B maschile, Nova Volley torna al successo: Paoloni Macerata battuta al tie break

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La Nova Volley torna al successo, il primo del 2024, superando al tie break la Paoloni Macerata. Monumentale la prova di capitan Torregiani autore di 38 punti ma tutti i neroverdi hanno dimostrato grande carattere e voglia di vincere. Due punti pesanti per dare tranquillità alla classifica. Sabato trasferta sul campo della Sab Rubicone.

Si parte con Campana in regia, Torregiani opposto, Areni e Alessandrini schiacciatori, Carotti e Mangiaterra centrali, Dignani libero. Per gli ospiti Stella- Tobaldi, Persichini e Menchi centrali, Calistri e Uguccioni schiacciatori e Leoni libero.

Si parte senza strappi (7-7). Il primo doppio vantaggio è degli ospiti (9-11) con Loreto intenzionata a non lasciare scappare gli avversari. Alessandrini mura Tobaldi per la nuova parità. Campana firma il sorpasso con un tocco d’astuzia (13-12). Partita bella e combattuta in ogni punto. Il muro di Loreto ha buon gioco ma regna l’equilibrio. Alessandrini firma il +2 (19-17) e Giganti ferma il gioco. Persichini pareggia a quota 20 e Iurisci ferma il gioco. Loreto annulla due set point e chiude Loreto col muro di Torregiani 27-25. Bene Loreto con 4 muri e 11 punti di capitan Torregiani.

Si riparte con gli stessi sestetti. Entra Marchetti per Carotti (2-4). Tobaldi realizza due aces in fotocopia e Iurisci deve fermare il gioco (2-6). Entra Zazzarini per Alessandrini (2-9). L’ace di Zazzarini ridà fiato a Loreto (5-9). Giganti prova ad arginare il tentativo di rimonta (7-10). Cambio in regia per gli ospiti con Gentilucci per l’ex Stella (10-12). Campana firma il -2 (14-16). Loreto arriva -1 (16-17) ma Macerata firma il controbreak (16-20). Chiude la Paoloni con l’ace di Calistri 19-25.

Peccato per Loreto che partita male aveva recuperato da -7 a -1 senza trovare il guizzo per girare il set. Tobaldi 7 punti top scorer del set. Alla ripartenza c’è sempre Gentilucci in regia per gli ospiti. Per Loreto si parte con gli stessi protagonisti. Loreto si affida alla verve offensiva del proprio capitano (5-6). L’ace di Alessandrini firma la parità a quota 10 che mancava da un set e mezzo. Rientra Marchetti per Mangiaterra (11-11). Tobaldi firma il break e Iurisci chiede tempo (12-15). Il muro di Torregiani riporta Loreto a -1 (16-17) che però spreca un paio di occasioni e in contrattacco la Paoloni è più concreta (18-21). Entra Forconi per Campana (20-23). Chiude Tobaldi 22-25.

In avvio di 4’ set coach Iurisci preferisce Marchetti a Mangiaterra. Loreto prova a fare corsa di testa (6-4). L’ace di Campana dà il +3 (8-5). Sul -4 (13-9) coach Giganti chiede tempo. Loreto è in fuga (18-11) con l’ace di Carotti. Cambio libero per la Paoloni con Montecchiari per l’ex Leoni. Chiude Alessandrini 25-17.

Al tiebreak si lotta palla su palla (6-6). Al cambio campo è 8-6. Loreto è in fuga (10-6). Chiude 15-10 per la gioia del Palaserenelli che ha risposto all’appello sostenendo la squadra.

NOVA VOLLEY LORETO – PAOLONI MACERATA 3-2 (27-25; 19-25; 22-25; 25-17; 15-10)
NOVA VOLLEY LORETO:
Carotti 3, Conocchioli, Areni 6, Zazzarini 1, Campana 8, Torregiani 38, Alessandrini 15, Mangiaterra 1, Dignani (L), Marchetti 6, Papa (L2). All. Iurisci
PAOLONI MACERATA: Menchi 5, Tobaldi 28, Paoletti, Calistri 17, Uguccioni 5, Leoni (L), Persichini 16, Storani, Stella, Gentilucci 3, Montecchiari (L2), Elisei, Bonanni. All. Giganti
ARBITRI: Paccagnella e Marra

(fonte: Comunicato stampa)

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Giubileo dello Sport 2025, Papa Leone XIV: “L’incitamento ‘dai’ è un imperativo bellissimo”

Oltre il Volley

Lo scorso weekend, sabato 14 e domenica 15 giugno 2025, si è celebrato a Roma il Giubileo degli Sportivi, chiuso dalle potenti parole pronunciate da Papa Prevost nella messa celebrata in Vaticano a cui erano presenti, tra i tanti, il Presidente del CIO Thomas Bach, seduto vicino al Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi, e a tanti campioni come l’ex ferrarista Felipe Massa, l’olimpionico del judo Pino Maddaloni, l’ex calciatore e oggi Sindaco di Verona, Damiano Tommasi, la campionessa paralimpica Giulia Ghiretti, il campione dell’NBA Gordon Hayward, oltre a Francesco Ricci Bitti, membro d’onore del CIO.

"Non è un caso che nella vita di molti santi del nostro tempo, lo sport abbia avuto un ruolo significativo, sia come pratica personale sia come via di evangelizzazione" sono state le parole con cui Papa Leone XIV ha aperto la messa dedicata agli sportivi, citando poi l'esempio del Beato Pier Giorgio Frassati, ''patrono degli sportivi, che sarà proclamato santo il  prossimo 7 settembre. La sua vita, semplice e luminosa, ci ricorda  che, come nessuno nasce campione, così nessuno nasce santo. È l'allenamento quotidiano dell'amore che ci avvicina alla vittoria definitiva e che ci rende capaci di lavorare all'edificazione di un mondo nuovo. Lo affermava anche San Paolo VI, vent'anni dopo la fine  della seconda guerra mondiale, ricordando ai membri di un'associazione sportiva cattolica quanto lo sport avesse contribuito a riportare pace e speranza in una società sconvolta dalle conseguenze della guerra''.

"I campioni non sono macchine infallibili, ma uomini e donne che, anche quando cadono, trovano il coraggio di rialzarsi".

"Cari sportivi - ha proseguito il Pontefice -, la Chiesa vi affida una missione bellissima: essere, nelle vostre attività, riflesso dell'amore di Dio Trinità per il bene vostro e dei vostri fratelli. Lasciatevi coinvolgere da questa missione, con entusiasmo: come atleti, come formatori, come società, come gruppi, come famiglie".

"Il binomio Trinità e sport non è esattamente di uso comune, eppure l'accostamento non è fuori luogo. Ogni buona attività umana infatti porta in sé il riflesso della bellezza di Dio e certamente lo sport è tra queste. Del resto Dio non è statico, non è chiuso in sé, è comunione, viva relazione tra Padre, Figlio e Spirito Santo, che si apre al mondo".

"Ecco perché lo sport può aiutarci a incontrare Dio Trinità, richiede movimento dell'io verso l'altro, certamente esteriore, ma soprattutto interiore. Senza questo si riduce a sterile competizione di egoismi”.

“Pensiamo ad un'espressione che in lingua italiana si usa comunemente per incitare gli atleti durante le gare, gli spettatori gridano 'dai', forse non ci facciamo caso, ma è un imperativo bellissimo, quello del verbo dare. E questo può farci riflettere, non è solo un dare una prestazione fisica, ma un dare sé stessi. Si tratta di darsi per gli altri per la propria crescita, per i sostenitori, per i propri cari, per i collaboratori, per il pubblico, anche per gli avversari. Se si è veramente sportivi questo va al di là del risultato”.

Infine, citando Papa Francesco, l’augurio per tutte le atlete, gli atleti, dirigenti e volontari delle tante associazioni sportive coinvolte: “Amava sottolineare che Maria del Vangelo ci appare attiva il movimento, perfino di corsa, pronta, come sono i padri e le mamme, a soccorrere i suoi figli. Chiediamo a lei di accompagnare le nostre fatiche e i nostri slanci – ha concluso Papa Prevost -, e di orientarvi sempre al meglio, fino alla vittoria più grande: quella dell'eternità, il campo infinito, dove il gioco non avrà più fine, e la gioia sarà piena”.

Tanti gli esponenti del mondo dello sport che hanno partecipato alla messa c'era anche il Luk Lublin, squadra di pallavolo fresca di titolo maschile in Polonia, che con il suo capitano Jakub Wachnik ha omaggiato il Papa con la sua maglia.