioni e cercare di fare più punti possibili”.

Nel prossimo turno c’è la trasferta in Toscana contro Liberi e Forti che ha solo due punti in meno: “Analizzeremo le qualità dell’avversario, ma è fondamentale concentrarci su noi stesse, ricompattare il gruppo e far uscire lo spirito di squadra che ha sempre caratterizzato lo United Volley Pomezia”.

Prati è arrivata in questa squadra all’inizio della scorsa stagione: “Ma ero reduce da un grave infortunio al ginocchio e il recupero l’ho terminato solamente a inizio 2023, quindi successivamente non è stato facile guadagnare spazio. Quest’anno sono cambiati alcuni elementi del gruppo e ho cominciato l’anno sportivo a pieno regime. Sto avendo un po’ di spazio, ma c’è sempre il desiderio di poter giocare di più anche se aspetto il mio momento con positività”. 

(fonte: Comunicato stampa)

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Raisa Enescu, il talento non aspetta: miglior schiacciatrice (a 13 anni!) delle finali U18

Giovanili

Non ha ancora compiuto 14 anni, ma ha già lasciato un segno profondo sulla scena della pallavolo giovanile italiana. Raisa Enescu, classe 2011, è stata premiata come Miglior Schiacciatrice alle Finali Nazionali del Campionato Italiano Under 18, vinte con la sua Imoco. Un risultato che parla da sé: il futuro è già qui.

Originaria della Romania, dove ha iniziato il suo percorso sportivo, Raisa si è trasferita in Italia due anni fa (QUI la nostra intervista fatta nel 2024). Da allora, la sua crescita è stata impressionante. In breve tempo ha saputo unire tecnica, forza e un'ottima capacità di leggere il gioco, imponendosi anche contro avversarie con qualche anno di esperienza in più.

Alle Finali U18 ha brillato per continuità ed efficacia, confermandosi un punto di riferimento per la sua squadra. In campo ha mostrato sicurezza, lucidità e una grinta fuori dal comune per la sua età. Né la pressione del palcoscenico né la differenza d'età con le altre giocatrici l'hanno frenata: ha risposto con prestazioni solide e giocate da predestinata.

Il suo talento, naturalmente, non è passato inosservato. Già ad aprile, Raisa ha rinnovato l'accordo con l'Imoco Volley per la prossima stagione, una scelta che conferma la fiducia in un potenziale che continua a crescere.

Determinata, ambiziosa e con una passione autentica, Raisa ha ben chiaro che il talento da solo non basta. A 13 anni ha già imparato il valore del lavoro quotidiano, della dedizione e dell'amore per lo sport.

Il premio come Miglior Schiacciatrice non è un traguardo, ma l'inizio di un percorso promettente. La strada è ancora lunga, ma Raisa Enescu ha tutto per percorrerla da protagonista.

Di Alessandro Garotta
(© Riproduzione riservata)