Aversa: parola agli esordienti Grassi e Montò

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Di Redazione

I sogni son desideri.

Così recitava una canzone di un celebre cartone ma, a volte, per i più fortunati e soprattutto per i più talentuosi questi sogni diventano realtà.

È quello accaduto a due atleti della Sigma Aversa, formazione normanna militante nel campionato di A2 di pallavolo maschile, il palleggiatore Tommaso Grassi e lo schiacciatore Davide Montò. Durante il lungo viaggio (quasi 8 ore in pullman) Montò raccontava di non aver “mai fatto una trasferta così lunga, al massimo – diceva sorridendo – sono arrivato ad Avellino”. Sì perché lui l’anno scorso giocava in Serie C, con il Rione Terra Pozzuoli, in un campionato regionale. Grassi invece a livello giovanile ha vinto praticamente tutto con la Lube ma sognava “l’esordio in Serie A”. Quando la squadra è arrivata in hotel a Reggio Emilia alla reception, come scherzo del destino, Grassi e Montò vengono chiamati insieme: “Siete nella stessa stanza”. Prendono le borse e salgono qualche piano prima di ritornare giù per la cena. Nei discorsi, davanti alla televisione, prima di andare a dormire, Grassi si lascia andare ad un “chissà quando ci sarà il nostro esordio in Serie A”. Non sanno che basterà attendere pochissime ore. Ore 18 del 24 ottobre: parte la gara Conad Reggio Emilia-Sigma Aversa. Il primo set non è felicissimo per i normanni, la squadra è sotto nel punteggio. Doppio cambio per coach Pasquale Bosco: fuori Pinelli e Santangelo, dentro Grassi e Boesso.

Il palleggiatore marchigiano sta per realizzare il suo sogno: “Quando l’allenatore mi ha chiamato per entrare ho sentito i brividi lungo la schiena. Era il coronamento di un sogno, i risultati di anni di lavoro. L’emozione sulla prima palla toccata è stata grandissima, ma poi mi sono sciolto ed è andata benissimo. Abbiamo anche – dice sorridendo – fatto punto col mio primo tempo in Serie A”. Montò invece è stato ‘costretto’ ad attendere qualche minuto in più ma anche per lui si sono aperte le porte della Serie A, precisamente al quarto set, quello vinto dalla Sigma per 25-22: “In quel momento, per un attimo, mi è passata tutta la vita davanti. Ho ripercorso tutti i miei sacrifici in questo fantastico mondo ma ero felicissimo. L’allenatore ha avuto fiducia in me in un momento decisivo del parziale, sapevo bene che non potevo sbagliare. Non mi aspettavo di esordire già in questa prima gara di campionato, e questo mi ha fatto capire che lavorando sodo in palestra i risultati, prima o poi, arrivano”.

Sulla prima vittoria contro Reggio Emilia Tommaso Grassi sottolinea che “era importantissimo riuscire a conquistare la vittoria dopo una preparazione tutt’altro che facile. Praticamente abbiamo lavorato solamente 10 giorni tutti insieme e questo ha sicuramente condizionato la gara. Non abbiamo giocato benissimo ma era fondamentale tornare a casa col successo”. Domenica si ritorna già in campo, per affrontare la Materdominivolley.it Castellana Grotte: “Bisogna affrontare i pugliesi dando il massimo perché non sarà affatto facile conquistare i tre punti – chiude lo schiacciatore Montò -, ci stiamo preparando bene sperando di arrivare al top alla gara di domenica. Sarà bello calcare il taraflex del PalaJacazzi per la prima volta, vogliamo regalare un sorriso ai nostri tifosi”.

Entrambi poi hanno due ringraziamenti da fare: “Vogliamo dire grazie al mister che ha creduto fortemente in noi, dandoci subito fiducia e poi vogliamo ringraziare il presidente Sergio Di Meo e la società per questa fantastica avventura. Noi non ci fermiamo”.

(Fonte: comunicato stampa)

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Grottazzolina, la Yuasa Santoni batte in due gare Macerata e conquista la Serie B

Serie B / C / D

Vuole completare l’alfabeto la Yuasa Battery Grottazzolina che, dopo una splendida Superlega conquistata e difesa, da qualche ora si è concessa il bis. La Yuasa Santoni, dopo un cammino strepitoso in Serie C, ha conquistato infatti la Promozione in Serie B vincendo la finale playoff in due gare. Il secondo e decisivo successo arriva per 3-1 in casa dell’Axore Macerata, con anche un gruppo di Skapigliati al seguito, che non è voluto mancare a questo appuntamento con la storia. Una storia assolutamente da raccontare quella della squadra di coach Delvecchio, che in Serie C ha saputo essere protagonista fin dall’inizio. 

E questa storia va raccontata perché coach Delvecchio, e vicino a lui un instancabile e preziosissimo Andrea Nicolini, hanno lavorato con un gruppo composto per 12 giocatori su 13 provenienti dalla cantèra di M&G Scuola Pallavolo. Il tredicesimo non era di certo un giocatore banale, bensì quel Aleksandar Mitkov che ha addirittura saputo fare doppietta: era infatti nel gruppo che ha conquistato a Siena la promozione in Superlega.

La storia scritta ormai più di un anno fa e la voglia di ripartire dal “basso”, con un progetto differente ma che ha esaltato il suo essere un campione speciale. Lui era il riferimento e l’uomo di maggiore esperienza, con i suoi 28 anni, ma intorno a lui un’età media incredibilmente bassa con il più giovane atleta classe 2009.

In generale un’età media che non tocca i 20 anni con tanti elementi nati nel 2006, 2007 e 2008 e tutti rigorosamente "fatti in casa", espressione di una realtà che per dimensioni geografiche e demografiche potrebbe anche essere un quartiere di tante altre contendenti cittadine. Il tutto con una guida tecnica giovanissima, formata da Michele Delvecchio, 37 anni e subito vincente al suo primo anno a Grottazzolina, e da un Andrea Nicolini, anche lui frutto di questo mondo che non smette mai di stupire come quello della M&G Scuola Pallavolo. 

E a Macerata sugli spalti a seguire i ragazzi erano presenti come sempre il direttore tecnico Massimiliano Ortenzi e anche il presidente Rossano Romiti, quest’ultimo doppiamente felice anche per la bella soddisfazione... familiare. “Una bellissima sensazione oggi al risveglio - sottolinea proprio Romiti - continua la crescita della M&G: abbiamo ottenuto un altro risultato eccezionale, portando in Serie B la nostra seconda squadra maschile, composta per 12-13esimi da ragazzi provenienti dal nostro vivaio. Un grande “bravi” va a loro, perché non si vince mai per caso un campionato. Ma passa anche per la bontà del progetto, il lavoro, la dedizione e la passione dei tecnici e ragazzi, da chi ha giocato tutte le partite fino a chi è sceso in campo meno. Una vittoria senza dubbio di squadra”.

(fonte: Yuasa Battery Grottazzolina)