Prima trasferta stagionale per la Delta Informatica Trentino: test interessante contro Ravenna

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Di Redazione

Dopo l’esaltante esordio di domenica scorsa, coinciso con la netta affermazione su Roma, la Delta Informatica Trentino è pronta per affrontare la prima trasferta stagionale, in programma domenica alle ore 17 sul parquet della Conad Olimpia Teodora Ravenna. Per le ragazze di mister Bertini un’altra sfida dall’alto coefficiente di difficoltà, al cospetto di una squadra che al debutto ha dimostrato tutte le sue qualità espugnando nettamente il campo di Baronissi. La grande esperienza di Bacchi e Manfredini su palla alta, le qualità di Strumilo, top scorer a Baronissi, e le doti a muro di Guidi e Torcolacci sono i punti di forza del sestetto romagnolo, formazione allestita in estate con l’obiettivo di disputare una stagione di vertice.

QUI DELTA INFORMATICA TRENTINO. Settimana serena in casa gialloblù con la squadra che ha potuto preparare senza intoppi la trasferta romagnola. «In settimana abbiamo lavorato bene ed abbiamo cercato di migliorare quello che non è funzionato a dovere nella prima partita – spiega Matteo Bertini, tecnico della Delta Informatica Trentino – Chiaramente, nonostante il risultato positivo ottenuto domenica con Roma, dobbiamo compiere ancora un salto di qualità, soprattutto sul cambio-palla che non è ancora fluido come mi piacerebbe. Ravenna è una squadra forte, non a caso,capace di vincere all’esordio su un campo molto difficile come quello di Baronissi. In rosa hanno un giusto mix di atlete esperte e ragazze giovani molto interessanti, con un terzetto di palla temibilissimo e di grande esperienza e con due centrali molto portate nel fondamentale del muro. Sarà una partita tosta e di alto livello, dovremo dimostrare nuovamente la nostra forza per uscire dal campo con un risultato positivo».

QUI OLIMPIA TEODORA RAVENNA. Tre anni fa le società ravennate Olimpia e Teodora hanno partecipato al campionato di B1 guadagnando entrambe sul campo la promozione in A2: nell’estate del 2017, dunque, i due sodalizi hanno scelto di dar vita ad una fusione riportando così dopo tredici anni Ravenna in serie A con una sola squadra particolarmente competitiva: l’Olimpia Teodora ha infatti l’onore di raccogliere in eredità la storia della grande Olimpia Pallavolo, fondata nel 1965, campione d’Italia per undici anni consecutivi, dal 1980/81 al 1990/91. Due anni fa Ravenna ha chiuso la regular season all’undicesimo posto non accedendo al tabellone playoff, mentre lo scorso anno si è qualificata alla pool promozione, chiusa al penultimo posto. In estate numerose novità, in primis l’arrivo in panchina del ravennate Simone Bendandi al posto di Caliendo. Sette i volti nuovi, tra i quali spiccano i nomi dell’opposto Manfredini (da San Giovanni in Marignano), della centrale Guidi (da Soverato), della regista Morolli (da Torino) e della laterale belga Strumilo (lo scorso anno in Francia).

I PROBABILI SESTETTI. Bertini dovrebbe affidarsi inizialmente al “settetto” titolare, quello che domenica scorsa ha sconfitto Roma: Moncada in regia, Piani opposto, Melli e D’Odorico laterali, Furlan e Fondriest al centro e Moro libero. Bendandi dovrebbe rispondere con Morolli al palleggio, Manfredini opposto, Bacchi e Strumilo in banda, Guidi e Torcolacci al centro e Rocchi libero.

CURIOSITÀ. Sono quattro i precedenti ufficiali tra le due società, con un bilancio di 3-1 in favore di Trento. Lo scorso anno le gialloblù si imposero sia all’andata (in quattro set al Sanbàpolis) che al ritorno (al tie break). Saranno due le ex dell’incontro: Sofia D’Odorico, in forza alla Conad Olimpia Teodora Ravenna nel 2017/2018 ed Elisa Morolli che nella stagione 2014/2015 ha vestito la maglia della Delta Informatica Trentino.

ARBITRI. I direttori di gara del match tra Olimpia Teodora Ravenna e Delta Informatica Trentino saranno Matteo Selmi e Marta Mesiano.

(Fonte: comunicato stampa)

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Bergamo conferma lo staff di coach Parisi per ricominciare da dove è arrivata

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Bergamo blinda anche il suo staff tecnico. Dopo quella di Carlo Parisi, arriva la conferma anche dei suoi più stretti collaboratori: il vice, Marcello Cervellin, il preparatore atletico Luca Rossini e lo scoutman Alessandro Bianciardi. E, con loro, anche per lo staff medico si proseguirà il percorso nel segno della continuità con i medici Alberto Baldi e Maurizio Gelfi, la nutrizionista Marta Gamba e i fisioterapisti Matteo Gandolfi e Matteo Bonfanti. E come Team Manager ci sarà ancora Ludovico Carminati.

Così, mentre Rossini condivide l’avventura in Nazionale con Parisi e lo Staff di Velasco, Cervellin lavora in palestra per tenere in allenamento Linda Manfredini, rimasta a Bergamo per terminare l’anno scolastico.

Ed è proprio il secondo allenatore rossoblù a tirare le somme di un’annata speciale, provando a spiegarne i segreti: “Si è creato subito un buon rapporto tra i componenti dello staff, la squadra e la società. Poi abbiamo avuto l’abilità di sfruttare un inizio di campionato senza big in molte delle squadre avversarie che ci ha permesso di andare in fiducia per il resto della stagione. Forse avremmo potuto fare un po’ meglio nella parte finale dell'anno, anche se bisogna riconoscere che ci sono stati degli scontri con squadre di caratura superiore. A Bergamo ho trovato un ambiente dinamico in un campionato in cui è andato tutto bene, un contesto che ha dimostrato cultura sportiva anche nei piccoli momenti di difficoltà. Perché quando le cose vanno bene è tutto più semplice, ma nei momenti in cui i risultati non venivano, la società ci ha messo in condizione di tranquillità e organizzazione per fare il meglio possibile”.

C’è qualcosa che avrebbe voluto fare in modo diverso?

“Avrei voluto fare qualche risultato in più alla fine della stagione che ci avrebbe permesso di fare una partita di più in casa nella fase dei Play Off e di avere qualche possibilità in più per allungare il nostro percorso. Ma non si può chiedere tanto di più a questa stagione”.

E ora?

“Ora dobbiamo lavorare per ricreare situazioni simili di fiducia della squadra e di fiducia reciproca da parte di tutti noi e poi limare ogni piccolo particolare in cui tutti possiamo migliorare. E’ utopico pensare che si possano ricreare le stesse situazioni dello scorso anno, in cui siamo stati bravi ma abbiamo avuto anche un po’ di fortuna. Quella fortuna che forse non avremo, potremo aggiustarla migliorando ogni dettaglio con l’obiettivo di confermare ciò che abbiamo fatto, che sarebbe un grandissimo risultato. Se poi venisse anche qualcosa in più…”.