Agnese Del Rosso tornerà a vestire la maglia della AM Flora UPV

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Di Redazione

AM Flora UPV e tutta la Società rivolgono un caloroso “bentornata” ad Agnese Del Rosso, libero, classe 2000, nata e cresciuta nel settore giovanile gialloblù. Agnese, in UPV, compie la classica trafila: corsi di avviamento, poi Under 12 con il gruppo 2000-01, e quindi Under 13 con la “storica” formazione delle “Api Operaie”.

Un percorso lineare, di crescita, passando attraverso vari allenatori, e la scelta di abbracciare un ruolo tanto faticoso quanto gratificante: il libero. Con la maglia “diversa” si affaccia alle squadre di categoria già nel 2015-16. L’annata successiva la vede divisa tra il primo impegno in serie C (assieme a Camilla Sasselli), le gare di Prima Divisione con la coppia Ribechini/Tognocchi, e la formazione Under 18 nata dall’estemporaneo accordo di collaborazione tra UPV, Delfino Pescia, e Pallavolo Monsummano (sempre insieme a Camilla).

Nel 2017-18, Agnese accetta di servire la causa di coach Pieri e affronta un’annata volta alla ricerca di risultati importanti con un competitivo gruppo di coetanee. Arrivano i play-off promozione in Prima Divisione, e la final four territoriale (con terzo posto) in Under 18, con partecipazione al gironcino di qualificazione regionale.

La stagione successiva è uno snodo importante: la titolarità, per qualsiasi atleta, ancor più per un libero, consente di acquisire sicurezze e di abbinare esperienze di campo alla crescita tecnica. Agnese la va a cercare in una categoria superiore alla Prima Divisione, e si lancia nella prima avventura lontano da casa, a Capannori, sponda Toscanagarden Nottolini (serie D). Con lei, Francesca D’Annibale. Stagione positiva, la prima da titolare in un campionato regionale.

Nell’estate del 2019 arriva la chiamata di Pescia, in cerca di una interprete del ruolo per sostituire Alessia Rosellini. Compito improbo, ma Del Rosso piano piano si ritaglia uno spazio, parallelamente alla crescita di tutto il gruppo, che avvicina le primissime posizioni e punta alla promozione.

L’emergenza Covid 19 interrompe il tutto, e Agnese, alla ripresa, matura la decisione di riprendere il cammino interrotto con la prima squadra AM Flora, con ben altre sicurezze e tre anni di “campo” alle spalle. Con Irene Mostardini formerà un reparto di sicura affidabilità e freschezza. Ennesima atleta del settore giovanile a raggiungere la prima squadra: su dodici giocatrici a disposizione di coach Puccini, sono sette quelle ad aver militato nelle “under” di Borgo a Buggiano.

(Fonte: comunicato stampa)

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Bergamo blinda anche il suo staff tecnico. Dopo quella di Carlo Parisi, arriva la conferma anche dei suoi più stretti collaboratori: il vice, Marcello Cervellin, il preparatore atletico Luca Rossini e lo scoutman Alessandro Bianciardi. E, con loro, anche per lo staff medico si proseguirà il percorso nel segno della continuità con i medici Alberto Baldi e Maurizio Gelfi, la nutrizionista Marta Gamba e i fisioterapisti Matteo Gandolfi e Matteo Bonfanti. E come Team Manager ci sarà ancora Ludovico Carminati.

Così, mentre Rossini condivide l’avventura in Nazionale con Parisi e lo Staff di Velasco, Cervellin lavora in palestra per tenere in allenamento Linda Manfredini, rimasta a Bergamo per terminare l’anno scolastico.

Ed è proprio il secondo allenatore rossoblù a tirare le somme di un’annata speciale, provando a spiegarne i segreti: “Si è creato subito un buon rapporto tra i componenti dello staff, la squadra e la società. Poi abbiamo avuto l’abilità di sfruttare un inizio di campionato senza big in molte delle squadre avversarie che ci ha permesso di andare in fiducia per il resto della stagione. Forse avremmo potuto fare un po’ meglio nella parte finale dell'anno, anche se bisogna riconoscere che ci sono stati degli scontri con squadre di caratura superiore. A Bergamo ho trovato un ambiente dinamico in un campionato in cui è andato tutto bene, un contesto che ha dimostrato cultura sportiva anche nei piccoli momenti di difficoltà. Perché quando le cose vanno bene è tutto più semplice, ma nei momenti in cui i risultati non venivano, la società ci ha messo in condizione di tranquillità e organizzazione per fare il meglio possibile”.

C’è qualcosa che avrebbe voluto fare in modo diverso?

“Avrei voluto fare qualche risultato in più alla fine della stagione che ci avrebbe permesso di fare una partita di più in casa nella fase dei Play Off e di avere qualche possibilità in più per allungare il nostro percorso. Ma non si può chiedere tanto di più a questa stagione”.

E ora?

“Ora dobbiamo lavorare per ricreare situazioni simili di fiducia della squadra e di fiducia reciproca da parte di tutti noi e poi limare ogni piccolo particolare in cui tutti possiamo migliorare. E’ utopico pensare che si possano ricreare le stesse situazioni dello scorso anno, in cui siamo stati bravi ma abbiamo avuto anche un po’ di fortuna. Quella fortuna che forse non avremo, potremo aggiustarla migliorando ogni dettaglio con l’obiettivo di confermare ciò che abbiamo fatto, che sarebbe un grandissimo risultato. Se poi venisse anche qualcosa in più…”.