Andrea Zampis resta nello staff di Prata: “Quest’anno mi concentrerò sull’analisi”

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Foto C.S. Prata Volley
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Di Redazione

Altra conferma nello staff della Tinet Prata di Pordenone per la prossima stagione. Rinnovati i contratti del capo allenatore Dante Boninfante, del fido secondo Samuele Papi e dello staff che si occupa della forma dei Passerotti, con il preparatore atletico Durigon e quello fisico Carra, è arrivato anche il rinnovo di Andrea Zampis, pedina fondamentale dello staff, sia nel lavoro quotidiano in palestra che in quello più “nascosto” svolto a tavolino. Zampis, infatti, in questi anni pratesi si è sempre occupato della match analysis, fornendo dati di qualità sul gioco delle squadre avversarie oltre che sull’efficienza della Tinet e permettendo di preparare al meglio tutte le gare.

Questo sarà per me il terzo anno a Prata – commenta il rinnovo il tecnico cividalese – e sarà leggermente diverso dai due precedenti, perché mi concentrerò maggiormente sull’analisi e meno sul lavoro svolto in palestra. Cercherò comunque di carpire il più possibile i segreti del mestiere da allenatore da Dante e Samuele. Mi aspetto un campionato in crescita. La rosa è buona, e i risultati sicuramente arriveranno“.

La scorsa stagione – ricorda Zampis – è stata entusiasmante. All’inizio pochi credevano fino in fondo che potessimo ottenere certi risultati. È stata una scommessa vinta grazie al lavoro di allenatore e squadra, e sicuramente alla sinergia tra noi dello staff, che ha permesso alla squadra di lavorare con obbiettivi precisi“.

Sto preparando il modello prestazionale della A2 – spiega l’assistant coach di Prata – riferita ai dati della scorsa stagione. La sensazione è che quelli che per noi erano i fondamentali vincenti, salendo di categoria, sicuramente saranno meno prestanti. Sarà pertanto necessario aumentare la qualità in attacco ed essere più cinici nel concretizzare le opportunità“.

Zampis racconta così la sua attività quotidiana: “Il lavoro svolto dallo scoutman è importante per lo staff, il suo lavoro può essere il termometro delle prestazioni del gioco proprio o quello degli avversari. I dati che si acquisiscono permettono all’allenatore di focalizzare l’attenzione su cosa lavorare e se il lavoro che si sta svolgendo sta andando nella direzione giusta, indipendentemente dall’avversario. Spesso si sente dire che una squadra riceve con il 50% o attacca con il 40%. Il lavoro che faccio io è capire cosa succede nel restante 50-60% dei casi. Credo che sia un falso mito quello che dice che il lavoro dello scoutman sia quello di dare solo i numeri…

Credo – continua Zampis – che l’analisi video sia una cosa molto importante. Io preparo i video delle situazioni di gioco degli avversari che distribuisco ai nostri giocatori, affinché arrivino alla partita con più informazioni visive chiare, come se avessero già giocato più volte contro i prossimi avversari. Poi ci sono i video dei propri giocatori: far vedere loro i propri pro e contro li aiuta a focalizzare l’attenzione sugli obbiettivi che l’allenatore pone in allenamento. Se sei bravo a mettere l’attenzione sulle cose importanti da fare, puoi essere di grande aiuto alla squadra. In poche parole il lavoro dello scoutman è quello di oggettivare con i numeri e le immagini il lavoro presente e futuro della squadra“.

Le figure specializzate in questo ruolo, però, sono poche: “Richiesta e offerta si scontrano con i budget – commenta Zampis – e con la reale valutazione che le società o gli allenatori danno allo scoutman per impostare il proprio lavoro. Avere lo scoutman al giorno d’oggi è un lusso perché giustamente prima vengono i giocatori, poi i preparatori atletici. In un’epoca dove, per far quadrare il bilancio, c’è bisogno di figure multitasking, la figura dello scoutman deve inserirsi all’interno di una della altre figure dello staff.

Per poter analizzare i dati e ottenere le informazioni e però necessario che qualcuno questi dati li reperisca e li sistemi, e questo è purtroppo il lavoro più pesante e meno gratificante, ma che rappresenta il valore aggiunto per chi lo sa fare bene… Le gratificazioni sono poche, ma se hai la fortuna di lavorare in staff di qualità come a Prata o come è stato per me a Martignacco, le gratificazioni non mancano, sono gli stessi giocatori a dartele“.

(fonte: Comunicato stampa)

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Sophie Blasi, miglior libero di A2, è il colpo della Futura Busto Arsizio

A2 Femminile

Colpo grosso in seconda linea per la Futura Volley Giovani Busto Arsizio, che affida il governo della seconda linea a Sophie Blasi! Premiata come miglior libero nelle ultime due stagioni di A2, l’atleta classe 2002 originaria di Bologna rappresenta un tassello di fondamentale importanza nello starting six bustocco, con coach Gianfranco Milano che potrà contare su un elemento dalle grandi qualità tecniche.

La giocatrice ex Olbia lavora ottimamente sia col bagher di ricezione che in fase di difesa, è dunque un libero completo e dal gran carattere: riesce sempre a coinvolgere le compagne, è collaborativa, dedita al lavoro e sa prendersi responsabilità importanti, confermate da numeri eccellenti e da un palmares già molto ricco nonostante la giovane età.

Sophie è figlia d’arte, papà Andrea è stato un giocatore di basket negli anni ’90 vincendo uno scudetto con l’Olimpia Milano, ma la sua passione è stata subito la pallavolo, imparata soprattutto a Orago e al Volleyrò di Roma. Giocando da schiacciatrice, con la maglia del club varesino ha vinto un titolo nazionale Under 14 nel 2016 (con tanto di premio come miglior attaccante) e uno Under 16 nel 2017; in forza alla società romana ha aggiunto alla sua bacheca la doppietta scudetto Under 16 e Under 18 nel 2018.

In quegli stessi anni Blasi ottiene ottimi risultati con le Nazionali giovanili (oro agli Europei Under 16 del 2017 e argento agli Europei Under 17 del 2018) mentre l’esordio in A2 arriva nella stagione 2019/20 con Montale. È nel 2022/23 che Sophie cambia definitivamente ruolo, iniziando la sua carriera da libero con la Millenium Brescia. L’esplosione avviene però nel campionato successivo con Olbia: chiuderà la stagione con un clamoroso 49,6% di ricezione perfetta su 613 palloni, cifre che le valgono il riconoscimento come miglior libero della serie A2. Un rendimento di altissimo livello che la giocatrice bolognese ha confermato nel campionato da poco concluso dove è stata ancora una volta la migliore nel suo ruolo con il 45,6% di perfetta su 533 palloni.

La ciliegina sulla torta è stata la convocazione allo stage azzurro ricevuta lo scorso febbraio dal CT della Nazionale Julio Velasco nell’ambito degli eventi della Coppa Italia disputata a Bologna.

E' stata una scelta semplice? “Sono molto contenta di essere alla Futura. Non ho dovuto pensarci molto e non vedo l’ora di iniziare. È una società che non ha bisogno di presentazioni, tutti me ne hanno parlato benissimo, ho avuto modo di iniziare a conoscere staff e dirigenza e ne ho avuto la conferma. Il percorso giovanile compiuto ad Orago è stato per me importante. Il ricordo dei due scudetti vinti è indelebile e di certo non dimentico tutti i derby giocati contro la Futura quando Matteo Lucchini era il coach. Io e lui ci conosciamo da tantissimi anni, siamo sempre stati avversari; ora il fatto di essere arrivata in biancorosso mi fa sorridere ma mi rende molto felice. Anche con Bianca Orlandi ci conosciamo sin dalle giovanili, poi abbiamo giocato assieme a Brescia e a Olbia e sono molto contenta di ritrovarla”.

Ma non volevo fare il libero... “Nel giovanile ho sempre giocato schiacciatrice. L’esordio da libero fu in realtà agli Europei Under 17 del 2018 (con coach Marco Mencarelli che la schierò al posto della titolare che si infortunò, Ndr): alla maglia azzurra non si dice mai di no, ma ammetto che non mi piacque per niente. Mi annoiavo. Durante la seconda stagione a Brescia ho iniziato a rivalutare la cosa e a cambiare idea, anche se attaccare mi piaceva. Ora sono contenta di averlo fatto, è stata una mia decisione e questo mi ha convinto. Sono una persona che ama le sfide, se c’è da lavorare in palestra non mi tiro mai indietro e sono la prima ad alzare la mano. Olbia con me credo che abbia fatto un grandissimo lavoro, mi ha insegnato tanto nonostante le basi le avessi dal giovanile con coach Bosetti. Ritrovarsi a fare il libero in serie A però è diverso, col tempo prendi fiducia, le responsabilità cambiano, sono di più e questo mi ha aiutato”.

Sognando una storia speciale: “Arrivo in una squadra che ha obiettivi chiari e sono onorata di far parte di questo progetto così ambizioso. Quest’anno mi piacerebbe scrivere una storia speciale, non si dice nulla però tutti lo sappiamo. Spero potremo toglierci le nostre soddisfazioni”.

E fuori dal campo?Mi piace stare con la mia famiglia, amo uscire con i miei amici anche se li vedo poco perché vivono a Bologna. Mi piace fare shopping, lo ammetto! E amo leggere. Sono laureata in Scienze della Comunicazione e sto cercando un master; ho visto che ce ne sono alcuni molto interessanti vicino a Milano in tema di comunicazione e marketing sportivo. Valuterò. Le vacanze? A giugno tornerò a Olbia perché il mare della Sardegna non si dimentica, così come le persone che ho conosciuto là e che andrò a trovare. Poi farò un viaggio a Madrid, mentre a luglio passerò un periodo a Milano Marittima per stare un po’ di tempo con i miei amici”.

Tre parole per descriverti?Competitiva, determinata e riservata”.

LA SCHEDA
Sophie Blasi
Nata il:16/12/2002
Nazionalità: italiana
Ruolo: libero
Altezza: 177 cm

LA CARRIERA
2019/20 Exacer Montale A2
2020/21 Exacer Montale A2
2021/22 Banca Valsabbina Millenium Brescia A2
2022/23 Valsabbina Millenium Brescia A2
2023/24 Volley Hermaea Olbia A2
2024/25 Resinglass Olbia A2

IL PALMARES
2017 - Medaglia d’oro ai Campionati Europei Under 16 con la Nazionale italiana
2018 - Medaglia d’argento ai Campionati Europei Under 17 con la Nazionale italiana
2021/22 - Coppa Italia di A2 con Banca Valsabbina Millenium Brescia
2023/24 - Miglior libero della Serie A2 con Volley Hermaea Olbia
2023/24 - Oro ai Campionati Europei Universitari con Bologna
2024/25 - Miglior libero della Serie A2 con Resinglass Olbia