Foto Ufficio Stampa Scuola di Pallavolo Anderlini

Anderlini, Ventura: “Adoro condividere la mia più grande passione con le mie atlete”

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Di Redazione

È la donna della Winter Cup, Martina Ventura si racconta ai microfoni dell’ufficio Stampa della Scuola di Pallavolo Anderlini.

Di cosa ti occupi nella vita? “Sono allenatrice di pallavolo nel settore giovanile principalmente nelle categorie di Under 11, 12, 14 e studio presso la magistrale di scienze motorie”.

Che ruolo/i ricopri all’interno della Scuola di Pallavolo? “Mi occupo dell’organizzazione della Moma Winter Cup, in particolare delle iscrizioni al torneo, alleno come prima allenatrice una Under 11 Femminile e una Under 12 Femminile, mentre come seconda allenatrice l’Under 14”.

Da quanto tempo fai parte di questa grande società? “La stagione 2020-2021 è la quarta stagione che vivo all’interno di Scuola di Pallavolo”.

Come sei entrato a farne parte? “Sono entrata a far parte di questa famiglia grazie a Susanna Benedetti, conosciuta durante la triennale di Scienze Motorie”.

Cosa ami di questo mondo? “Adoro condividere la mia più grande passione con le mie atlete e essere sempre a contatto con le persone”.

Qual è il ricordo più bello che hai degli anni vissuti in Scuola di Pallavolo? “Il ricordo più bello è stata l’emozione delle finali della Winter Cup dello scorso anno. Dopo mesi di duro lavoro di organizzazione vivere la giornata al Palapanini è stato bellissimo. Come allenatrice poi è davvero soddisfacente apprezzare i miglioramenti delle mie piccole squadre, ogni obiettivo raggiunto è emozione!”.

Cosa ti porti dietro della pallavolo nella tua vita quotidiana? “La pallavolo mi ha insegnato che per ottenere qualcosa bisogna impegnarsi e che nulla arriva senza sacrificio. Ogni sconfitta è un punto di partenza e di crescita e anche nei momenti di duri bisogna essere in grado di sorridere e andare avanti. Sicuramente mi ha insegnato ad affrontare la vita con grinta e determinazione”.

Cosa ti sta insegnando la condizione attuale? “La situazione in cui ci troviamo mi ha insegnato che nulla è fermo ma tutto si trasforma, ciò che conoscevamo in termini allenamenti in palestra possono essere rivisitati per continuare la nostra attività e mantenere attivi gli atleti  in termini di attività fisica e passione”.

(Fonte: comunicato stampa)

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