Giacomo Sintini proclamato Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana

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Di Redazione

L’ex azzurro Giacomo Sintini, è stato insignito dell’Onorificenza di Cavaliere Al Merito della Repubblica Italiana. Un riconoscimento, ricevuto dal Prefetto di Perugia Claudio Sgaraglia, volto a premiare le numerose attività a fini sociali portate avanti dall’Associazione Giacomo Sintini in questi sette anni dalla sua fondazione.

L’ex giocatore, tra le altre di Perugia e Civitanova, è riuscito a vincere la propria battaglia personale contro il cancro, prima di creare la propria Associazione: “Dopo la malattia, prima ancora di voler tornare ad essere un vincente giocatore di pallavolo – ha esordito Giacomo Sintini dopo aver ricevuto l’importante riconoscimento – ho sentito l’urgenza di rendere indietro un po’ dell’affetto e dell’attenzione che avevo ricevuto durante le cure. Ho cercato quindi di riversare il profondo senso di gratitudine verso il sistema sanitario, verso il mondo del volontariato e verso i tanti professionisti che mi hanno aiutato, in progetti reali, tangibili che possano a Perugia come in tutta Italia alleviare le sofferenze di chi sta lottando contro il cancro. La mia storia, raccontata nel libro Forza e Coraggio (edito da Mondadori), è la testimonianza che ho portato in giro per tutto il paese sono stati per me un punto di partenza, un’occasione per una nuova carriera nell’ambito della formazione manageriale”.

Giacomo, dopo i successi sportivi con i club e con la nazionale, oggi lavora per Randstad Italia spa, multinazionale leader nel mondo delle risorse umane come responsabile del settore Randstad Sport.

(Fonte: comunicato stampa)

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“Oltre la Rete”: Paolo Porro protagonista di un documentario “dietro le quinte” del volley

Oltre il Volley

Cosa c'è nella vita quotidiana di uno sportivo? Come si arriva in cima tra i grandi della pallavolo? E quali sono gli ostacoli da superare che spesso non si vedono? Tutti gli appassionati, i tifosi e gli stessi giocatori, almeno prima di scoprirlo in prima persona, si sono posti domande come queste. E il documentario "Oltre la rete", ideato, scritto e diretto da Layla Bortoluzzi, con protagonista Paolo Porro, cerca proprio di trovare una risposta a tutti questi interrogativi, superando la linea che divide l'atleta dalla persona.

"Paolino", come è chiamato il primogenito di casa Porro, è ormai un habitué dei campi della Superlega sin dalla stagione 2020-2021, quando non ancora diciannovenne ha calcato il terreno del Palapanini con la maglia gialloblù dell'allora Leo Shoes Modena. Dal campionato successivo, il taraflex è rimasto quella della massima serie italiana, ma il palazzetto è diventato l'Allianz Cloud e la divisa quella bianca e blu dell'Allianz Milano.

Il palleggiatore azzurro a Milano si è affermato come uno degli alzatori migliori del campionato nostrano e nella stagione 2023-24 è stato uno dei protagonisti della storica qualificazione della sua squadra in Champions League, come raccontato nel documentario. La regista, studentessa di Comunicazione e Marketing dello Sport, ha realizzato questo film di 40 minuti durante il suo ultimo anno di laurea magistrale in Televisione, Cinema e New Media e ha ripreso la vita di Paolo tra allenamenti e partite, dimostrando quali possono essere le gioie, ma anche i dolori dello sport, focalizzandosi in particolare modo sulla bellezza e la difficoltà di un ruolo complesso e "particolare" quale è quello del palleggiatore.

"Oltre la rete", però, non si limita a questo, come spiega la stessa autrice, Layla Bortoluzzi, ma cerca di scavare un po' più a fondo con l'obiettivo "di raccontare la vita del pallavolista professionista a trecentosessanta gradi, mettendo in evidenza anche il dietro le quinte della vita di un atleta, ovvero, gli aspetti inerenti alla quotidianità, al sacrificio e all'importanza dei legami umani e affettivi. Il mio documentario vuole andare oltre, più precisamente oltre la figura dell’atleta in sé, per scoprire e valorizzare la persona, l’essere umano che si cela dietro al ruolo dello sportivo", che, e in questo caso vale anche per Paolo, spesso si traduce pure in una quotidianità lontano da casa, vedendo la famiglia il più delle volte attraverso uno schermo e molto altro ancora.

Qui sotto il documentario Oltre la rete di Layla Bortoluzzi.

https://vimeo.com/1083686162