Andrea Pistola si racconta: "Ho fatto la gavetta e non rimpiango nulla"

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Di A.G.

Italiani, popolo di allenatori. La scuola italiana rappresenta un’eccellenza a livello mondiale, apprezzata a ogni latitudine per l’efficacia, i risultati ottenuti e la gestione delle risorse umane a disposizione, con filosofie completamente opposte. C’è chi si affida alla leadership tecnica di un singolo giocatore, chi fa del gioco corale un marchio di fabbrica e chi ha fatto la storia della pallavolo grazie alla mentalità vincente.

Anche nell’ultima stagione, allenatori emergenti si sono imposti nel panorama pallavolistico nazionale e per molti di loro si è delineato un futuro pieno di speranze. Tra questi c’è sicuramente Andrea Pistola, il cui lavoro alla Bosca San Bernardo Cuneo non può passare inosservato. Un autentico capolavoro che porta la sua griffe: il tecnico marchigiano ha reso grande una “matricola”, conducendola ai playoff e non mettendo mai a rischio, neanche per una sola giornata, la categoria. Le sue ragazze sono state capaci di mettere sotto anche avversarie più quotate, mostrando una buona continuità in attacco e una superlativa generosità in difesa.

Ma questo è solo l’inizio, visto che la dirigenza del club piemontese non ha esitato a confermare coach Pistola anche per la stagione 2019-2020: il meglio deve ancora arrivare…

Quando ha deciso di intraprendere la carriera da allenatore?

L’inizio del mio percorso per diventare allenatore è stato un po’ forzato, visto che a 21 anni, quando giocavo in Serie D, ho dovuto abbandonare l’attività agonistica per un infortunio alla schiena. A quel punto ho cominciato ad allenare una squadra di ragazzine under 13 del mio paese e, dopo aver fatto la trafila in tutte le categorie, sono arrivato in Serie A”.

Quanto è stata importante la gavetta nel suo percorso?

“È stata fondamentale, perché mi ha permesso di maturare gradualmente le esperienze positive e negative necessarie per la crescita professionale e sperimentare in prima persona le dinamiche che riguardano l’allenamento e la gestione del gruppo. Non rimpiango nulla del mio percorso per arrivare in A1, che è stato particolarmente lungo, ma allo stesso tempo molto formativo”.

Chi sono i suoi modelli?

Cerco di prendere il meglio da tutti i miei colleghi. Ho sempre tenuto in grande considerazione il lavoro degli allenatori che mi è capitato di incontrare e conoscere nelle categorie minori o ai livelli più alti. Mi piace sperimentare, provare soluzioni nuove e mettermi continuamente in gioco: la proposta che cerco di offrire alle mie atlete è la più varia possibile e credo che questa sia un’arma vincente“.

Quanto può incidere l’allenatore sul successo o sulla sconfitta di una squadra?

Noi allenatori abbiamo un ruolo molto importante, che prevede la gestione del gruppo e la responsabilità della preparazione tecnica e tattica: i risultati dipendono anche dal nostro lavoro. Penso che la ‘mano’ di un bravo coach si veda soprattutto nel momento in cui si raggiungono buoni risultati con squadre non eccelse, portando le giocatrici a fare il salto di qualità“.

Nella scorsa stagione Cuneo ha centrato i play off terminando la regular season di campionato all’ottavo posto. Un giudizio sui risultati raggiunti dalla sua squadra?

Il bilancio è sicuramente positivo. Quando la scorsa estate abbiamo iniziato a costruire il roster, dopo che la società ha acquistato il titolo per giocare in A1, il mercato era già in fase avanzata. Perciò, abbiamo dovuto fare di necessità virtù, puntando su giocatrici esperte o che volevano riscattarsi da esperienze negative. Penso che alla fine abbiamo raggiunto risultati di tutto rispetto vincendo molte delle scommesse fatte”.

Quali saranno gli obiettivi della Bosca San Bernardo Cuneo per la stagione 2019-2020?

Porteremo avanti il progetto tecnico avviato nella scorsa stagione. I nostri obiettivi vanno in due direzioni: da una parte c’è il desiderio di raggiungere il risultato, cercando di terminare la regular season tra le prime otto e centrare nuovamente i playoff; dall’altra la volontà di trasmettere il giusto atteggiamento alle giocatrici per far avvicinare il pubblico alla nostra realtà”.

Come giudica questa prima fase di volley-mercato?

Il mercato di Cuneo è senza dubbio soddisfacente, visto che la società sta costruendo un buon organico secondo le proprie disponibilità economiche. Analizzando la situazione generale del campionato, credo che Conegliano si sia rinforzata molto; le altre squadre, in particolare Scandicci e Busto Arsizio, stanno cercando di avvicinarsi, migliorando il proprio roster. Sicuramente vedremo un grande spettacolo“.

Quali sono i suoi sogni nel cassetto per il prosieguo della carriera da allenatore?

Credo che l’aspetto più importante per un tecnico sia avere la possibilità di lavorare con la giusta serenità in un ambiente che apprezza il suo lavoro. Il mio obiettivo è quello di migliorare e so che la strada da percorrere è ancora molta. Poi tutti gli allenatori hanno il sogno di raggiungere il più alto livello possibile, che può essere vincere lo Scudetto o allenare in Nazionale“.

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