Al "Trofeo delle Regioni – Kinderiadi" Trentino 2017 trionfano le ragazze della Lombardia ed i ragazzi del Veneto

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Di Redazione

Sono le rappresentative della Lombardia e del Veneto, rispettivamente per il torneo femminile e quello maschile, ad aggiudicarsi ilTrofeo delle Regioni.

Questo il responso del campo, al termine delle due finali che hanno animato la mattinata del PalaTrento, riproponendo l’accoppiata già vincente dell’edizione 1998. Anno della “prima volta” del “Trofeo delle Regioni – Kinderiadi” ai piedi delle Dolomiti.

Diciannove anni dopo, quindi, la storia si ripete in una giornata iniziata con le formazioni femminili di Lombardia e Lazio impegnate in una sfida conclusa in tre set a favore dalle lombarde. Un dominio quello delle ragazze di Bruini che fin dalle prime battute hanno tenuto salda nelle mani una gara mai in discussione, contro una formazione laziale molto diversa da quella vista nei giorni scorsi, come evidenzia il premio MVP del torneo assegnato alla centrale Claudia Consoli. Da rilevare una presenza trentina in campo con Alessia Conti a vestire la maglia del Lazio e visibilmente emozionata nel poter giocare in casa un appuntamento di questo genere.

Altra musica, invece, per la seconda gara in programma, quella tra le formazioni maschili di Trentino e Veneto. Nella ripresa del gioco nel secondo set, infatti, dopo una prima frazione a favore dei veneti, i padroni di casa avevano trovato un vantaggio poi sfumato nel finale di un parziale chiuso da una scelta arbitrale non condivisa dagli atleti trentini. E costata, poi, un cartellino rosso e quindi un punto assegnato alla rappresentativa del Veneto che in 23 minuti ha chiuso set e partita. Chiusura di torneo con il passaggio ufficiale del gonfalone delle Kinderiadi al Comitato Regionale dell’Abruzzo, incaricato di organizzare l’edizione del prossimo anno.

I TABELLINI

LOMBARDIA – LAZIO 3-0

(25-19, 25-13, 25-11)

LOMBARDIA: Monza 6 (5att + 1m), Bolzonetti 11 (7att + 4ace), Magazza 8 (8att), Blasi 6 (6att), Frigerio 9 (6att + 3ace), Stucchi 2 (1att + 1m), Tellone (L). Ne: Omoruyi, Pasquino, Rossi, Obiefuna, Aquilino.

Allenatore: Massimiliano Bruini

LAZIO: Guiducci 3 (1att + 2ace), Frediane 2 (1att + 1ace), Cortella 2 (2att), Armini 10 (8att + 2ace), Consoli 3 (1att + 2m), Nwakalor 4 (1att + 2m + 1ace), Bucci (L); Fabbo 1 (1ace), Varani, Adelusi 3 (1att + 2m), Conti.

Allenatore: Simonetta Avalle

DURATA SET: 24′, 20′, 20′.

NOTE- Lombardia: 7 ace, 2 muri, 8 errori in battuta, 4 errori in attacco, 25% di attacco, 37% di ricezione positiva con il 29% di perfette. Lazio: 7 ace, 6 muri, 7 errori in battuta, 17% in attacco, 46% di ricezione positiva con il 22% di perfette.

TRENTINO – VENETO 0-3

(18-25, 24-26, 20-25)

TRENTINO: Zanlucchi 3 (3att), Falgari 5 (4att + 1m), Michieletto 7 (4att + 1m + 2ace), Leoni 15 (13att + 1m + 1ace), Ferrarese 4 (4att), Coser 4 (4att), Miorelli (L); Fronza (L), Mussari, Bonatesta 2 (1att + 1m), Franceschini. Ne: Salvadori. Allenatore: Francesco Conci.

VENETO: Ferrato 2 (1att + 1ace), Magalini 15 (12att + 1m + 2ace), Dal Corso 10 (9att + 1ace), Pol 11 (9att + 1m + 1ace), Crosato 11 (5att + 5m + 1ace), Beggiato 3 (3m), Gottardo (L); Schiro, Porro 1 (1ace). Ne: Ceolin, Palmarin, Cavasin, Donati (L).

Allenatore: Valerio Baldovin

DURATA SET: 23′, 31′, 23′.

NOTE- Trentino: 7 ace, 10 muri, 9 errori in battuta, 4 errori in attacco, 33% in attacco, 51% di ricezione positiva con il 34% di perfette.

Veneto: 4 ace, 4 muri, 12 errori in battuta, 6 errori in attacco, 31% in attacco, 60% di ricezione positiva con il 38% di perfette.

I PREMIATI DEL TORNEO

Torneo maschile:

Miglior centrale: Gianotti Alessandro (Lombardia)

Miglior schiacciatore: Lorenzo Maretti (Emilia Romagna)

Miglior libero: Mattia Gottardo (Veneto)

Miglior palleggiatore: Leonardo Ferrato (Veneto)

Miglior giocatore: Francesco Leoni (Trentino)

Torneo femminile:

Miglior centrale: Emma Graziani (Toscana)

Miglior schiacciatrice: Emma Cagnin (Veneto)

Miglior libero: Sofia Dal Monte (Emilia Romagna)

Miglior palleggiatrice: Sofia Monza (Lombardia)

Miglior giocatrice: Claudia Consoli (Lazio)

L’ALBO D’ORO DEL TROFEO DELLE REGIONI

Indoor maschile

1982 Emilia Romagna

1983 Abruzzo e Molise

1984 Emilia Romagna

1985 Piemonte e Valle d’Aosta

1987 Marche

1988 Marche

1989 Emilia Romagna

1990 Marche

1991 Campania

1992 Emilia Romagna

1994 Marche

1995 Marche

1996 Marche

1997 Marche

1998 Veneto

1999 Campania

2000 Lombardia

2001 Veneto

2002 Marche

2003 Marche

2004 Veneto

2005 Veneto

2006 Piemonte

2007 Emilia Romagna

2008 Lazio

2009 Campania

2010 Piemonte

2011 Veneto

2012 Trentino

2014 Lombardia

2015 Lombardia

2016 Lombardia

2017 Veneto

Indoor femminile

1987 Toscana

1989 Abruzzo

1990 Toscana

1991 Toscana

1992 Marche

1994 Toscana

1995 Piemonte

1996 Piemonte

1997 Emilia Romagna

1998 Lombardia

1999 Lombardia

2000 Lombardia

2001 Campania

2002 Veneto

2003 Sicilia

2004 Lombardia

2005 Lombardia

2006 Emilia Romagna

2007 Piemonte

2008 Lombardia

2009 Lombardia

2010 Emilia Romagna

2011 Piemonte

2012 Lombardia

2013 Lombardia

2014 Piemonte

2015 Lombardia

2016 Veneto

2017 Lombardia

(Fonte: comunicato stampa)

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Perugia, Lorenzetti guarda al futuro: “L’obiettivo? Andare a caccia di 5 finali!”

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La Sir Susa Vim Perugia archivia una stagione in cui il livello è stato altissimo, sotto tutti i punti di vista, e si proietta verso il futuro con le ambizioni che hanno da sempre contraddistinto il club, nella consapevolezza che sarà un’annata in cui ci sono ben 5 trofei per i quali competere.

A tracciare il bilancio e le prospettive per la prossima stagione è stato coach Angelo Lorenzetti nel corso della conferenza che ha chiuso il ciclo di incontri con la stampa di quest’anno. Il tecnico bianconero ha voluto cominciare la conferenza ringraziando i giornalisti per il rapporto di fiducia e collaborazione che c’è stato nel corso dell’intero anno, per poi passare all’analisi della stagione. 

"Quest’anno – e voglio approfittare di questo appuntamento finale per farlo -  volevo ringraziarvi perché è stato un anno in cui il livello di attenzione, di cura, di rispetto reciproco in palestra è stato altissimo, la conoscenza reciproca dell’anno precedente ha inciso e questo ci ha consentito di stare più attaccati alla classifica, ma soprattutto nei numeri, di giocare un po’ meglio dell’anno prima".

"Lo scorso anno noi avevamo un’eccellenza per il cambiopalla, un’eccellenza per la fase break, quest’anno le due fasi sono state molto più equilibrate e per il modo in cui hanno lavorato i ragazzi non posso che essere grato perché è stato un divertimento quotidiano lavorare con loro. Dopodiché questo lavoro e questo miglioramento che c’è stato nei numeri ha portato a raccogliere meno dell’anno prima, e questo è stato fonte (in quei momenti lì) di analisi profonda".

Il riferimento è stato alle due semifinali non centrate, quella di Coppa Italia e quella di campionato con Civitanova: "sono state due semifinali molto diverse; sulla prima non ho un rammarico grandissimo, perchè dopo la partita di Trento è stato tutto molto veloce e c’è stato un po’ di “scombussolamento”, per il calendario che avevamo avuto e poi per l’infortunio di Oleh. L’analisi dopo la Coppa Italia comunque ci ha garantito un riflettere sul nostro tipo di gioco, che comunque aveva dato dei segnali per cui dovevamo 'rimettere a posto' soprattutto il cambiopalla".

"Al contrario dell’anno prima, quest’anno dall’inizio eravamo meno competitivi sul cambiopalla diretto e molto nel cambiopalla indiretto, ma quando arrivi ai momenti cruciali delle manifestazioni il cambiopalla diretto conta. Quel momento lì ci ha dato modo di cambiare il nostro gioco, soprattutto su questo aspetto e questo ha fatto sì che il percorso che abbiamo fatto in campionato fino alla semifinale sia stato un percorso netto, con numeri buoni e con il gioco che volevamo fare. La semifinale con Civitanova invece è un rammarico grande, perché è successo tutto in una settimana, dietro secondo me non ci sta solo la palla. Tuttavia quello “schiaffone” e il modo in cui i ragazzi lo hanno gestito, secondo me è stato uno dei motivi per cui la Champions è arrivata qua".

Secondo Lorenzetti la squadra in Polonia è riuscita a fare un salto di qualità importante, grazie anche ad una riflessione personale e individuale che ha portato il gruppo a lavorare bene in palestra: "Abbiamo giocato “CON” l’evento, tanto è che non ci siamo accorti neanche di quanto casino ci fosse al palazzetto di Łódź e questo è stato un grande salto di qualità! Giocare con l’evento è una cosa molto importante perché significa stare nell’evento e farsi trascinare da esso. Il salto di qualità va fatto nella gestione delle emozioni e nel sapere esattamente cosa ognuno di noi voleva diventare, non cosa doveva difendere".

Ora la Sir, campione d’Europa, si accinge a vivere una nuova grande stagione da protagonista, con la consapevolezza di aver conquistato quest’anno, un trofeo che mancava e che era un grande obiettivo di questa società. Si riparte senza essere mai sazi, ma con le medesime ambizioni e con quella giusta pressione che è un tratto imprescindibile dei grandi club: "Nello sport si guarda avanti. La pressione è una componente importante, guai se noi non avessimo la pressione di “andare a caccia di 5 finali” il prossimo anno! Spero che non si diventi mentalmente più liberi perché abbiamo vinto, ma lo si diventi perché è bello andare a vincere".

In vista della prossima stagione il tecnico è estremamente positivo e lo comunica alla stampa sottolineando che "non c’è giorno in cui non vedo l’ora che arrivano in palestra il pomeriggio! Per il prossimo anno l’ossatura resterà quella. Quando si ripartirà, ci sarà da riprendere un percorso e soprattutto poi ci sarà da guardare fuori perché il prossimo anno giocheremo in Italia dove Trento darà valore a quando ha fatto quest’anno e allo scudetto conquistato, ci sarà poi da fare attenzione a Verona perché ha fatto della potenza uno dei suoi punti di forza".

"Nel percorso in Europa la Champions sarà diversa dal prossimo anno in termini di qualità perché quest’anno comincia a diventare, in attesa poi anche dell’entrata delle russe, una Champions ancora più difficile, perché le squadre polacche sono diventate ancora più forti e perché le società turche hanno formato delle squadre molto competitive e quindi dovremo impostarla in maniera diversa già dalla fase a gironi. Il prossimo anno abbiamo 5 manifestazioni e l’obiettivo sarà quello di andare a caccia di 5 finali!".

(fonte: Sir Susa Vim Perugia)