Akademia Sant’Anna completa il roster, arriva il secondo libero Sofia Giudice

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Foto Ufficio Stampa Akademia Sant’Anna
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Di Redazione

Akademia Sant’Anna completa il roster a pochi giorni dall’inizio del campionato con l’ingaggio del secondo libero. Arriva a Messina, Sofia Giudice, classe 2000, originaria di Leggiuno (VA), cresciuta ad Orago, in una delle scuole più prestigiose dell’intero mondo della pallavolo, sotto la guida dei prof. Bosetti&Bardelli.

Nonostante la sua giovanissima età, Sofia porta già con sé un bel curriculum, impreziosito dalle tante vittorie conseguite nelle giovanili di Orago (tra cui un prezioso terzo posto alle finali nazionali Under 16) e tre campionati tra B1 e B2. Arriva dal Volley Palmi in B1, con cui ha disputato lo scorso campionato di B1 poi interrotto a causa dell’emergenza Covid.

«È un profilo del quale abbiamo avuto buone referenze e riteniamo così di essere completi anche nel delicato ruolo di libero – sottolinea il direttore sportivo Peppe Venuto –  Ci auguriamo che Sofia, come l’ultima arrivata Escher, possa integrarsi subito nel gruppo».

Pronta alla nuova avventura, invece, Sofia. «Pronta! Mi aspetto di crescere e migliorare approfittando di giocare in una squadra di ottimo livello. So di poter contare su un allenatore preparato e supportato da un ottimo staff. Ho voglia di togliermi tante soddisfazioni e ripagare la fiducia che mi hanno riposto il presidente e lo staff».

Arrivi dopo l’esperienza di Palmi. «Speravo, a dire il vero, di potermi riavvicinare un po’ a casa ma quando ho saputo dell’interesse di Akademia non ci ho pensato un minuto ad accettare, sia perché ho avuto un’ottima impressione della società e sia perché adoro la Sicilia».

Arrivi in un gruppo già consolidato, che si allena da mesi. Che ambiente hai trovato? «Ho trovato un ambiente bellissimo, sono stati tutti gentili e disponibili. Vedo le ragazze e lo staff molto concentrati ed affiatati e la società molto presente e attenta a non farci mancare nulla. Ci sono tutte le condizioni per fare una bella stagione».

Negli ultimi mesi ti sei allenata? A che punto sei sotto l’aspetto della preparazione? «Purtroppo, vista la situazione, è stato difficile riuscire ad avere continuità negli allenamenti ma non mi sono persa d’animo. Ho realizzato una piccola palestra in casa e sono riuscita ad alternare allenamenti in palestra e sedute a casa. Sicuramente devo recuperare il ritmo partita ma sono sicura che ci metterò poco».

Meno di una settimana alla prima partita, poco tempo ma sei già entrata nell’atmosfera? «Si, anche se gli ultimi giorni sono stati un po’ caotici e frenetici, piano piano sto entrando in clima campionato. Non vedo l’ora di iniziare».

(Fonte: comunicato stampa)

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Perugia, Lorenzetti guarda al futuro: “L’obiettivo? Andare a caccia di 5 finali!”

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La Sir Susa Vim Perugia archivia una stagione in cui il livello è stato altissimo, sotto tutti i punti di vista, e si proietta verso il futuro con le ambizioni che hanno da sempre contraddistinto il club, nella consapevolezza che sarà un’annata in cui ci sono ben 5 trofei per i quali competere.

A tracciare il bilancio e le prospettive per la prossima stagione è stato coach Angelo Lorenzetti nel corso della conferenza che ha chiuso il ciclo di incontri con la stampa di quest’anno. Il tecnico bianconero ha voluto cominciare la conferenza ringraziando i giornalisti per il rapporto di fiducia e collaborazione che c’è stato nel corso dell’intero anno, per poi passare all’analisi della stagione. 

"Quest’anno – e voglio approfittare di questo appuntamento finale per farlo -  volevo ringraziarvi perché è stato un anno in cui il livello di attenzione, di cura, di rispetto reciproco in palestra è stato altissimo, la conoscenza reciproca dell’anno precedente ha inciso e questo ci ha consentito di stare più attaccati alla classifica, ma soprattutto nei numeri, di giocare un po’ meglio dell’anno prima".

"Lo scorso anno noi avevamo un’eccellenza per il cambiopalla, un’eccellenza per la fase break, quest’anno le due fasi sono state molto più equilibrate e per il modo in cui hanno lavorato i ragazzi non posso che essere grato perché è stato un divertimento quotidiano lavorare con loro. Dopodiché questo lavoro e questo miglioramento che c’è stato nei numeri ha portato a raccogliere meno dell’anno prima, e questo è stato fonte (in quei momenti lì) di analisi profonda".

Il riferimento è stato alle due semifinali non centrate, quella di Coppa Italia e quella di campionato con Civitanova: "sono state due semifinali molto diverse; sulla prima non ho un rammarico grandissimo, perchè dopo la partita di Trento è stato tutto molto veloce e c’è stato un po’ di “scombussolamento”, per il calendario che avevamo avuto e poi per l’infortunio di Oleh. L’analisi dopo la Coppa Italia comunque ci ha garantito un riflettere sul nostro tipo di gioco, che comunque aveva dato dei segnali per cui dovevamo 'rimettere a posto' soprattutto il cambiopalla".

"Al contrario dell’anno prima, quest’anno dall’inizio eravamo meno competitivi sul cambiopalla diretto e molto nel cambiopalla indiretto, ma quando arrivi ai momenti cruciali delle manifestazioni il cambiopalla diretto conta. Quel momento lì ci ha dato modo di cambiare il nostro gioco, soprattutto su questo aspetto e questo ha fatto sì che il percorso che abbiamo fatto in campionato fino alla semifinale sia stato un percorso netto, con numeri buoni e con il gioco che volevamo fare. La semifinale con Civitanova invece è un rammarico grande, perché è successo tutto in una settimana, dietro secondo me non ci sta solo la palla. Tuttavia quello “schiaffone” e il modo in cui i ragazzi lo hanno gestito, secondo me è stato uno dei motivi per cui la Champions è arrivata qua".

Secondo Lorenzetti la squadra in Polonia è riuscita a fare un salto di qualità importante, grazie anche ad una riflessione personale e individuale che ha portato il gruppo a lavorare bene in palestra: "Abbiamo giocato “CON” l’evento, tanto è che non ci siamo accorti neanche di quanto casino ci fosse al palazzetto di Łódź e questo è stato un grande salto di qualità! Giocare con l’evento è una cosa molto importante perché significa stare nell’evento e farsi trascinare da esso. Il salto di qualità va fatto nella gestione delle emozioni e nel sapere esattamente cosa ognuno di noi voleva diventare, non cosa doveva difendere".

Ora la Sir, campione d’Europa, si accinge a vivere una nuova grande stagione da protagonista, con la consapevolezza di aver conquistato quest’anno, un trofeo che mancava e che era un grande obiettivo di questa società. Si riparte senza essere mai sazi, ma con le medesime ambizioni e con quella giusta pressione che è un tratto imprescindibile dei grandi club: "Nello sport si guarda avanti. La pressione è una componente importante, guai se noi non avessimo la pressione di “andare a caccia di 5 finali” il prossimo anno! Spero che non si diventi mentalmente più liberi perché abbiamo vinto, ma lo si diventi perché è bello andare a vincere".

In vista della prossima stagione il tecnico è estremamente positivo e lo comunica alla stampa sottolineando che "non c’è giorno in cui non vedo l’ora che arrivano in palestra il pomeriggio! Per il prossimo anno l’ossatura resterà quella. Quando si ripartirà, ci sarà da riprendere un percorso e soprattutto poi ci sarà da guardare fuori perché il prossimo anno giocheremo in Italia dove Trento darà valore a quando ha fatto quest’anno e allo scudetto conquistato, ci sarà poi da fare attenzione a Verona perché ha fatto della potenza uno dei suoi punti di forza".

"Nel percorso in Europa la Champions sarà diversa dal prossimo anno in termini di qualità perché quest’anno comincia a diventare, in attesa poi anche dell’entrata delle russe, una Champions ancora più difficile, perché le squadre polacche sono diventate ancora più forti e perché le società turche hanno formato delle squadre molto competitive e quindi dovremo impostarla in maniera diversa già dalla fase a gironi. Il prossimo anno abbiamo 5 manifestazioni e l’obiettivo sarà quello di andare a caccia di 5 finali!".

(fonte: Sir Susa Vim Perugia)