Afghanistan, il dramma della nazionale femminile: “Aiutateci, non possiamo arrenderci”

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Di Redazione

Da poco più di un mese l’Afghanistan è caduta nelle mani dei Talebani che, il 15 agosto scorso, hanno conquistato anche la capitale Kabul. Il nuovo governo insediatosi ha, fin da subito, portato avanti azioni volte a privare della libertà e della quotidianità gli afghani, in particolare le donne. La situazione preoccupa enormemente la comunità internazionale, che teme il ritorno a una condizione di totale sottomissione della componente femminile della popolazione. Tra le altre possibilità negate alle donne c’è anche quella di praticare attività sportiva.

In Afghanistan la pallavolo è uno degli sport più conosciuti e praticati, tanto dagli uomini quanto dalle donne: la Federazione pallavolistica del paese è stata fondata nel 1980 e comprende una nazionale maschile e una femminile. O meglio, comprendeva: oggi la BBC, l’emittente pubblica del Regno Unito, ha pubblicato un’intervista all’ex giocatrice e poi allenatrice Zahra Fayazi, che racconta la disperazione in cui la squadra è piombata dopo la presa del potere da parte dei Talebani.

Fayazi è riuscita a fuggire in Gran Bretagna da qualche settimana, salvandosi così dalle barbarie contro cui altre sue compagne stanno ancora combattendo: “I talebani hanno chiesto alle famiglie delle nostre giocatrici di non permettere alle loro ragazze di fare sport, altrimenti si troveranno di fronte a violenze inaspettate” racconta. Le sue ex compagne di squadra “hanno persino bruciato le loro attrezzature sportive per salvare se stesse e le loro famiglie. Non volevano che conservassero nulla legato allo sport. Hanno paura“.

Per una di loro la paura si è trasformata in realtà: Fayazi, infatti, racconta alla BBC che una sua compagna di squadra è stata uccisa, anche se i dettagli ancora non sono chiari. Sophia, pseudonimo di un’altra giocatrice che è riuscita a lasciare l’Afghanistan, afferma: “Sono sicura che sono stati i Talebani, in quel periodo i talebani stavano prendendo il controllo tutte le città e non c’erano altri gruppi che avrebbero potuto fare questo. Lei era solo una giocatrice e non faceva nulla di male. Siamo tutti scioccati per cio che è successo, non potevamo crederci. Temiamo di poter perdere altri amici“.

I Talebani non hanno ancora approvato alcune legge sullo sport femminile, ma Ahmadullah Wasiq, vice capo della commissione culturale, ha recentemente dichiarato che “non è necessario” che le donne pratichino sport. Sulla questione sta intervenendo il Comitato Olimpico Internazionale a cui, come riportato sempre dalla BBC, Zahra e Sophia si sono appellate: aiutare più atleti possibili a lasciare il paese è una loro priorità.

“Vogliamo che il mondo ci aiuti a raggiungere gli obiettivi e le speranze per cui abbiamo lavorato. È il nostro sogno, non possiamo arrenderci” conclude Sophia.

(fonte: BBC)

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Mercato B1 femminile: la rumena Sanziana Ioana Motroc è una nuova schiacciatrice di Vicenza

Serie B / C / D

Colpo internazionale per la Volksbank Vicenza Volley, che in vista del prossimo campionato di B1 femminile rinforza il roster con l'ingaggio di Sanziana Ioana Motroc, schiacciatrice rumena classe 1996 che proprio oggi (sabato) compie 29 anni essendo nata il 28 giugno.

La società del presidente Franco Scanagatta ha scommesso sul mercato estero approfittando del nuovo regolamento Fipav che consente l'ingaggio di 1 atleta straniero (tipologia atleti NX con cittadinanza italiana e nazionalità sportiva straniera o cittadinanza e nazionalità entrambe straniere) per il campionato di serie B.

Per la Motroc, si tratta della prima esperienza in Italia dopo un ricco curriculum in patria che comprende i successi in Coppa di Romania(Una con la Dinamo Bucarest e una con il CSM Targoviste), oltre a due argenti nella stessa competizione con la Dinamo e il CSO Voluntari e tre medaglie di bronzo con le stesse maglie che le hanno regalato anche la partecipazione alla Champions League (Dinamo Bucarest) e alla Coppa Cev (CSO Voluntari).

"Per questa nuova avventura - le sue prime parole da biancorossa - i miei obiettivi sono dimostrare il mio valore al servizio della squadra e ottenere i migliori risultati possibili. Ho scelto di approdare in Italia perché è uno dei Paesi più importanti al mondo in questo sport e volevo fare un'esperienza mettendomi alla prova, soprattutto in un club con un'importante tradizione pallavolistica. Sono grata per questa opportunità. Essere schiacciatrice per me significa far bene un po' tutto in campo, ma il mio punto di forza è la ricezione. Sono sicura di me stessa anche nei momenti difficili e amo essere quello di cui la mia squadra può fidarsi per mantenere stabilità nel gioco".

(fonte: Vicenza Volley)