Andrea Lucchetta racconta l’amore per Reggio Emilia. Lo sport come costanza e sacrificio

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Di Redazione

Ha fatto parte della Generazione di Fenomeni e tutt’oggi è un personaggio del volley a 360°, noto a tutti, con la sua “cresta obliqua”. Andrea Lucchetta si è raccontato in una bella intervista a “Il Resto del Carlino Reggio” , di cui vi proponiamo un estratto:

“Sono innamorato delle zone Matildiche, di Quattro Castella e di tutto il panorama della Val d’Enza. Spero di prendermi presto un appartamentino da quelle parti. La prima contaminazione, è avvenuta tanti anni fa, grazie al mio amico Luca `Bazooka” Cantagalli (altra leggenda del volley, ndr). Abbiamo disputato tante partite nella vostra città e vissuto esperienze sportive e umane indimenticabili. Oggi, vivo vicino a Modena ma vengo spesso da voi, dove ho tantissimi amici e dove ho seguito iniziative a cui tengo molto. E poi, scusi: ha visto i miei capelli? È stato proprio il dottor Guidetti (il medico reggiano col quale ha collaborato spesso, ndr) a dirmi che la mia capigliatura in diagonale sembra la Pietra di Bismantova. Ecco, questo legame è scritto anche nei miei capelli“.

Interessante il passaggio dove parla dell’importanza dello sport nella sua vita:
“I successi sono stati importanti, soprattutto come coronamento di tanti sacrifici. Nonostante ciò, ho sempre cercato di guardare avanti e di pensare al futuro. È importante fare comprendere a tutti il valore dello sport come costanza e sacrificio, elementi fondamentali per raggiungere qualsiasi obiettivo nella vita. È fondamentale fare gioco di squadra perché ci aiuta a capire come sostenere i compagni, anche quelli che vivono delle disabilità. Tutti devono imparare a fare squadra, nello sport e nella vita”.

(Fonte: Resto del Carlino – Reggio Emilia)

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