Terzo successo consecutivo per la Alsenese Pallavolo che fa bottino pieno anche in casa dei giovani della Bper Vgmodena

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Di Redazione

Un salto triplo da applausi.

La Alsenese Pallavolo nel corso della nona giornata centra la terza vittoria consecutiva battendo in trasferta il Bper Vgmodena per 0-3 (24-26, 18-25, 18-25) e salendo al sesto posto in classifica a 16 punti ad una sola lunghezza dalla zona playoff dopo aver toccato la terz’ultima posizione venti giorni fa.

I gialloblu di coach Luca Cinelli si impongono con determinazione anche contro i giovani modenesi (dodicesimi a quota 10) portando la striscia positiva a cinque gare consecutive e nel loro girone sono quelli ad aver disputato più tie-break ma soprattutto sono gli unici, insieme alla capolista Busseto (che ha una partita in più), a non essere andati a punti solo in una occasione (sconfitta 3-0 a San Nicolò alla quarta giornata).

Il prossimo impegno della Alsenese Pallavolo, che chiuderà un 2019 comunque già ottimo, sarà sabato 21 dicembre (ore 20) quando al palasport di Piazzale Bachelet arriveranno i temibili reggiani del Ravazzini Impianti Elettrici, secondi a quota 20 insieme a Brv Almet Torneria e Lycos Torrazzo (rispettivamente davanti e dietro per il quoziente set).

La partita – Trasferta insidiosa per Gli uomini dei coach Luca Cinelli ed Elisa Burgazzi che affrontano il Bper Vgmodena, formazione del settore giovanile della Leo Shoes di Superlega.

Partenza del primo set col freno a mano tirato per entrambe le squadre che inscenano un lungo punto a punto che si conclude ai vantaggi per la Alsenese Pallavolo 24-26.

Nel secondo parziale gli ospiti schiacciano sull’acceleratore arrivando ad un vantaggio consistente (10-22) prima che i modenesi provino a reagire per riaprire la contesa ma Sartori e compagni riescono a chiudere sul 18-25.

Nella terza frazione gli alsenesi viaggiano ancora a tutto gas chiudendo ancora sul 18-25 con Gennari che mette giù i palloni decisivi nel finale.

BPER VGMODENA-ALSENESE PALLAVOLO 0-3 (24-26, 18-25, 18-25)

Bper Vgmodena: Ferrari, Piccinini, Lenzi, Diegoli, Franchini, Magnani, Saetti, Bacchi, Zulli, Breviglieri, Iotti, Saetti (L1),Celloni (L2). All. Andrea Sala, v.all. Massimo Pederzoli.

Alsenese Pallavolo: Sartori 3, Gennari 17, Zo 13, Herbas 4, Aquino 10, Passera, Morsia (L); Orzi, Lamoure, Mattiace 1, Rigolli 1. . All. Luca Cinelli, v.all. Elisa Burgazzi.

Arbitro: Gianluca Re

Risultati 9a giornata Serie D girone A – 12/14 dicembre 2019

Fb Pallavolo Soliera-Brv Almet Torneria 1-3

Vigili del Fuoco Marconi-Pgs Lauda San Benedetto 3-0

Bper Vgmodena Volley-Alsenese Pallavolo 0-3

Piace Volley-Finestra 2000 San Nicolò 0-3

Busseto Volley-Energy Parma 3-1

Ravazzini Impianti Elettrici-Volley Tricolore 3-0

Polisportiva Baganzola-Lycos Torrazzo Modena 1-3

Classifica: Busseto Volley 26, Brv Almet Torneria 20, Ravazzini Impianti Elettrici 20, Lycos Torrazzo 20, Finestra 2000 Psn 17, Alsenese Pallavolo 16, Pallavolo Soliera 15, Vigili del Fuoco Marconi 15, Polisportiva Baganzola 11, Pgs Lauda 11, Piace Volley 10, Bper Vgmodena 10, Energy Parma 1, Volley Tricolore 0.

(Fonte: comunicato stampa)

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Lagonegro in A2, ‘Cantagallizzata’ da Diego Cantagalli: un vizio di famiglia

Sale in Zucca

Resti incantato non dalla sua forza d’animo, ma proprio dalla severità con cui colpisce la palla e tramortisce avversari. È stato così per tutta la stagione regolare, alla Rinascita Lagonegro, fin quando ha occupato il posto fisso di top player e l’ha Cantagallizzata. Un vizio di famiglia, dirà qualcuno. Bravo Diego, aggiungo io, che brindo alla promozione in A2 non solo di una squadra che ha saputo giocarsi molto bene le proprie carte ai playoff, liquidando la pratica finale nel giro di tre gare secche e ai danni di Acqui Terme, ma del Diego Cantagalli che è tornato ad essere uomo del fare e posto due di riferimento della categoria con 579 punti e da leader indiscusso della classifica individuale.

“Abbiano fatto un percorso travagliato, ma incisivo, che col tempo si è rivelato utile ai fini del finale di stagione. All’inizio non siamo andati troppo bene. Credo forse un tema di assestamento, tanto che dopo l’arrivo di Sperotto in regia e di Valdo come allenatore, abbiamo invertito la rotta e abbiamo ingranato”

L’impostazione data da Valdo ha cambiato il corso della stagione.

“È stata una piacevole sorpresa, è stata davvero una rinascita, non solo nel nome della società (ride n.d.r.). Mi piace dirlo, perché la squadra ci ha guadagnato per ciò che riguarda i maggiori stimoli o è cresciuta dal punto di vista della voglia di vincere le difficoltà. Questo switch è stata la nostra arma vincente. Non abbiamo mai pensato di mollare e smettere di credere nella possibilità di ribaltare la stagione a nostro favore”

Si è detto, soprattutto ai playoff, che Lagonegro fosse Cantagallicentrica. Con l’onestà che la contraddistingue, mi dica se è un qualcosa che la imbarazza o che le fa piacere.

“Che io fossi il principale punto di riferimento in attacco è una responsabilità che mi sono preso dal primo giorno e mi ha fatto anche molto piacere esserlo. Quest’anno, parlo a livello personale, è andata molto bene e sono stato in grado, col gioco espresso, di riuscire nell’intento di dare un’impronta a determinate partite”

Essere in A3 è troppo poco per lei. Lo dico io, così non imbarazziamo nessuno.

“Non voglio fermarmi di certo, il sogno di tornare in A2 c’era, ma non solo. Io lavoro perché penso di poter riuscire a tornare in Superlega come ai tempi di Civitanova. Lavoro ogni giorno per questo”

Qui viene fuori il figlio d’arte di Luca Cantagalli. Uno che sa scalare le montagne del volley. Mi permette?

“Certo, il fatto che mio padre mi abbia sempre insegnato che con il lavoro duro si può arrivare dunque è un motivo per spingere ogni giorno ed alzare l’asticella. Mio padre su questo aspetto mi ha sempre insegnato a crederci. Le sue parole sono sempre state dette in questa direzione. È difficile, mi ha sempre detto, ma se lavori prima o poi riuscirai”

La sua carriera non è mai stata facile in tal senso. Non so quanti avrebbero resistito nell’anno di Reggio, con papà allenatore della squadra che subisce un esonero, mentre lei rimane in organico con un nuovo allenatore.

“Intende dire che certe cose possono destabilizzarti? Devi metterlo in conto. Gli ultimi anni sono stati difficili, anche ad Ortona ad esempio non riuscivamo a girare. Ho sempre pensato, anche in questo caso, che la cosa importante fosse legata al fatto che dovessi dimostrare di tenere un profilo basso, abbassare la testa e lavorare”

La parabola ora ha invertito la rotta. Lei è uno dei migliori del campionato a Lagonegro e in A3.

“È un anno davvero meraviglioso e ce lo porteremo dietro tutti. Non pensavo potesse finire così bene”

Ha vinto la pazienza. Quella del pescatore. Uso una metafora che descrive anche una delle sue passioni.

“Riesco ad averne tanta, è vero. Mi piacerebbe restare qui e giocarmi la A2. Il presidente mi ha molto colpito nei momenti di difficoltà. È stato un padre che ha chiesto ai suoi figli di uscire da determinate situazioni. Abbiamo fatto un bel patto tra noi e la società ed è stata una stagione in cui, con pazienza appunto, non abbiamo mollato di un centimetro. In palestra la sfida era costante e l’atmosfera era delle migliori. Spero di poter passare ancora una stagione come questa”

Di Roberto Zucca