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Anna Danesi lancia la sfida all’Imoco: “Anche la Serbia era strafavorita…”

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Di Paolo Cozzi

È stata una delle grandi protagoniste dell’estate azzurra, che l’ha vista in prima fila sia nella sfortunata campagna olimpica sia nella cavalcata trionfale ai Campionati Europei, e adesso si appresta ad essere uno dei fari di quella Vero Volley Monza che sembra finalmente pronta per scalare l’ultimo scalino e provare a raggiungere la Finale Scudetto. Anna Danesi, centrale e volto di punta della squadra lombarda, si è raccontata in esclusiva ai nostri microfoni.

Prima di guardare al futuro, facciamo un passo indietro e ripensiamo al post-Olimpiade e alla cavalcata trionfale degli Europei…

Siamo state… mooooolto brave, perché alla fine dopo la grande delusione, una grande batosta, ci siamo rialzate subito. Tutti pensano che dopo Tokyo abbiamo avuto grandi confronti, in realtà non è che ci siamo parlate moltissimo… alla fine ci saremo parlate una volta, non ricordo neanche bene quando, direi dopo il primo girone degli Europei. Il resto lo abbiamo fatto in campo, dove conta davvero. Siamo state davvero brave a rialzarci subito e ad incanalare la rabbia agonistica e la pressione mediatica nella giusta direzione“.

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Quanto vi ha spronato tutta la polemica post-Olimpiade? Mi riferisco ovviamente a quella sull’eccessivo utilizzo dei social.

Tanto, tantissimo. Quando una persona viene punta nell’orgoglio, o si affossa ancora di più oppure reagisce e non permette a nessuno di trattarla così. E noi in questo ci siamo ritrovate per orgoglio personale. Ci siamo dette: siamo comunque le ragazze che hanno vinto l’argento mondiale e il bronzo l’anno prima, non è che siamo ‘sbarellate’ al punto da non sapere più giocare a pallavolo… e infatti poi l’abbiamo dimostrato, soprattutto in finale. Eravamo davvero stufe per le critiche, fin troppo pesanti, e siamo state brave a reagire e a non farci affossare“.

E pensando proprio alla finale, non eravate preoccupate di avere davanti la vostra bestia nera?

In realtà pensavamo invece che fosse il momento giusto per sfatare il tabù, davanti a tutti quei serbi. Ne avevamo le scatole piene di quella serie di sconfitte. C’era nell’aria la possibilità di vincere, alla fine loro ci hanno sempre battuto, ma secondo me più forti di noi non lo sono, detto sinceramente. Forse avremo avuto paura di loro inconsciamente, ma a questo giro sapevamo che era ora di dire basta. La differenza secondo me è stata che da loro Boskovic, su cui si basa interamente il loro gioco, è arrivata in finale cotta, mentre noi per tutti gli Europei abbiamo giocato sempre in 7, crescendo partita dopo partita“.

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Restando agli Europei, tu sei entrata di prepotenza nell’immaginario dei tifosi come Miss Muro per una “fossa” verticale a Boskovic in finale. Ti ci ritrovi? La sensazione è che tu ti senta molto a tuo agio anche in attacco, grazie ad un braccio velocissimo.

Infatti non mi piace quando me lo dicono, lo dicevano anche a Giulia Pisani e le lascio volentieri il soprannome di Miss Murone! Per carità, il muro mi piace, ma forse è il fondamentale che mi riesce meno; quest’anno in attacco sono cresciuta molto, ho cambiato il mio tipo di stacco e riesco a sfruttare meglio il mio braccio veloce. Perciò sì, mi piace essere ricordata per quel muro, però un centrale non deve solo murare e io so che in attacco posso dare molto alla mia squadra. Vorrei diventare un punto di riferimento importante sia in attacco, sia a muro“.

In cosa pensi di avere ancora margini di miglioramento e dove ti concentrerai maggiormente per migliorarti ancora?

Secondo me ancora faccio fatica a valutare la traiettoria della ricezione, molte volte mi infilo sotto la palla per anticipare e di conseguenza non ho tutti gli angoli che vorrei da poter utilizzare. Su questo ho margini di miglioramento, devo stare attenta a non schiacciarmi troppo a rete nel tentativo di arrivare veloce“.

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Guardando al fondamentale del muro, la sensazione è invece che ai centrali sia richiesta sempre più fisicità, che si stia andando in una direzione molto simile al maschile. Che ne pensi?

Sicuramente la palla negli ultimi anni sta viaggiando ad una velocità maggiore, gli attaccanti laterali non giocano più palle morbide ma palle molto tese e veloci. Secondo il mio punto di vista anche nel femminile le partite si vincono con muro e difesa. L’abbiamo visto anche quest’anno, è facile dire che le partite si vincono con l’attacco, ma io trovo che quando una squadra ti tocca a muro e ti difende ti innervosisce un sacco, e direi che il muro sta diventando sempre più importante. Forse ancora non è tanto allenato nel femminile, ma anche solo l’aiuto dei laterali è diventato fondamentale nelle strategie di squadra. Fino a qualche anno fa si giocava uno contro uno e… ciaone! Adesso se i laterali non stanno stretti e ti danno una mano sul gioco centrale si fa fatica“.

Quindi tanto lavoro fisico, ma anche mentale?

L’ho detto spesso negli ultimi anni: se finisco una partita devo finirla stanca di testa, perché sono stata dentro la partita a capire il palleggiatore avversario, cosa pensa, come ha preparato la partita, quale strategia vuole usare, e questo richiede tante energie. Gioco molto a lettura perché fisicamente riesco ad arrivare a raddoppiare su quasi ogni tipo di palla, però questo richiede davvero un gran dispendio di energia“.

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Guardando al presente, a Monza e al campionato che sta per iniziare, come la vedi? Ormai sei al terzo anno monzese, ti senti pronta per sfidare la tua ex squadra Conegliano?

L’obiettivo è quello di arrivare fino in fondo, non fermarci in semifinale. Siamo un ottimo gruppo con tanta voglia di lavorare, raramente ho visto un gruppo con una voglia così importante di stare in palestra. Adesso ovviamente non siamo ancora pronte per mettere in difficoltà Conegliano e Novara, ma stiamo lavorando per esserlo. Sono molto curiosa di vedere durante l’anno come andrà, loro sono ancora una volta strafavorite, ma anche la Serbia era strafavorita… Lo sport è bello perché è fatto anche da sorprese!“.

In chiusura di intervista, quale Anna Danesi servirà a questa Monza per sognare in grande? Con quale percentuale di attacco vuoi chiudere la stagione?

Sicuramente una Anna forte a muro e decisa in attacco. Quest’estate sono cresciuta tanto ma posso migliorarmi ancora. L’anno scorso ero sul 50%… quest’anno vorrei avvicinarmi al 53-55% ed essere presente nei momenti importanti della stagione. Con Alessia (Orro, n.d.r.) il feeling è ottimo, ce la possiamo fare!“.

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