Di Roberto Zucca
Il mondo del Beach Volley italiano sogna un nuovo duo olimpico in stile Nicolai-Lupo. Alberto Di Silvestre e Jakob Windisch hanno tutte le carte in regola per sfondare in questa disciplina sempre più tinta d’azzurro. A Udon Thani, qualche giorno fa, i due hanno ottenuto uno storico secondo posto nei Mondiali Under 21 (l’ultima medaglia era stata proprio di Nicolai con Giontella, nel 2008).
Oggi, nel giorno del debutto agli Europei Under 20 in cui spera – in coppia con Tobia Marchetto – di “prendersi la medaglia più ambita“, Di Silvestre racconta quell’excursus sensazionale fatto di conferme e sorprese:
“Un percorso bellissimo, iniziato nella pool battendo Uruguay, Austria e Cina, partite in cui abbiamo iniziato ad ingranare e a crederci. Poi la vittoria contro i padroni di casa ci ha galvanizzato: siamo arrivati agli scontri contro la Francia e soprattutto contro la Russia in gran forma. La partita con la Russia l’abbiamo vinta con le unghie e con i denti. Era una semifinale molto difficile ma ci siamo portati a casa la sicurezza di una medaglia”.
Nella finale contro il Brasile ha vinto forse l’emozione?
“Be’, ce n’era tanta. La rabbia è che mancava solo un passo per il traguardo più importante, ma è comunque un bel successo”.
Mi racconta un po’ come nasce il beacher Alberto Di Silvestre?
“Vengo da una famiglia con cui ho sempre giocato a beach. Prima in estate, affiancandolo ad altri sport, poi facendone una ragione di vita, e lasciando tutto per allenarmi a Formia con il Club Italia”.
Quanto è stato formativo questo periodo?
“Molto. Ma non dimentico le mie origini e i compagni di sempre come Paolo Cappio“.
Com’è il rapporto con Jakob, suo compagno di squadra?
“Siamo amici dentro e fuori del campo. Un legame forte, in cui ci compensiamo. Io sono quello più istintivo e lui quello che gioca con più razionalità. Forse è questo il segreto della nostra coppia“.
Quali sono i suoi obiettivi futuri?
“Gli Europei Under 20 che partono in questi giorni. E una medaglia. Visto che è sfuggita quella d’oro ai mondiali, perché non vincerla in questa occasione?”
