Catania cala il tris e questa volta è un tris che vale 3 punti. Dopo due tie break vincenti consecutivi gli etnei della Sviluppo Sud si impongono per 3-1 sul campo della Campi Reali Cantù riuscendo a conquistare 3 punti che valgono oro in classifica, anche alla luce del prossimo e temibile match casalingo di domenica contro Pordenone. Da segnalare l’ennesima prova importante di Arinze autore di ben 27 punti importantissimi.
Primo set. Dopo il doveroso minuto di silenzio dedicato alla memoria del tennista Nicola Pietrangeli, il primo punto della gara è messo a segno da Cosimo Balestra. Primo strappo della gara per i padroni di casa che sfruttano un errore di Arinze e un ace di Penna. Lombardi più incisivi in difesa nella prima parte del set e questo gli permette a Cantù di acquisire un leggero vantaggio. Catania chiede challenge per contestare un tocco di rete non fischiato dagli arbitri: un check che ha esito positivo per gli etnei, che però non riescono a trovare continuità. E’ Arinze, però, a prendere per mano i suoi e a riportare in vantaggio i rossazzurri con Cosimo Balestra in battuta, al resto pensa Volpe con i suoi, ormai noti, muri vincenti. Tre punti di fila per Catania e sul 12 a 9 il tecnico di Cantù chiama il primo time out di giornata. L’effetto è quello desiderato, se è vero che i padroni di casa recuperano subito lo svantaggio. Si ritorna in equilibrio, ma per poco: prima Basic, poi il muro Cottarelli-Volpe fanno ritornare a 3 i punti di vantaggio catanesi, anche se il video check annulla questo ultimo punto. E’ una partita a ondate: basta un niente e il vantaggio acquisito svanisce, come succede a quello catanese. Si torna punto a punto, ma un ace di Penna rompe l’equilibrio e costringe Montagnani a chiamare time out. Questa volta a tentare l’allungo è Catania che, nonostante qualche errore evitabile, riesce a raggiungere quota 23 punti. Nonostante un’incredibile difesa di Cantù, Catania arriva al set point con Marshall in battuta: Penna salva la prima occasione e Montagnani sul 23 a 24 chiama nuovamente time out. Il set è chiuso da un muro di Cottarelli e Basic, contestato da Cantù al video check che, però, conferma il punto etneo. Il primo set si chiude 25 a 23 per i rossazzurri.
Secondo set. Due ace di Arinze, dopo tanti errori in battuta, permettono a Catania di allungare subito nel secondo parziale. Zingoni chiama subito time out e i suoi rispondono recuperando e ribaltando il vantaggio etneo con un buon gioco a muro. Grande equilibrio anche nel secondo set, chi prova a mettere il muso avanti viene immediatamente recuperato dagli avversari. Grazie al servizio di Meschiari, Cantù ci riprova e sull’11 a 8 è Montagnani a chiamare time out. Ma l’effetto non è quello sperato perché Cantù in questa fase della gara gioca meglio ed è superiore in tutti i fondamentali. Serve una scossa e prova a darla Luka Basic con un muro micidiale che riporta sotto i rossazzurri. Si arriva ai punti decisivi con Catania che non riesce a chiudere i punti nonostante le numerose occasioni, mentre Cantù è decisamente più concreta: difende con i denti e attacca bene. Altro time out per Catania sul 20 a 17 per i padroni di casa. Entra il capitano Carmelo Gitto, ma quando la difesa della Sviluppo fa il suo dovere, l’attacco non riesce a chiudere i punti e i lombardi prendono il largo e arrivano in zona set point. Cantù che però non ha fatto i conti con il servizio di Jan Feri che con due ace consecutivi riporta a meno 1 i suoi e costringe Zingoni a chiamare time out, più che altro per tentare di rompere il ritmo. Operazione che riesce e Cantù conquista due set point: il primo è sprecato da un errore al servizio, mentre il secondo viene deciso da un’invasione a rete di Catania. Finisce 25 a 23 per i lombardi che pareggiano i conti.
Terzo set. E’ di Luka Basic il primo punto del terzo parziale, poi Arinze fa 2 a 0 a muro, mentre il terzo punto è regalato da un errore di Penna. Catania subito in vantaggio con maggiore attenzione alla fase difensiva e maggiore aggressività nei contrattacchi. La potenza di Arinze è croce e delizia per Catania: dagli errori in battuta (ancora tanti) alle schiacciate imprendibili. Ma in questo avvio di set Cantù è meno precisa e Zingoni non può che chiamare time out. Catania cerca di gestire e mantenere le lunghezze di vantaggio acquisite e Arinze dimostra che oltre che con la potenza, riesce a giocare anche di astuzia. Mette un punto direttamente con un palleggio e poi si ripete con un ace, prima di sbagliare il servizio. Jan Feri, invece, in battuta è micidiale e i punti di vantaggio etnei aumentano fino al 17 a 12 preludio del time out chiamato dalla Campi Reali. E’ il momento di gestire per Catania e di portare a casa il set: Basic fa 19 in schiacciata, ma gli errori al servizio tengono in vita Cantù. Sul 21 a 19 per Catania è Montagnani a chiedere time out per evitare che le ormai note capacità autolesioniste dei rossazzurri prendano il sopravvento sulla razionalità. E’ Arinze a chiudere il punto che vale 4 set point: il primo è annullato dal video check che vede un tocco di rete catanese sulla schiacciata di Meschiari, il secondo, invece, è chiuso prepotentemente da Arinze. Finisce 25 a 21 per Catania che passa in vantaggio nel computo dei set e conquista la certezza di portare in Sicilia almeno un punto.
Quarto set. Primo punto etneo in virtù dell’errore di Meschiari, poi è Arinze a chiudere il 2 a 0 che parte bene come nel terzo set. La battuta di Basic mette in difficoltà Cantù e Gitto chiude, di seguito, il punto numero 4 e quello numero 5. Time out chiamato da Zingoni che da la scossa ai suoi che recuperano lo svantaggio e riportano il set in parità. Serve il muro catanese che subito risponde presente, ma innesca anche quello lombardo che risponde di conseguenza. Il risultato è l’assoluta parità che dura poco: Gitto blocca a muro un pallonetto di Cantù, poi è Basic a chiudere un punto infinito contraddistinto dalla bravura delle difese. Catania nuovamente avanti, ringrazia Penna che sbaglia un servizio, mentre le difese continuano ad essere protagoniste. Così come il video check che da ragione a Catania per il sedicesimo punto. Ma è dopo il diciassettesimo che Cantù chiama time out quando si entra nella zona calda del set e forse dell’intero match. Due punti consecutivi dei padroni di casa spingono Montagnani a chiamare time out, per spezzare il ritmo degli avversari, nuovamente in rimonta. Si gioca sul filo dei nervi, tra errori in battuta e punti chiusi con grande difficoltà. Catania, però, ha quel piccolo vantaggio che deve servire a portare a casa la vittoria: ma Cantù non ha nessuna intenzione di arrendersi. Parolari, appena entrato, mette il punto 23 e sulla battuta di Arinze arrivano i match point per Catania: il primo è sbagliato da Arinze, mentre al secondo è Basic a chiudere i conti. 25 a 22 per Catania e 3 a 1 finale che vale la terza vittoria consecutiva per gli etnei. Una vittoria che, dopo 2 tie break, finalmente vale 3 punti in classifica.
Campi Reali Cantù 1
Sviluppo Sud Catania 3
(23-25, 25-23, 21-25, 22-25)
Durata parziali: 31’, 28’, 29’, 30’. Tot. 1.58’
Campi Reali Cantù: Maletto 6, Martinelli 1, Tadic 11, Candeli 6, Penna 18, Meschiari 18, Butti(L), Pertoldi, Quagliozzi, Taiwo, Ivanov 3, Bacco, Bonacchi 1, Bianchi(L). All. Zingoni
Sviluppo Sud Catania: Basic 18, Balestra 3, Arinze 27, Marshall 4, Volpe 5, Cottarelli 2, Carbone(L) Gitto 2, Feri 4, Pinelli,Caletti (L), Torosantucci, Gasparini, Parolari 1. All. Montagnani
Arbitri: Venturi Giuliano, Russo Roberto
(Fonte: Sviluppo Sud Catania)