Andrea Mafrici nel post-Bergamo: “Troppi errori, ma non dobbiamo abbatterci”

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Di Redazione

C’è rammarico in casa Megabox Ondulati Del Savio Vallefoglia per non aver portato a casa nemmeno un punto nella sfida con il Volley Bergamo 1991. Le tre sconfitte consecutive pesano sul morale della squadra biancoverde, soprattutto dopo aver giocato alla pari con una formazione alla portata delle “tigri”. Malgrado una partenza aggressiva, Kosheleva e compagne non sono riuscite a confermare le buone cose mostrate nel primo set, anche per la scarsa incisività a muro delle centrali Aleksic e Mancini (solo 2 block a testa), poco utilizzate anche in attacco in virtù di una ricezione non impeccabile (53% di positiva e 32% di perfetta).

È stata una partita combattuta per lunghi tratti – commenta il tecnico Andrea Mafricima nei momenti importanti dei vari set abbiamo accumulato una serie troppo alta di errori, che non ci hanno permesso di capitalizzare il risultato. È migliorata l’intesa tra la palleggiatrici e le centrali, ma dobbiamo ancora lavorare su alcune situazioni d’attacco, come su palla alta con le laterali“.

La partita era fattibile – si rammarica l’allenatore – ma non dobbiamo abbatterci e cercare di partire da una buona base, da ciò che è stato fatto bene, perché ci aspetta un incontro importante (domenica 27 novembre la sfida con Casalmaggiore, n.d.r.). Bisogna necessariamente cercare di far punti per rimanere in certe zone di classifica, punti che sarebbero importanti anche per il morale“.

(fonte: Comunicato stampa)

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Bergamo conferma lo staff di coach Parisi per ricominciare da dove è arrivata

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Bergamo blinda anche il suo staff tecnico. Dopo quella di Carlo Parisi, arriva la conferma anche dei suoi più stretti collaboratori: il vice, Marcello Cervellin, il preparatore atletico Luca Rossini e lo scoutman Alessandro Bianciardi. E, con loro, anche per lo staff medico si proseguirà il percorso nel segno della continuità con i medici Alberto Baldi e Maurizio Gelfi, la nutrizionista Marta Gamba e i fisioterapisti Matteo Gandolfi e Matteo Bonfanti. E come Team Manager ci sarà ancora Ludovico Carminati.

Così, mentre Rossini condivide l’avventura in Nazionale con Parisi e lo Staff di Velasco, Cervellin lavora in palestra per tenere in allenamento Linda Manfredini, rimasta a Bergamo per terminare l’anno scolastico.

Ed è proprio il secondo allenatore rossoblù a tirare le somme di un’annata speciale, provando a spiegarne i segreti: “Si è creato subito un buon rapporto tra i componenti dello staff, la squadra e la società. Poi abbiamo avuto l’abilità di sfruttare un inizio di campionato senza big in molte delle squadre avversarie che ci ha permesso di andare in fiducia per il resto della stagione. Forse avremmo potuto fare un po’ meglio nella parte finale dell'anno, anche se bisogna riconoscere che ci sono stati degli scontri con squadre di caratura superiore. A Bergamo ho trovato un ambiente dinamico in un campionato in cui è andato tutto bene, un contesto che ha dimostrato cultura sportiva anche nei piccoli momenti di difficoltà. Perché quando le cose vanno bene è tutto più semplice, ma nei momenti in cui i risultati non venivano, la società ci ha messo in condizione di tranquillità e organizzazione per fare il meglio possibile”.

C’è qualcosa che avrebbe voluto fare in modo diverso?

“Avrei voluto fare qualche risultato in più alla fine della stagione che ci avrebbe permesso di fare una partita di più in casa nella fase dei Play Off e di avere qualche possibilità in più per allungare il nostro percorso. Ma non si può chiedere tanto di più a questa stagione”.

E ora?

“Ora dobbiamo lavorare per ricreare situazioni simili di fiducia della squadra e di fiducia reciproca da parte di tutti noi e poi limare ogni piccolo particolare in cui tutti possiamo migliorare. E’ utopico pensare che si possano ricreare le stesse situazioni dello scorso anno, in cui siamo stati bravi ma abbiamo avuto anche un po’ di fortuna. Quella fortuna che forse non avremo, potremo aggiustarla migliorando ogni dettaglio con l’obiettivo di confermare ciò che abbiamo fatto, che sarebbe un grandissimo risultato. Se poi venisse anche qualcosa in più…”.