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Anastasia Lyashko: la ripartenza dalla seconda divisione turca dopo la risoluzione con Chieri

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Le esperienze fortificano sempre. Anche quando il percorso sembra rallentare, le difficoltà si trasformano in strumenti preziosi: allargano le spalle, temprano la mente e ci permettono di ripartire con rinnovata energia. Lo sa bene Anastasia Lyashko. A vent’anni, la centrale russa ha già conosciuto la vertigine di una rapida ascesa e il peso di un periodo più complesso, in una carriera che ha molto da raccontare e altrettanto da scrivere.

Dopo un’annata con poco spazio a Chieri, Lyashko ha deciso di ripartire dal Karşıyaka SK, club della seconda divisione turca, spinta dalla voglia di affrontare nuove sfide e di giocare di più. In esclusiva, ha condiviso con noi le prime impressioni di questa nuova avventura, gli obiettivi per la stagione 2025-2026 e le riflessioni sul suo periodo in Italia.

Anastasia, per cominciare, raccontaci come stai e come hai trascorso l’estate prima di iniziare questo nuovo capitolo della tua carriera in Turchia.
“Sto molto bene. È stata un’estate ricca di attività e di momenti con le persone a cui voglio bene. Con la mia famiglia ho viaggiato in diverse parti della Russia e con le mie amiche mi sono goduta splendide giornate al mare. Mi sento fisicamente e mentalmente ricaricata, pronta ad affrontare la nuova stagione con successo”.

Dopo la risoluzione consensuale del contratto con Chieri hai firmato con il Karşıyaka SK. Cosa ti ha portato a questa decisione? Perché hai scelto proprio la seconda divisione turca come punto di ripartenza?
“In Italia ho avuto poco spazio in campo, soprattutto per la mancanza di fiducia nei confronti di una giovane giocatrice. Per me l’allenamento è una prova generale, la partita è il momento vero in cui dimostrare ciò che sai fare. Ogni atleta ha bisogno di vedere i frutti del proprio lavoro dopo un percorso lungo e impegnativo, e a Chieri questa possibilità non l’ho avuta. Il mio obiettivo è sempre stato giocare e vincere: per questo il Karşıyaka è per me una ventata d’aria nuova”.

Come sta andando il tuo ambientamento in Turchia? Come ti stai adattando alla cultura, al cibo, alla lingua e alla vita di tutti i giorni?
“In realtà non ho avuto bisogno di un vero periodo di adattamento. Forse perché mi piace davvero molto Izmir, la città in cui ho la fortuna di vivere. Le mie compagne di squadra mi hanno detto che è una delle città più europee della Turchia. Il clima è piacevole, le persone sono accoglienti, il cibo delizioso, l’atmosfera unica, il mare è vicino e tutti amano gli animali… Cosa potrei desiderare di più?”.

Come ti sei approcciata a questa nuova stagione dal punto di vista personale? Ci sono aspetti del tuo gioco su cui stai concentrando particolare attenzione?
“Mi sto concentrando su tutti gli aspetti del gioco. La mia priorità è dare il massimo in ogni partita, e il mio obiettivo personale per questa stagione è conquistare tutti i premi MVP”.

Invece quali sono gli obiettivi principali del Karşıyaka? E come pensate di raggiungerli insieme come squadra e staff?
“Sono molto soddisfatta della nostra squadra: tutti lavoriamo per lo stesso obiettivo, ovvero ottenere la promozione in Sultanlar Ligi evitando infortuni e tensioni interne, e godendoci le partite come un vero gruppo, unito e affiatato”.

Facciamo un passo indietro e parliamo della tua esperienza a Chieri. Come la valuti complessivamente?
“Credo che ogni giocatrice dovrebbe giocare almeno una volta nel campionato italiano, soprattutto una centrale, perché la pallavolo in Italia è diversa rispetto ad altri paesi. Un anno, però, è sufficiente. Ho acquisito esperienza importante per la mia crescita, e ne sono grata”.

A Chieri hai avuto poco spazio in campo. Come hai affrontato questa sfida e cosa ti ha permesso di restare motivata e continuare a migliorare?
“L’unica cosa che davvero mi motivava era pensare al mio futuro e alla possibilità di un prestito (alla fine, però, è arrivata la risoluzione del contratto, ndr). Volevo andare via e giocare. Avevo capito che dovevo allenarmi al meglio, solo per me stessa. Questo mi ha salvata come giocatrice”.

Anche se nell’ultima stagione hai avuto poche opportunità per metterti in mostra, sei comunque considerata una delle centrali più promettenti al mondo. Come gestisci le aspettative e la pressione che derivano da questo riconoscimento?
“Non c’è critico migliore di me stessa. Perciò, alla prima occasione, voglio dimostrare di essere all’altezza delle aspettative, sia le vostre che le mie”.

Durante il tuo periodo a Chieri, c’è stato qualcosa di inaspettato o speciale che ti ha fatto sentire supportata e ti ha fatto sorridere?
“La cosa più bella e inaspettata è stato il grande supporto dei tifosi di Chieri. Anche se non giocavo molto, loro erano sempre lì per me. Sentire un sostegno del genere ti fa dare il massimo non solo per la squadra, non solo per te stessa e i tuoi risultati, ma anche per le persone che ci tengono davvero. Sono molto grata a tutti loro e mando i miei più cari saluti”.

Quali sono i tuoi obiettivi per il futuro?
“Sono pienamente consapevole di avere un grande potenziale e già una discreta esperienza per essere una giovane giocatrice. Voglio essere all’altezza delle aspettative, mettermi in gioco e confrontarmi con le migliori, in diversi Paesi, perché lo trovo stimolante. Ho tanto da dare e da condividere con il mondo della pallavolo”.

Intervista di Alessandro Garotta
(© Riproduzione riservata)

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